Le origini precise del pero, coltivato da tempi antichi, non sono conosciute, anche se si pensa sia originario dell’Asia, in modo particolare della regione del Mar Caspio.
Insieme al melograno, viene citato nell’Odissea di Omero.
Nei secoli XVI e XVII, i suoi frutti erano molto apprezzati dal re di Francia.
Esistono numerose cultivars appartenenti a questa specie decidua: producono frutti di forma e dimensione variabili, da piccoli, ornamentali, a più grossi, con buccia colorata e polpa dolce.
Ciclo colturale.
Il pero, albero deciduo e vigoroso, può raggiungere l’altezza di 15 m, se lasciato crescere.
La corteccia è di colore grigio, mentre le foglie, ovali con picciolo lungo, sono di colore verde brillante nella parte superiore e più chiaro nella pagina inferiore.
La fioritura inizia a fine marzo e dura circa tre settimane. I fiori sono di colore bianco, dotati di cinque petali, e riuniti in corimbi. In seguito alla fioritura, si formano i frutti, pronti per la raccolta da giugno a ottobre, in base alla varietà. Di solito le pere vengono raccolte prima che raggiungano la piena maturazione. Durante la maturazione la polpa diventa più morbida e dolce. Dopo la raccolta, le pere devono essere conservate in un luogo fresco.
Come coltivare.
Per ottenere i migliori risultati, piantare i peri in autunno, usando portainnesti che rendano la pianta meno suscettibile a stress e malattie. Le dimensioni della pianta dipenderanno dal portainnesto scelto.
Lasciare, tra una pianta e l’altra almeno 3 metri, per permettere loro di crescere e assicurare i nutrienti necessari a produrre un raccolto soddisfacente.
Alcune varietà, come la Conference, sono autofertili, mentre la maggior parte delle cultivars sono auto-sterili. Ciò significa che necessita di almeno un’altra varietà, che fiorisca nello stesso periodo, per facilitare l’impollinazione incrociata e un buon raccolto.
Il pero prospera in tutta Italia, anche se le varietà più precoci richiedono temperature calde.
E’ una pianta robusta, che cresce in terreni a medio-impasto, non tollera terreni sabbiosi e argillosi. Quando innestato su cotogno mal si adatta su terrnei calcarei.Durante periodi di siccità, richiede annaffiature regolari, da ridurre a inizio fioritura. Preparare il terreno per tempo, con apporti di letame ben maturo o apportando Bayfolan Natria nella buca d'impianto. Bayfolan Natria, concime di origine naturale, oltre agli elementi nutritivi apporta Carbonio organico e microelementi che migliorano la fertilità del terreno poichè stimola i microorganismi nel suolo - dose 100 grammi per buca. I peri traggono beneficio da suoli fertili: concimare con Bayfolan Multi Orti e Giardini alla dose di 50 g per pianta al primo anno, e 100 g per pianta a partire dal secondo anno, incorporando bene il prodotto nel terreno circostante le radici della pianta. Dopo il terzo anno, apportare lo stesso prodotto, alla dose di 40 g/m2, prima della fioritura, un mese prima del raccolto e a fine inverno.
Al fine di garantire un raccolto sano e di buona qualità, eseguire potature regolari. E’ una pianta vigorosa, e, se non potata regolarmente, si indebolisce. Diversi sono i rami fruttiferi (dardi, lamburde, brindilli e rami misti) e portano gemme a legno e miste. La potatura dei peri coltivati nei giardini va fatta rinnovando i rami a frutto e le lamburde, diradando e sfoltendo i rami in sovrannumero o la chioma fruttificante; in genere occorre asportare il 30-40%. Abate Fetel e Passa Cressana necessitano anche di accorciare le giovani branche generalmente ricche di gemme a fiore.
Propagazione.
La propagazione per seme del pero è poco consigliabile in quanto dà origine a piante deboli e suscettibili a malattie. Alcune varietà possono essere riprodotte per talea, ma più comune è l’innesto; il portainnesto più utilizzato è il Cotogno, sul quale vengono innestate numerose varietà selezionate di pero.
Lo sapevi? Curiosità sul Pero
Ci sono migliaia di cultivar di pere, le più conosciute sono:
Insieme al melograno, viene citato nell’Odissea di Omero.
Nei secoli XVI e XVII, i suoi frutti erano molto apprezzati dal re di Francia.
Esistono numerose cultivars appartenenti a questa specie decidua: producono frutti di forma e dimensione variabili, da piccoli, ornamentali, a più grossi, con buccia colorata e polpa dolce.
Ciclo colturale.
Il pero, albero deciduo e vigoroso, può raggiungere l’altezza di 15 m, se lasciato crescere.
La corteccia è di colore grigio, mentre le foglie, ovali con picciolo lungo, sono di colore verde brillante nella parte superiore e più chiaro nella pagina inferiore.
La fioritura inizia a fine marzo e dura circa tre settimane. I fiori sono di colore bianco, dotati di cinque petali, e riuniti in corimbi. In seguito alla fioritura, si formano i frutti, pronti per la raccolta da giugno a ottobre, in base alla varietà. Di solito le pere vengono raccolte prima che raggiungano la piena maturazione. Durante la maturazione la polpa diventa più morbida e dolce. Dopo la raccolta, le pere devono essere conservate in un luogo fresco.
