tag:blogger.com,1999:blog-56048491414653375662024-03-06T03:47:21.456+01:00Green GallettiLa terra è il più grande tesoro che esista, risorsa limitata e impronta ecologica sul pianeta che si fa sempre più pesante. La preziosità della terra come strumento insostituibile per la produzione del cibo.Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.comBlogger240125tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-15118338990458853552023-02-15T12:43:00.006+01:002023-02-15T12:49:30.879+01:00Come combattere l'insonnia con metodi naturali e dormire meglio.<p style="margin-bottom: 0cm;">Il non riuscire ad addormentarsi, cioè
il non riuscire a dormire bene, è stato uno dei principali problemi
di salute che le persone hanno sofferto nel secolo scorso e continua
a farlo all'alba del terzo millennio.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">I problemi del sonno diventano un vero
problema per migliaia di persone che ogni notte affrontano il loro
terribile incubo: passare ore e ore a rigirarsi senza riuscire ad
addormentarsi.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ci sono siti e blog su Internet dove
possiamo trovare <a href="https://lucasadurny.com/come-dormire-bene/"><b>molti
consigli per dormire bene</b></a> con metodi naturali.
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Sempre più persone si rivolgono a
sonniferi e altri rimedi farmacologici per ottenere un riposo
ininterrotto, di qualità e duraturo. E non è da meno. Che finisce
per creare una certa dipendenza.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyxHarX1j3rkCgM_Wqqtf7BR6XMlH6nlEZV-Ad6ADw-6TEg1FKea_w5xlTqPmQ_FEMoKBRGV1m8-1uPf7cbo3YC5x-B6RysDv-geNiFLU1m6p-K5bhnaIUmraWOaKI8mDlp7GhKR17-JSaGSsUIDgTFcQo09i-H2TxCUdxOzRWqvr8lu8ri6YYDGpC/s4016/come-dormire-bene-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4016" data-original-width="4016" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyxHarX1j3rkCgM_Wqqtf7BR6XMlH6nlEZV-Ad6ADw-6TEg1FKea_w5xlTqPmQ_FEMoKBRGV1m8-1uPf7cbo3YC5x-B6RysDv-geNiFLU1m6p-K5bhnaIUmraWOaKI8mDlp7GhKR17-JSaGSsUIDgTFcQo09i-H2TxCUdxOzRWqvr8lu8ri6YYDGpC/w640-h640/come-dormire-bene-2.jpg" width="640" /></a></div><br /><p style="margin-bottom: 0cm;">
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Per questo motivo, gli esperti
avvertono che i sonniferi non sono sempre efficaci o sicuri e molti
ritengono che i pazienti dovrebbero limitarne l'uso. 'Allora come
farò a riposarmi se proprio non posso?' si chiederanno molte
persone. Buone notizie: ci sono diversi rimedi naturali che ti
aiutano ad addormentarti senza dover chiedere a uno specialista di
scrivere una ricetta.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span lang="it-IT">Da tempo
immemorabile esiste un gran numero di rimedi casalinghi. Per tutto, o
quasi. Di generazione in generazione, questi suggerimenti rimangono
perenni nel tempo. "Mano di santo", come dicono alcuni.
Tutto per sapere come combattere e le cure più appropriate per
l'insonnia.</span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Prendi nota dei seguenti suggerimenti e
sogni d'oro. L'ordine in cui vengono pubblicati è casuale e non
implica in alcun modo la prevalenza di un metodo rispetto ad un
altro.</p><p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<h4 style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><b>Prendi un infuso.</b></h4>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Spesso si sente dire che è bene bere
qualcosa di caldo prima di andare a dormire, evitando comunque le
bevande che contengono caffeina. Se, viste le ore, non hai voglia di
preparare un brodo di pollo, optare per un infuso caldo è sempre una
buona idea.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Inoltre, nel mercato troverai una
moltitudine di varietà che includono erbe come la valeriana o la
camomilla con cui ti addormenterai velocemente.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<h4 style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><b>Un bel bagno caldo o con acqua
tiepida se siamo in estate.</b></h4>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Al di là del fatto che questa
abitudine è quanto mai rilassante e piacevole, l'idea di fare una
doccia calda prima di andare a letto è consigliata per raggiungere
una temperatura corporea ideale che ci aiuti ad addormentarci.
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Come hanno spiegato diverse indagini,
ciò potrebbe essere dovuto al fatto che quando usciamo dall'acqua
calda sperimentiamo una leggera diminuzione della nostra temperatura
corporea, fondamentale affinché il cervello si addormenti ed sia
pronto a riposare.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<h4 style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><b>Smetti di fumare, o almeno non prima
di andare a letto.</b></h4>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Come la caffeina, anche la nicotina è
uno stimolante e il suo consumo regolare può portare a complicati
disturbi del sonno. Nel 2008, un team di ricercatori ha scoperto che
i fumatori avevano quattro volte più probabilità di svegliarsi nel
cuore della notte o di alzarsi la mattina sentendosi stanchi rispetto
ai non fumatori.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<h4 style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><b>Evitare il consumo di sostanze che
disturbano il sonno.</b></h4>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Gli alimenti e le bevande che
contengono alcol o caffeina (come caffè, tè, cola e cioccolato)
possono disturbare il sonno, così come i soppressori dell'appetito
(anoressici), i diuretici e la nicotina (nelle sigarette e nei
cerotti). Le sostanze contenenti caffeina non devono essere consumate
entro 12 ore prima di coricarsi. Bere una grande quantità di alcol
nel tardo pomeriggio può farti svegliare presto la mattina
successiva. È utile smettere di fumare.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<h4 style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><b>Orario di riposo regolare.</b></h4>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Trascorri non più di otto ore a
dormire. La quantità di sonno raccomandata per un adulto sano è di
almeno sette ore. La maggior parte delle persone non ha bisogno di
più di otto ore di sonno per riposare bene.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Vai a letto e alzati alla stessa ora
tutti i giorni, compresi i fine settimana. La costanza rinforza il
ciclo sonno-veglia del corpo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Se non ti addormenti entro 20 minuti
dall'andare a letto, esci dalla stanza e fai qualcosa di rilassante.
Leggi o ascolta musica rilassante. Torna a letto quando sei stanco.