Per ottenere i migliori risultati, piantare i peri in autunno, usando portainnesti che rendano la pianta meno suscettibile a stress e malattie. Le dimensioni della pianta dipenderanno dal portainnesto scelto.
Lasciare, tra una pianta e l’altra almeno 3 metri, per permettere loro di crescere e assicurare i nutrienti necessari a produrre un raccolto soddisfacente.
Alcune varietà, come la Conference, sono autofertili, mentre la maggior parte delle cultivars sono auto-sterili. Ciò significa che necessita di almeno un’altra varietà, che fiorisca nello stesso periodo, per facilitare l’impollinazione incrociata e un buon raccolto.
Il pero prospera in tutta Italia, anche se le varietà più precoci richiedono temperature calde.
E’ una pianta robusta, che cresce in terreni a medio-impasto, non tollera terreni sabbiosi e argillosi. Quando innestato su cotogno mal si adatta su terrnei calcarei.Durante periodi di siccità, richiede annaffiature regolari, da ridurre a inizio fioritura. Preparare il terreno per tempo, con apporti di letame ben maturo o apportando Bayfolan Natria nella buca d'impianto. Bayfolan Natria, concime di origine naturale, oltre agli elementi nutritivi apporta Carbonio organico e microelementi che migliorano la fertilità del terreno poichè stimola i microorganismi nel suolo - dose 100 grammi per buca. I peri traggono beneficio da suoli fertili: concimare con Bayfolan Multi Orti e Giardini alla dose di 50 g per pianta al primo anno, e 100 g per pianta a partire dal secondo anno, incorporando bene il prodotto nel terreno circostante le radici della pianta. Dopo il terzo anno, apportare lo stesso prodotto, alla dose di 40 g/m2, prima della fioritura, un mese prima del raccolto e a fine inverno.
Al fine di garantire un raccolto sano e di buona qualità, eseguire potature regolari. E’ una pianta vigorosa, e, se non potata regolarmente, si indebolisce. Diversi sono i rami fruttiferi (dardi, lamburde, brindilli e rami misti) e portano gemme a legno e miste. La potatura dei peri coltivati nei giardini va fatta rinnovando i rami a frutto e le lamburde, diradando e sfoltendo i rami in sovrannumero o la chioma fruttificante; in genere occorre asportare il 30-40%. Abate Fetel e Passa Cressana necessitano anche di accorciare le giovani branche generalmente ricche di gemme a fiore.
Propagazione.
La propagazione per seme del pero è poco consigliabile in quanto dà origine a piante deboli e suscettibili a malattie. Alcune varietà possono essere riprodotte per talea, ma più comune è l’innesto; il portainnesto più utilizzato è il Cotogno, sul quale vengono innestate numerose varietà selezionate di pero.
Lo sapevi? Curiosità sul Pero
Il legno di pero, molto duro edi colore bianco-rosato, viene utilizzato spesso dagli ebanisti.Varietà di pere.
Le pere sono molto utilizzate in cucina, particolarmente per la creazione di dolci e insalate; possono essere inoltre cotte al forno, fritte o ridotte in succhi.
Sono ricche in vitamina C e zuccheri, tra cui fruttosio: ideali per diete, apportano solo 65 calorie ogni 100 g. La vitamina C aiuta a mantenere la pelle giovane e liscia e stimola l’azione del sistema immunitario. Le pere sono ricche in fibra; aiutano a mantenere controllato il livello di zucchero nel sangue e la funzionalità del sistema digestivo, mantenendo basso il colesterolo.
Ci sono migliaia di cultivar di pere, le più conosciute sono:
- Carmen – varietà precoce, con frutti di grosse dimensioni, di colore verde giallo con macchie rosse, succosi, a polpa gustosa. Produce molti frutti, che durano molto.
- Coscia – produce pere di dimensioni medio-piccole, di colore verde brillante, polpa molto dolce. Raggiunge la maturità in tardo luglio.
- Santa Maria – varietà estiva, abbastanza sugosa, molto produttiva. Si consuma da metà luglio fino a tardo ottobre.
- William e William Rossa – producono frutti grossi, giallo dorati, con punteggiature rosse e rosso scuro. Hanno polpa sugosa, dolce e fragrante. Maturano in agosto.
- Butirra Hardy – produce frutti ovoidali, dolci, con buccia verde bronzo, raggrinzita. Matura da fine agosto a metà settembre.
- Conference – produce frutti di forma allungata, con buccia di colore variabile verde, giallo, arancione, polpa sugosa e fragrante. Matura in ottobre, ma per essere conservata al meglio va raccolta prima.
- Abate Fetel – la sua forma si contraddistingue per il “collo” lungo, la buccia verde e la polpa molto sugosa. Matura a inizio settembre.
- Decana del Comizio – è una delle varietà migliori, caratterizzata da frutti tozzi, molto grossi, con buccia giallo rossa, macchiata di marrone. Matura a fine ottobre; per essere conservata, andrebbe raccolta però prima, a settembre.
- Kaiser – frutti grossi e allungati, con polpa dolce e sugosa di colore giallo-bianco. La buccia è rugginosa, di colore tendente al giallo bronzeo. Matura tra ottobre e novembre, ma per conservarla, è preferibile raccoglierla a settembre.
- Afidi
- Cocciniglie
- Carpocapsa
- Tentredini
- Psilla
- Ricamatrici
- Acari
- Maculatura bruna
- Oidio
- Ticchiolatura
- Colpo di fuoco batterico
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