Ripeti questa procedura tutte le volte che vuoi, ma continua a
mantenere il tuo programma di sonno e il tempo di veglia.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<h4 style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;"><b>Fai attenzione a ciò che mangi e
bevi.</b></h4>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Non andare a letto affamato o troppo
pieno. In particolare, evitare pasti pesanti o abbondanti un paio
d'ore prima di coricarsi. Il disagio può tenerti sveglio.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Fai attenzione anche a nicotina,
caffeina e alcol. Gli effetti stimolanti della nicotina e della
caffeina impiegano ore per svanire e possono interferire con il
sonno. Inoltre, mentre l'alcol può farti venire sonno all'inizio,
può disturbare il sonno più tardi nella notte.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Fonte immagine: <a href="https://unsplash.com/es/fotos/smuS_jUZa9I">Unsplash</a>.</p>
Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-48506064405913382762023-01-20T13:28:00.002+01:002023-02-15T13:30:44.029+01:00Il tiglio e il castagno sono specie molto appetitose per le api.<p style="text-align: left;">Pur non essendo un esperto apicoltore, partecipo spesso con alcuni amici ai lavori di estrazione del miele.<br /><br />Dalle loro bocche e con l'esperienza del vivere quotidiano (e collaborando lavorando) ho appreso (e trasmetto loro) alcuni concetti base di questo mestiere.<br /><br /><img height="351" src="https://images.hive.blog/768x0/https://i.imgur.com/N6mg0c3.jpg" width="640" /><br /><br />Il tiglio è una specie molto appetibile per le api.<br /><br />Il tiglio è presente uniformemente in tutto l'arco delle Ande sudamericane e nell'arco alpino europeo ed è mescolato principalmente con il castagno.<br />Il tiglio è una specie molto appetibile per le api.<br /><br /><br />Fiore di tiglio.<br /><br />Nonostante il tiglio sia una specie molto appetibile per le api, e in genere prediliga il castagno, la contemporanea fioritura di quest'ultimo difficilmente rende possibile la produzione di miele di tiglio puro.<br /><br /><br />immagine.png<br /><br />Fiore di tiglio.<br /><br />La fioritura del tiglio è quasi concomitante a quella del castagno e forse un po' tardiva rispetto ad essa (2-3 giorni). Le api sembrano raccogliere principalmente il nettare, dirigendosi verso il castagno per il polline.<br /><br />Le famiglie di api raggiungono il loro massimo sviluppo e appaiono piuttosto addomesticate, senza il nervosismo tipico della fioritura del castagno. La raccolta è solitamente scalare e quindi abbastanza lunga da terminare quando anche il castagno è in piena fioritura.<br />Fioritura del tiglio.<br /><br /><br />immagine.png<br /><br />Estrazione del miele.<br /><br />Al momento della smielatura si ottiene la soddisfazione maggiore: un miele tanto giallo quanto dorato, con riflessi a volte leggermente verdastri, una densa coda ad alveoli e aromatizza il tutto con il suo fresco profumo di mentolo.<br /><br />Il sapore è intenso, intenso, così marcato da poter essere identificato anche se non è presente solo in piccole quantità in una miscela.<br />Estrazione del miele.<br /><br /><br />immagine.png<br /><br />La purezza e l'aroma ideali: tiglio + castagno.<br /><br />Tuttavia, in purezza, il tiglio può avere un aroma troppo intenso per il consumatore non abituato a sapori più forti.<br /><br />In miscela con la castagna, poi, anche se meno qualificata dal punto di vista commerciale, è ideale per gli amanti del sapore balsamico e di profumi e sapori più pieni.<br />La purezza e l'aroma ideali: tiglio + castagno.<br /><br /><br />immagine.png<br /><br />Ricette.<br /><br /> Tisana per l'asma: 60 grammi di fiori di tiglio e 40 grammi di foglie di arancio.<br /><br /> Tisana per l'emicrania: 20 grammi di fiori di tiglio, foglie di rosmarino, cime di fiordaliso, frutti di finocchio e foglie di menta. Quattro tazze al giorno di infuso.<br /><br /> Acqua di tiglio: 40 grammi di estratto glicolico di tiglio e 160 grammi di acqua distillata. Adatto per lavaggi palpebrali, borse sotto gli occhi o toner per pelli delicate e sensibili.<br /><br />immagine.png<br /><br /><br />Uso in erboristeria.<br /><br />In erboristeria si utilizzano le infiorescenze ancora chiuse, raccolte insieme alle brattee al momento della fioritura in giugno-luglio.<br /><br />I fiori di tiglio hanno proprietà sedative, antispasmodiche, diuretiche, sudoripare e anticatarrali.<br /><br />Sono indicati: contro l'insonnia, l'emicrania, il vomito nervoso e qualsiasi altra manifestazione nervosa, comprese ansia, isteria, ipocondria; indigestione, spasmi nervosi gastrici; arteriosclerosi; tosse spasmodica e asma.<br /><br />La conservazione deve essere effettuata in luoghi asciutti, freschi e bui, in barattoli o cassette di legno. Il farmaco dovrebbe mantenere il suo colore giallo-verde; in caso contrario, dovrebbe essere scartato. Tra le varietà di tiglio sono preferite quelle a fiore singolo, come: Tilia platyphillos Scop, Tilia x vulgaris Hayne, Tilia cordata Mill.<br /><br />immagine.png</p><p>Fonte: <a href="http://HIVE.blo">HIVE.blo</a>g <br /></p>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-44506972122638825792022-03-26T15:25:00.009+01:002022-03-26T15:28:44.454+01:00Come migliorare la tua salute con un'analisi genetica (test DNA).<p>Oggi vi parlerò della farmacogenetica, che non è altro che lo studio della risposta dei geni a certi farmaci. <br /><br />Nella nostra società moderna, i farmaci sono una base fondamentale per la cura della salute umana, ma sono anche una delle principali cause di reazioni avverse nei pazienti che non possono tollerare alcuni farmaci, nonché dell'aumento dei costi sanitari. </p><p> </p><p></p><p><span>I <b><a href="https://24genetics.it/" target="_blank">test DNA</a></b> di farmacogenetica indicano possibili interazioni tra i farmaci (prescritti o da prescrivere al paziente.</span></p><p><span> </span></p><p><span>L'<b><a href="https://24genetics.it/analisi-genetica/" target="_blank">analisi genetica</a></b> quindi è molto utile per confermare una diagnosi in una persona che presenta certi </span><span>sintomi, per monitorare la prognosi di una malattia o la risposta a un trattamento medico. <br /></span></p><p><span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQOWSCBUpvb4a_bDhTzvdo2RJ9c8zp58fUREDyTIIu5okYWzy37QCh4E0_MCjHy2buH0BI-UAGu8ZJU77tnuATTBznjj0tWYSy76motj-eW_t9c_2w0Bik3BLpmpdm-7txJg6f_jCYYQqRZFGw24-MclNtSuHSgq5N28xKGt6jBo-qgn4Vy3CcZhsI/s2029/test-farmacogenetico.salute.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1224" data-original-width="2029" height="386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQOWSCBUpvb4a_bDhTzvdo2RJ9c8zp58fUREDyTIIu5okYWzy37QCh4E0_MCjHy2buH0BI-UAGu8ZJU77tnuATTBznjj0tWYSy76motj-eW_t9c_2w0Bik3BLpmpdm-7txJg6f_jCYYQqRZFGw24-MclNtSuHSgq5N28xKGt6jBo-qgn4Vy3CcZhsI/w640-h386/test-farmacogenetico.salute.jpeg" width="640" /></a></div><p></p>
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<h3 style="text-align: left;"><span>I test DNA utilizzati per riconoscere la predisposizione a certe malattie e per prendere decisioni consapevoli per migliorare la salute.</span></h3><p></p><p>Ciò è dovuto a una sorta di "registrazione" dell'industria sanitaria globale, compresi i farmaci, in cui il cosiddetto sistema di R & S (Ricerca e Sviluppo) presuppone che i pazienti siano un gruppo omogeneo e che, di conseguenza, i farmaci che sono efficaci e ben tollerati in alcuni pazienti saranno anche efficaci e ben tollerati in altri. <br /><br />Molti pazienti vengono addirittura curati negli ospedali e nei centri di trattamento e riabilitazione sulla base di questo tipo di "registrazione e iscrizione dei sintomi". Questo è a volte giusto e a volte sbagliato e porta a problemi di intolleranza e di rifiuto di certi trattamenti medicinali.<br /><br />I geni sono parti di DNA che vengono ereditate dalla madre e dal padre. Portano informazioni che determinano caratteristiche uniche, come l'altezza e il colore degli occhi. Influenzano anche la sicurezza e l'efficacia di una medicina per una persona specifica.<br /><br />I geni possono spiegare perché le persone rispondono in modo molto diverso allo stesso farmaco alla stessa dose, spiegando perché un farmaco causa effetti collaterali dannosi per alcune persone e non per altre.<br /><br />A questo proposito, alcuni dati statistici hanno rivelato un'elevata mancanza di efficacia in alcuni trattamenti per malattie come l'Alzheimer, la schizofrenia o l'ipertensione, oltre all'esperienza clinica che ci mostra quotidianamente che i farmaci che funzionano bene in alcuni pazienti, sono inefficaci o causare reazioni avverse in altri, anche fatali. </p><h4 style="text-align: left;">L'importanza dei test farmacogenetici.</h4><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkZGJjLAUKG3uAZUP3cD1rwChD-FWinN6HsYa8BE__3hQpWw70ns7Rg5XJLs4v3zUr-fHExq5DfuVVFde-L8kGv_bs1pn4cBLnWVvuODQ4ntPPiiDl8Y6hWi8vjxkQAzL9FxKeWZyZSyfeNQSV-NiYJT4wu3XUQrqhRgG4i_xQqb6qvBqS8jxmJK1/s764/test-farmacogenetico.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="764" data-original-width="507" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkZGJjLAUKG3uAZUP3cD1rwChD-FWinN6HsYa8BE__3hQpWw70ns7Rg5XJLs4v3zUr-fHExq5DfuVVFde-L8kGv_bs1pn4cBLnWVvuODQ4ntPPiiDl8Y6hWi8vjxkQAzL9FxKeWZyZSyfeNQSV-NiYJT4wu3XUQrqhRgG4i_xQqb6qvBqS8jxmJK1/w424-h640/test-farmacogenetico.png" width="424" /></a></div><p>E qui sorge la domanda fondamentale: qual è lo scopo dei cosiddetti test farmacogenetici?<br /><br />Prima di tutto, ci dicono che sono importanti in modo preventivo, se sappiamo come può reagire il nostro organismo, possiamo evitare grandi malattie
che possono essere estremamente gravi per il nostro organismo.<br /><br />In questo modo il medico può indicare alcuni rimedi invece di altri per iniziare un trattamento.<br /><br />Tuttavia, i test farmacogenetici non sono disponibili per tutti i farmaci disponibili in commercio, ma sono generalmente concentrati sui farmaci che trattano alcuni disturbi, ad esempio anti-coagulanti, antidepressivi e farmaci per l'epilessia, per alcuni farmaci utilizzati nel trattamento del cancro al seno, infezione da HIV, colesterolo alto e soprattutto per le malattie croniche che richiedono lunghi periodi di
terapia per i quali una terapia inadeguata può avere conseguenze irreversibili.<br /><br />In termini generali, i test farmacogenetici possono essere definiti altamente efficaci, consigliabili e di grande valore nei trattamenti associati a un grave, ma basso rischio di un effetto avverso, in quanto permettono di trattare con farmaci specificamente mirati contro una certa malattia, massimizzando non solo i loro effetti terapeutici, ma anche riducendo i danni ai tessuti o alle
cellule sane.</p><p></p><h4 style="text-align: left;">Riduzione dei costi del sistema sanitario.</h4><p><br />Un beneficio da non trascurare, anche se non ci riguarda direttamente, è la riduzione dei costi del sistema sanitario, poiché si ridurrebbe sia la durata dei trattamenti che il numero di farmaci alternativi utilizzati per ottenere l'effetto desiderato per una data malattia. <br /><br />Questo farebbe risparmiare grandi somme di denaro nei rispettivi bilanci, il che permetterebbe all'industria farmaceutica di dirigere i suoi sforzi verso la lotta contro altre malattie.</p>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-18630925453839610352021-08-09T19:25:00.004+02:002021-08-09T20:04:11.277+02:00Gadget ecologici: cosa sono, a cosa servono e quali sono i migliori?<p> Sviluppo sostenibile, sviluppo durevole o sviluppo sostenibile sono alcuni dei nomi applicati allo sviluppo che si basa su tre fattori: società, economia e ambiente.<br /><br /> "Lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni" è la definizione di sviluppo sostenibile secondo il rapporto Brundtland.<br /><br /> Lo sviluppo sostenibile è quindi uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere le risorse delle generazioni future. </p><p> </p><p>Un'attività sostenibile è quindi un'attività che può essere mantenuta con i <a href="https://www.upsolutions.eu/gadget-ecologici/" target="_blank"><b>Gadget Ecologici</b></a>.<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihdhAxGD3yQzGQPUOINHzpZSd-3yX792UULHq8kFj3mGVbEcqQ8cblVYwQ3z8LxkftG_YjGq8u6kT8iRMvHw9svZVK3xvPBtmJ0rC6bCW9rGuYwhqUNBRqg_Ulvmimt1umgEH3F6sUhBg/s625/gadgets-ecologici.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="625" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihdhAxGD3yQzGQPUOINHzpZSd-3yX792UULHq8kFj3mGVbEcqQ8cblVYwQ3z8LxkftG_YjGq8u6kT8iRMvHw9svZVK3xvPBtmJ0rC6bCW9rGuYwhqUNBRqg_Ulvmimt1umgEH3F6sUhBg/w640-h640/gadgets-ecologici.png" width="640" /></a></div><br />
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<h3 style="text-align: left;">Cos'è un gadget ecologico?</h3><p><br />Un gadget o dispositivo ecologico (chiamato anche verde) è un dispositivo che ha uno scopo e una funzione specifica, di solito di piccole dimensioni, pratico e allo stesso tempo ecologico, poiché può avere accessori riciclati, biodegradabili e/o non alimentati.</p><p><br /><br />La lotta contro il cambiamento climatico, il rispetto degli ecosistemi naturali e la cura della biodiversità stanno portando alla creazione di gadget o prodotti tecnologici più verdi, mentre allo stesso tempo stanno emergendo molte più imprese sostenibili al 100%. </p><p> </p><p> Nel 2017, secondo le stime di Juniper Research, sono stati venduti nel mondo circa 400 milioni di smartphone e dispositivi verdi, caratterizzati da un basso costo ambientale, efficienza delle risorse e risparmio per il consumatore.<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5UkkcJSRmWhiGr8Q0ubSPljS7pA5PBNf6-1WHek51Fzedm8neOhiLbb_sHgTNQIAsU5kNwutC26SkSsdg3VsinJLpeyiJV-JIkMBWvF2nO-4Wzc1VR1mKO_PoBBdnikgA1JyGHFPPwGo/s633/gadgets-ecologici-1.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="542" data-original-width="633" height="548" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5UkkcJSRmWhiGr8Q0ubSPljS7pA5PBNf6-1WHek51Fzedm8neOhiLbb_sHgTNQIAsU5kNwutC26SkSsdg3VsinJLpeyiJV-JIkMBWvF2nO-4Wzc1VR1mKO_PoBBdnikgA1JyGHFPPwGo/w640-h548/gadgets-ecologici-1.png" width="640" /></a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><h4 style="text-align: left;">Esempi più comuni di gadgets verdi.</h4><p></p><p><br />Alcuni degli esempi più noti di gadget sostenibili sono gli smartphone solari, i telefoni modulari e altri dispositivi caratterizzati dall'uso di materiali riciclati o che mirano a sfruttare al massimo le energie rinnovabili, migliorare l'efficienza energetica o praticare un consumo più sostenibile.</p><p><br /><br />Se vuoi scoprire alcuni dei gadget e dei
dispositivi che contribuiscono maggiormente alla cura dell'ambiente e si concentrano sulla sostenibilità, potresti trovare utile <a href="https://www.upsolutions.eu/gadget-ecologici/" target="_blank"><b>questo link.</b></a></p><p><b> </b><br /></p><p>È disponibile un'ampia varietà di prodotti ecologici, possiamo fare qualche esempio:</p><p><br /><br /> Tastiera solare senza fili: caricata dalla luce del sole e dalla luce artificiale, così l'utente può fare a meno delle batterie quando l'energia solare soddisfa la domanda. Una volta completamente carica, può essere usata anche senza luce.</p><p><br /> Topo biodegradabile: è fatto di Arboform, un prodotto completamente biodegradabile, riducendo così la quantità di PVC necessaria per la sua fabbricazione.</p><p><br /> Zaini, valigie o cartelle: sono fatti con bottiglie di plastica, quindi non solo si usano meno materiali nella loro fabbricazione, ma si impegnano anche a riciclare i rifiuti di plastica.<br /><br /> Caricabatterie da dito: utilizzando lo stesso meccanismo che si usava in passato per riavvolgere i nastri, è possibile caricare una batteria tenendo il dito nel foro del dispositivo. Dopo circa 130 giri, si stima che la batteria sia carica.</p><p><br /> Caricabatterie per biciclette: approfittando dei viaggi in bicicletta, qualsiasi attrezzatura che ha bisogno di essere caricata può essere collegata tramite le porte USB. In questo modo, l'energia utilizzata durante la pedalata viene trasformata in energia utilizzata dal telefono cellulare, per esempio.</p><p><br /> Comba charger: si basa sull'utilizzo dell'energia usata nel salto della corda per caricare i gadget. Questo si ottiene per mezzo di una coppia di dinamo.<br /><br />e tanti altri, piú o meno complessi, ma sempre utili ed ecologici.<br /><br />Una delle linee di prodotti ecologici in cui l'innovazione è in continuo sviluppo sono i dispositivi per ricaricare i dispositivi senza dover essere collegati alla rete elettrica.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVt6BhbgtZUfgXnDjTQ8GodDPmdTeQ7x8zTsm2NcybT2ixFW9lSEYe4sRTMm7HgkYA92f_L4pCsX62QX6MGmLMudzT18Pp2hArCd_iSpyGoxw_ymJEYmYWtFpssE-mtfMvi_tAxBfz9xo/s638/gadgets-ecologici-2.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="638" data-original-width="508" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVt6BhbgtZUfgXnDjTQ8GodDPmdTeQ7x8zTsm2NcybT2ixFW9lSEYe4sRTMm7HgkYA92f_L4pCsX62QX6MGmLMudzT18Pp2hArCd_iSpyGoxw_ymJEYmYWtFpssE-mtfMvi_tAxBfz9xo/w510-h640/gadgets-ecologici-2.png" width="510" /></a></div><br /> <p></p>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-40397257885731635702021-05-05T22:24:00.001+02:002021-05-05T22:24:00.198+02:00La pianificazione paesaggistica ha una funzione regolatrice e programmatoria (2a parte).<p> <span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Il modello di pianificazione introdotto dal Codice risente dell’impostazione che è data all’intero sistema di tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici ed alla nuova nozione di paesaggio che si è andata affermando nel nostro ordinamento. La circostanza per cui, nell’attuale nozione di paesaggio che viene mutuata dalla Convenzione europea e dalle posizioni di quella dottrina che vi ha identificato la «forma del territorio», questo deve intendersi non limitato ai soli contesti di valore estetico ma a tutti i territori espressivi dell’identità culturale, ha comportato la necessità di ripensare anche la pianificazione.</span></p><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">In particolare, alla tradizionale funzione di tutela statica dei beni paesaggistici deve affiancarsi una funzione di gestione dinamica di quelle ampie parti di territorio che, pur non presentando caratteristiche tali da imporre l’assoluta preservazione ed immodificabilità, pretendono tuttavia di essere trasformate tenendo conto della circostanza che fanno parte del paesaggio. Il rischio che si corre è però quello di trascurare le peculiarità di questa forma di pianificazione e di non valorizzare adeguatamente le specificità della materia. Ed è fondamentale l’azione che i soggetti svolgono nell’ambito della pianificazione, anche quando vi siano divergenze tra le Regioni ed il Ministero, affinché sia conservata l’integrità del paesaggio. In effetti, si sono presentati casi in cui, nell’ambito del distinto procedimento di pianificazione paesaggistica e nell’esercizio dei poteri che in tali casi la legge la legge attribuisce al Ministero, si è determinata una divergenza di valutazioni sulla conservazione di oggettivi valori insiti in specifiche aree e si è deciso di privilegiare scelte finalizzate alla gestione del territorio a fini di sviluppo edilizio ed urbanistico che è apparso oggettivamente incompatibile con la tutela di valori costituzionali primari. In questi casi, quando risulti impossibile realizzare una efficace azione condivisa, è stato ribadito e «fatto salvo il potere del Ministero, a norma dell’articolo 138 comma 3 del Codice, di imporre, previo parere della Regione, autonomi vincoli, se ciò è ritenuto necessario in rapporto alla messa in pericolo dei valori paesaggistici del territorio».</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">La legislazione vigente attribuisce al piano paesaggistico effetti di straordinaria portata, sino alla totale esclusione di qualsivoglia possibilità edificatoria: ciò rende l’idea di quale sia la capacità di influire sul diritto di proprietà, senza che la legislazione vigente preveda misure di indennizzo che soddisfino l’incidenza sul diritto. Di tale potere deve essere fatto un uso molto accorto. Se, infatti, i soggetti cui è affidata la competenza a dare luogo alla pianificazione la realizzassero in modo distratto e solo in funzione di tutela e non di complessiva gestione del territorio, tentando con essa di dare luogo ad un’analitica e particolareggiata individuazione di tutte la trasformazioni d’uso ammissibili, si tornerebbe ad una nozione di paesaggio statica, concepita in funzione della sola protezione e non della regolazione, con l’ulteriore negativa conseguenza di avere esteso l’immobilismo ad importanti segmenti di territori regionali.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Passando all’oggetto della pianificazione paesaggistica, esso è definito dall’articolo 135 del Codice, con una collocazione che assegna alla pianificazione un ruolo assolutamente primario. La pianificazione è un principio che informa l’intera azione amministrativa di tutela e valorizzazione del paesaggio, funzione essenziale nei diversi processi finalizzati al perseguimento degli obiettivi presupposti. Si osserva immediatamente che la pianificazione paesaggistica è suscettibile di interessare il territorio regionale nella sua interezza: «Lo Stato e le Regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono».</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Alla luce dei limiti che avevano caratterizzato il T.U. del 1999, dove si era previsto un coordinamento tra le disposizioni previgenti in materia paesaggistica, le nuove norme rappresentano una novità di assoluto rilievo.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Con estrema riduttività, nel T.U. erano confluite le norme che obbligavano le Regioni a redigere piani territoriali paesistici o piani urbanistico-territoriali solo per i beni vincolati ope legis, a tenore dell’articolo 1-bis della legge Galasso, e di quelle contenute nell’articolo 5 della legge 1497/1939, che prevedevano la facoltà di sottoporre a pianificazione paesistica i complessi di cose immobili e le bellezze panoramiche che fossero stati oggetto di uno specifico provvedimento vincolativo. Di fatto, le diverse Regioni e lo stesso Ministero avevano incluso, nelle esperienze pianificatorie che hanno preceduto il Codice, tutte le aree tutelate. Del resto, l’introduzione dello strumento alternativo del piano urbanistico- territoriale aveva già reso possibile, anche prima dell’entrata in vigore del Codice, estendere tale forma di pianificazione anche negli ambiti di territorio non previamente assoggettati a tutela.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">A seguito dell’entrata in vigore del Codice si è prodotto un effetto di particolare importanza, costituito dal fatto che l’elaborazione dei piani territoriali paesistici e dei piani urbanistico-territoriali è, per la prima volta, ricondotta a principi e a contenuti unitari, comuni a tutte le Regioni. Fermo restando che, a mente dell’articolo 144 del Codice, la Regione definisce le procedure approvative, disciplinando tutte le forme partecipative necessarie al fine di ottenere un piano paesaggistico condiviso e funzionale.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px; font-weight: 700;">Viene, in tal modo, data omogeneità alla forma e ai contenuti degli strumenti di pianificazione presenti nelle diverse Regioni.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Quanto ai contenuti, il piano paesaggistico affianca, alle tradizionali finalità descrittive e prescrittive, contenuti propositivi attinenti agli interventi di recupero e di riqualificazione delle aree e all’individuazione delle misure necessarie al corretto inserimento degli interventi di trasformazione del territorio nel contesto paesaggistico. E ciò, prevedendo innovative forme di partecipazione da parte di soggetti portatori di interessi riconnessi alla tutela ed alla protezione del territorio.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">In particolare, il contenuto che devono avere i nuovi piani paesaggistici risulta dal combinato disposto della parte finale dell’articolo 135 e della parte iniziale dell’articolo 143, il quale ultimo articolo contiene anche gran parte delle disposizioni sulle modalità di elaborazione del piano e sui passaggi dell’iter da seguire per la sua approvazione. La pianificazione paesaggistica individua differenti ambiti territoriali: da quelli che possiedono un pregio paesistico di notevole rilievo fino a quelli degradati che quindi necessitano di interventi di riqualificazione. Detti ambiti sono individuati con tecnica pianificatoria analoga alla zonizzazione tipica della pianificazione urbanistica e sono definiti in base ai loro aspetti e caratteri peculiari nonché alle loro caratteristiche paesaggistiche. L’articolo 135, comma 3 del Codice prevede che i piani predispongano specifiche normative d’uso e individuino adeguati obiettivi di qualità.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Nell’impostazione codicistica, tuttavia, i più rilevanti contenuti del piano deriveranno più che dalla richiamata disposizione, dallo svolgimento delle attività indicate nell’articolo 143. La norma citata, che è stata oggetto di completa riscrittura da parte del d. lgs. 63/2008, descrive le diverse azioni con cui avviene l’elaborazione del piano paesistico. La formulazione del citato articolo 143 pone in risalto la funzione ricognitiva delle qualità specifiche del territorio oggetto di pianificazione, la quale avviene mediante l’analisi delle sue caratteristiche paesaggistiche, derivanti dall’azione della natura e dell’uomo, e delle interrelazioni tra il fattore naturale e quello storico; la ricognizione e la trasposizione all’interno del piano degli immobili e delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico, ed infine, la ricognizione e la trasposizione delle aree tutelate per legge ex articolo 142, lettera c). A queste operazioni si aggiunge «l’eventuale individuazione di ulteriori immobili od aree, di notevole interesse pubblico a norma dell’articolo 134, comma 1, lettera c), la loro delimitazione e rappresentazione in scala idonea alla identificazione». Questa elencazione rappresenta l’insieme dei beni che possono divenire oggetto di pianificazione paesaggistica, con l’ulteriore individuazione di eventuali altri contesti, diversi da quelli indicati all’articolo 134, che possono essere sottoposti a specifiche misure di salvaguardia ed utilizzazione, secondo le indicazioni di cui all’articolo 143, comma 1, lettera e).</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Per il Codice, dunque, la prima attività da svolgere ai fini della predisposizione del piano paesaggistico è costituita dalla ricognizione dell’intero territorio, attraverso la ricostruzione della mappa dei vincoli esistenti e di quelli che con il piano si intende apporre. La più significativa novità introdotta con il secondo correttivo del 2008 è rappresentata dalla previsione per cui, in sede di ricognizione dei beni che sono sottoposti già a tutela, ed in quella di individuazione dei beni ulteriori che il piano intende vincolare, devono determinarsi anche le specifiche prescrizioni d’uso dei beni, a mente dell’articolo 138, comma 1. Si è notato che nella formulazione vigente, il rapporto tra vincolo e piano risulta articolato su basi nuove, per cui si fissa già con il vincolo una parte di territorio indeformabile, mentre con il piano si precisano e si dettagliano le prescrizioni, integrandole con i contenuti finalizzati alla valorizzazione del paesaggio ed alla riqualificazione dei contesti degradati. Non v’è dubbio, infatti, che le prescrizioni contenute nel vincolo mirino soprattutto alla tutela del paesaggio, mentre alla sua valorizzazione provveda, in via principale, il piano. Il vincolo, dunque, costituisce un elemento di forte condizionamento dell’attività pianificatoria, che, evidentemente, ponendosi in un momento temporale successivo all’apposizione del vincolo, vi risulta subordinata.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><div class="separator" style="background-color: white; box-sizing: border-box; clear: both; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;"><a class="keychainify-checked" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlXjrytGC9tewFoN-JbKi7iCvEcpWvkx6yheOcd5gr_qtB4DVDG6f500Ki-rwztcjfqjqJ9gM7aSzJbOomZXI3SegwqI6JR9TO1Gt6_LshFu1Qz8klxU7qwX5pdS3FwyaxUtkDtUbduiE/s1600/pianificazione+paesaggistica2.jpg" style="background-color: transparent; box-sizing: border-box; color: #ff1870; margin: 0px 1em; outline: none; padding: 0px; text-decoration-line: none;"><img border="0" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlXjrytGC9tewFoN-JbKi7iCvEcpWvkx6yheOcd5gr_qtB4DVDG6f500Ki-rwztcjfqjqJ9gM7aSzJbOomZXI3SegwqI6JR9TO1Gt6_LshFu1Qz8klxU7qwX5pdS3FwyaxUtkDtUbduiE/s640/pianificazione+paesaggistica2.jpg" style="border: none; box-sizing: border-box; height: auto; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: middle;" width="640" /></a></div><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px; font-weight: 700;">Si è già detto che il piano paesaggistico deve contemporaneamente assolvere a più funzioni, tra cui spicca, per rilevanza</span><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">, quella rivolta alla accurata ricognizione del territorio vincolato ed alla individuazione di ulteriori immobili ed aree specificamente individuati a norma dell’articolo 136 del Codice e sottoposti a tutela dai piani paesaggistici previsti dagli articoli 143 e 156. Tale necessaria funzione ricognitiva, che caratterizza la fase iniziale della predisposizione del piano paesaggistico vale a definire l’estensione dell’ambito oggetto di considerazione da parte del piano e, quindi, l’estensione del piano medesimo.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Dunque, i beni alla cui ricognizione ed individuazione il piano deve procedere ai sensi dell’articolo 143, comma 1, lettere b), c) e d) corrispondono esattamente a tutti i beni paesaggistici elencati dall’articolo 134.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">La disposizione dell’articolo 143, comma 1 lettera e), stabilisce, poi, che nell’elaborazione del piano si possono individuare eventuali, ulteriori contesti, diversi da quelli indicati all’articolo 134, da sottoporre a specifiche misure di salvaguardia e di utilizzazione. Sulla natura di questi beni si sono avanzati dei dubbi con riferimento alla loro collocazione.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">All’esito dell’attività di ricognizione del territorio oggetto di pianificazione, che costituisce la base da cui partire per procedere alla formazione del piano, si passa all’analisi del territorio che deve avere quale obiettivo quello di individuare i fattori di rischio o degli elementi di vulnerabilità in esso presenti e, successivamente, al raffronto con gli altri atti di programmazione, di pianificazione del territorio e di difesa del suolo che già insistono sull’area. La fase successiva, che si concreta nell’individuazione delle misure di tutela e valorizzazione, appare di fondamentale importanza.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Nello specifico, essa avviene con l’individuazione degli interventi di recupero e riqualificazione delle aree compromesse o degradate e degli altri interventi di valorizzazione compatibili con le esigenze della tutela, e con l’individuazione delle misure necessarie per il corretto inserimento, nel contesto paesaggistico, degli interventi di trasformazione del territorio, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interessate, nonché, infine, con l’individuazione dei diversi ambiti e dei relativi obiettivi di qualità paesaggistica. La previsione che il piano debba avere questi contenuti è rivolta alla predefinizione del contenuto delle decisioni che le amministrazioni chiamate alla gestione del paesaggio dovranno assumere. In tal modo si è voluto porre un limite all’eccesso di discrezionalità che inevitabilmente avrebbe caratterizzato la valutazione delle richieste di autorizzazione paesaggistica, consentendo altresì al piano di assolvere alla primaria esigenza di controllo e di programmazione.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Questi sono, peraltro, i contenuti del piano che determinano i rapporti che dovranno intercorrere tra esso e gli altri strumenti di pianificazione e gestione del territorio, che sono caratterizzati dalla supremazia e primarietà del piano paesaggistico che indirizza tanto la pianificazione di recupero che la ordinaria pianificazione urbanistica.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">L’articolo 135 del Codice dispone che «lo Stato e le Regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente tutelato, gestito e valorizzato in ragione dei differenti valori espressi dai contesti che lo costituiscono, attraverso l’approvazione dei piani paesaggistici».</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px; font-weight: 700;"><br style="box-sizing: border-box;" />Sotto il profilo del procedimento di formazione dei piani paesistici,</span><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;"> dunque, la norma contenuta nell’articolo 143, in applicazione dei principi di cui all’articolo 132, prevede la possibilità che il piano costituisca il frutto di un accordo tra la Regione, il Ministero per le Attività ed i Beni Culturali e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">L’accordo deve stabilire, altresì, i presupposti, le modalità e i tempi per la revisione periodica del piano.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">La natura apicale del piano paesaggistico e la varietà dei suoi contenuti spiegano la sovraordinazione e la preminenza dal piano paesaggistico rispetto agli altri strumenti di pianificazione territoriale. Secondo quanto previsto dalla disposizione dell’articolo 145, infatti, le previsioni contenute nel piano sono cogenti per i piani urbanistici degli enti territoriali, stabiliscono norme di salvaguardia in attesa del loro adeguamento, e sono sempre prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione e sugli altri progetti di sviluppo comunque incidenti sul paesaggio.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px; font-weight: 700;">Le Regioni, in passato e sino all’emanazione del Codice</span><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">, avevano in realtà definito una sequenza procedimentale in tutto analoga a quella prevista per l’approvazione degli altri strumenti di pianificazione, caratterizzata da: predisposizione da parte degli uffici dell’amministrazione regionale o eventuale affidamento dell’incarico a terzi di predisporre lo schema di piano; adozione dello strumento con delibera di Giunta regionale, sentiti, eventualmente, ove esistenti, gli organi di consulenza tecnica in materia di pianificazione urbanistico-territoriale; pubblicazione della delibera di adozione e degli allegati alla stessa e adozione delle ulteriori forme di pubblicità previste dalla normativa regionale; ricezione delle osservazioni presentate nei confronti del piano adottato con esame delle controdeduzioni alle stesse; approvazione finale del piano da parte del Consiglio regionale e sua definitiva pubblicazione. Su questa prassi il Codice è intervenuto in modo molto invasivo, prevedendo la necessità di un intervento legislativo di adeguamento attraverso l’articolo 144, comma 1, dove è prescritto che «le Regioni disciplinano mediante apposite norme di legge i procedimenti di pianificazione paesaggistica».</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Questo dato conferma che in tema di pianificazione paesaggistica anche il Codice riserva al legislatore regionale una competenza ampia, e ribadisce la necessità di considerare il paesaggio come materia «trasversale», oggetto di competenza legislativa concorrente tra Stato e Regioni. In considerazione di ciò, la legislazione regionale che darà attuazione al Codice, dovrà tenere presenti i seguenti principi fissati dalla normativa statale in tema di procedure di formazione dei piani paesaggistici.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Invero, le Regioni che stipuleranno accordi per l’elaborazione d’intesa dei piani paesaggistici con il Ministero per i beni e le attività culturali, e con il Dicastero dell’ambiente e della tutela del territorio, potranno accedere alle disposizioni premiali ed alle semplificazioni procedimentali previste dai commi 4 e ss. dell’articolo 143.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Le ulteriori disposizioni del Codice in materia di procedure per l’approvazione dei piani paesaggistici sono dettate dai due commi dell’articolo 144, rubricato «pubblicità e partecipazione».</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Così, nei procedimenti di approvazione dei piani paesaggistici devono essere assicurate da parte delle Regioni, in sede di fissazione della relativa disciplina, la concertazione istituzionale, la partecipazione dei soggetti interessati e delle Associazioni costituite per la tutela degli interessi diffusi, individuate ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di ambiente e danno ambientale, e ampie forme di pubblicità.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">La pianificazione paesaggistica diviene il passaggio obbligatorio essenziale per la conservazione, la pianificazione e la gestione del paesaggio, con estensione di essa a tutto il territorio regionale, con la previsione di diverse graduazioni di tutela in relazione alla ricognizione dei valori paesaggistici e alla conseguente assegnazione di obiettivi di qualità paesistica, nonché di interventi di recupero nelle aree degradate, così come vuole la Convenzione europea.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; color: #292727; font-family: montserrat, helvetica, "playfair display", sans-serif; font-size: 16px;">Pertanto, il nuovo punto di equilibrio tra vincoli e pianificazione dovrà essere raggiunto progressivamente e senza traumi per la tutela del paesaggio, attraverso un meccanismo di revisione e di adeguamento dei piani esistenti. </span>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-12894637302569185522021-04-04T14:21:00.008+02:002021-04-07T23:11:04.247+02:00 Proprietà e benefici delle prugne, frutti ricchi di proprietà nutrizionali.<p>Le susine (o <strong>prugne</strong>) sono tra i frutti dell’estate più apprezzati e ricchi di proprietà benefiche. </p><p><br /></p><p>Gli alberi da frutto che le producono possiedono la capacità di resistere molto bene al freddo e alle gelate e sanno adattarsi in presenza di terreni calcarei e argillosi. </p><p><br /></p><p>Le aree di maggiore produzione a livello mondiale sono l’Europa, la Cina e gli Stati Uniti, da dove provengono le celebri prugne della California. </p><p><br /></p><p>In Italia, le regioni dove le susine vengono maggiormente coltivate sono: Campania, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Piemonte e Trentino Alto Adige.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinybvNseEamADFGicdh4mkT8O0XpCgyXmnpdMh6X2zS1nCHNEdeLO7aap6MtzO2r9Qk4l7WAw0tO3ArxPTw2T05fXNsAVS_Yz9PsY5x92qABf6heUsF82Bmsw_R5wO77YKXgLg5RR7jFs/s640/prugne.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="640" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinybvNseEamADFGicdh4mkT8O0XpCgyXmnpdMh6X2zS1nCHNEdeLO7aap6MtzO2r9Qk4l7WAw0tO3ArxPTw2T05fXNsAVS_Yz9PsY5x92qABf6heUsF82Bmsw_R5wO77YKXgLg5RR7jFs/w640-h512/prugne.png" width="640" /></a></div><br />
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<h3 style="text-align: left;">Susine e prugne, la differenza.</h3> <p>Normalmente si parla di <strong>susine</strong> intendendo i frutti freschi e di prugne riferendosi ai frutti essiccati. </p><p><br /></p><p>La forma dei frutti è leggermente allungata e il colore della buccia può variare, a seconda delle varietà, dal giallo, all’arancio, al verde al blu violaceo. </p><p><br /></p><p>Le susine possono essere consumate al naturale oppure possono essere cotte ed utilizzate per la preparazione di marmellate, composte, sciroppi, gelatine e dolci di vario tipo. </p><p><br /></p><p>In estate risultano particolarmente gradevoli unite ad altra frutta di stagione nella preparazione di macedonie e frullati freschi.</p> <p><br /></p> <p>Al momento dell’acquisto, scegliete susine non troppo acerbe, poiché questi frutti maturano a fatica una volta colti. Lasciateli fuori dal frigorifero per favorirne la maturazione. Una volta ben mature, le susine si conservano in frigorifero per una settimana circa.</p><p><br /></p><p>Le susine possono essere consumate sia con che senza buccia. A seconda della varietà, la polpa può risultare più o meno morbida e succosa e il sapore più o meno acidulo.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvqBX46Hh1ISMqIR_YQaAqrCW39SHOiX-gdhLYQgnOf2v9gSFdkXcLSlwFUMy2bWeE90jVrDpjjvCpwoe5LSWCt4C3sPdwM-egcgi5X_VD3-qV_qgmw5GLydlo41GD7FSX-0Dtxsul4g8/s640/prugne-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="330" data-original-width="640" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvqBX46Hh1ISMqIR_YQaAqrCW39SHOiX-gdhLYQgnOf2v9gSFdkXcLSlwFUMy2bWeE90jVrDpjjvCpwoe5LSWCt4C3sPdwM-egcgi5X_VD3-qV_qgmw5GLydlo41GD7FSX-0Dtxsul4g8/w640-h330/prugne-1.png" width="640" /></a></div><br /><h4 style="text-align: left;">Le proprietà benefiche.</h4> <p>Le susine sono ricche di vitamina A, che possiede un forte potere antiossidante ed è dunque molto utile per combattere l’invecchiamento e contro le malattie degenerative. </p><p><br /></p><p>La vitamina A ha inoltre effetti benefici su pelle, unghie e capelli. I frutti freschi sono molto indicati in caso di stanchezza fisica o mentale, dovuta al lavoro intellettuale. Hanno inoltre proprietà diuretiche, stimolanti per il sistema nervoso e decongestionanti per il fegato. </p><p><br /></p><p>Consumati allo stato secco, i frutti aiutano il lavoro dell’intestino. Le susine sono inoltre ricche di potassio, che è necessario reintegrare nel nostro organismo in particolare d’estate e in presenza di climi afosi, quando viene più facilmente espulso dal nostro organismo attraverso il sudore. </p><p><br /></p><p>Sono inoltre ricche di magnesio, calcio e fosforo, indicate dunque per anziani e bambini e per tutti coloro che soffrono di spossatezza all’arrivo dei primi caldi.</p> <h4 style="text-align: left;">Le varietà più importanti.</h4> <p><a href="http://lh3.ggpht.com/-_zKSk1U-jc0/UupDo9UB0vI/AAAAAAAABUQ/fKMQYATu904/s1600-h/prugne%25255B10%25255D.jpg"><img alt="prugne" border="0" height="258" src="http://lh4.ggpht.com/-HMFBGHRc1mE/UupDqWkoS-I/AAAAAAAABUY/b_W-PCC6S8Q/prugne_thumb%25255B6%25255D.jpg?imgmax=800" style="background-image: none; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; border-width: 0px; display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;" title="prugne" width="500" /></a><br /> <b>Agostana</b>: varietà di origine italiana con frutti piccoli e di colore rosso; la polpa è gialla e dal gusto gradevole, adatta per realizzare liquori e confetture.</p><p><br /> Anna Spath: frutti medio grandi con buccia dal rosso porpora al blu violetto e polpa giallo verdastra, soda e zuccherina, ma non molto succosa.</p><p><br /> <b>Bella di Lovanio</b>: frutti grandi, di forma ellissoidale e simmetrica; la loro buccia è di colore violaceo e la polpa è giallo-ambrata, non molto dolce.</p><p><br /> <b>Bianca di Milano</b>: frutti rotondi che si distinguono per la buccia verde chiaro e per la polpa gialla e zuccherina.</p><p><br /> <b>Burbank</b>: frutti grandi con buccia rosso scuro e polpa gialla.</p><p><br /> <b>California Blue</b>: frutti dal colore blu, tendente al violaceo, e dalla forma tondeggiante.</p><p><br /> <b>Florentia</b>: frutti sferici o cuoriformi, di colore giallo venato di rosso, con buccia acidula e polpa molto dolce e succosa.</p><p><br /> <b>Ozark Premier</b>: frutti di colore rosso, grossi e tondeggianti, con polpa gialla chiara; maturano alla fine di luglio.</p><p><br /> <b>Regina Claudia</b>: frutti di forma sferica e di colore verde, tendente al giallo a maturazione completa.</p><p><br /> <b>Rusticana</b>: frutti piccoli, di colore rosso o giallo, che vengono spesso chiamati rusticani.</p><p><br /> <b>Ruth Gastetter</b>: varietà che si riconosce per la buccia color viola scuro e per la polpa gialla e succosa.</p><p><br /> <b>Sangue di drago</b>: varietà di origine italiana, dalla buccia rosso-viola e dalla polpa gialla e molto dolce.</p><p><br /> <b>San Pietro</b>: è tra le prime varietà a maturare: la forma dei frutti è ovoidale e la buccia è di colore verde, tendente al giallo a maturazione completa.</p><p><br /> <b>Santa Rosa</b>: i frutti di questa varietà sono grandi e di forma sferica; la loro buccia si distingue per il colore rosso scuro, mentre la polpa è di colore giallo o leggermente rosata.</p><p><br /> <b>Shiro</b>: varietà detta anche Goccia d’Oro per l’aspetto dei suoi frutti, di colore giallo dorato; la maturazione avviene nel mese di luglio.</p><p><br /> <b>Stanley</b>: i frutti di questa varietà sono grossi e dalla forma ovoidale; il colore che li caratterizza è il viola scuro; maturano da agosto a settembre sono ottimi anche essiccati.</p><p><br /> <b>Sugar</b>: varietà dai frutti molto zuccherini ed adatti ad essere essiccati.</p><p><br /> <b>Verdacchia</b>: varietà molto antica e di origine italiana; la forma dei frutti è allungata e sia la buccia che la polpa sono di colore giallo-verdastro; i frutti sono succosi e dolci solo a maturazione avvenuta.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtnv3WuXtdr_ga4vxyaQ6RZhVb8svt9pwYofJ_75_7aWU0erf_aLywJA-K7u8cqMCJ5MAf2r6t_EaVGZGgAsUjolmrBiz418efRcE_SExu6fqMeUxAwGVwgBGqtSfv3ZpYTupZwcT_qk/s640/prugne-2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmtnv3WuXtdr_ga4vxyaQ6RZhVb8svt9pwYofJ_75_7aWU0erf_aLywJA-K7u8cqMCJ5MAf2r6t_EaVGZGgAsUjolmrBiz418efRcE_SExu6fqMeUxAwGVwgBGqtSfv3ZpYTupZwcT_qk/w640-h480/prugne-2.png" width="640" /></a></div><br /><p><br /></p>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-59098238864337995872021-03-11T16:38:00.007+01:002021-04-07T23:10:27.006+02:00In Giappone, il Ginepro è una delle piante più utilizzate nell’arte bonsai.<p align="left">In Giappone, il <strong>Ginepro</strong> è una delle piante più utilizzate nell’arte bonsai: i grandi maestri del sol lev.ante, gareggiano nelle prestigiose esposizioni nipponiche portando quasi esclusivamente formidabili esemplari di questa essenza. </p><p align="left"><br /></p><p align="left">Il Ginepro infatti, è un Bonsai che permette di creare forme ardite e particolari, sconosciute alle altre essenze. Inoltre, la resistenza alle avversità climatiche e di coltivazione, la rendono <strong>una pianta facile da mantenere</strong>, senza il timore dei “colpi di secco” estivi, o delle forti gelate invernali. </p><p align="left"><br /></p><p align="left">Come per tutte le conifere (Pini, Cedri, Abeti, ecc.) è buona norma collocare il Ginepro <strong>a cielo aperto</strong>, in modo che la rugiada notturna inumidisca la chioma; se l’ambiente invece è coperto, si dovranno effettuare delle nebulizzazioni con acqua sulla vegetazione. </p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiogpYWVgAuDEb6k5kJ99btiPrJUI7i-osVbzTq4RZmpYxd-_DjPh9GKZz2_-SpoYhus8cuScgb1MjTvEQXnGsHmkzSsHtIDRgUoFfz8X0wZtWY9MPaZMZzbqGW3n75jv9VryB9OXq7Dhs/s640/ginepro.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="453" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiogpYWVgAuDEb6k5kJ99btiPrJUI7i-osVbzTq4RZmpYxd-_DjPh9GKZz2_-SpoYhus8cuScgb1MjTvEQXnGsHmkzSsHtIDRgUoFfz8X0wZtWY9MPaZMZzbqGW3n75jv9VryB9OXq7Dhs/w452-h640/ginepro.png" width="452" /></a></div>
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</div>
<h3 style="text-align: left;"> Il Ginepro è una delle piante più utilizzate nell’arte bonsai.</h3><div><br /></div><p></p><p align="left">Un fattore importante, da tener presente per avere uno sviluppo sano e armonioso di questa pianta, e che <strong>l’ambiente sia luminoso e ben ventilato</strong>. </p><p align="left"><br /></p><h4 style="text-align: left;">Varietà di Ginepro.</h4><div><br /></div><p align="left">Vi sono diverse varietà di bonsai di Ginepro ma le più note sono sicuramente il bonsai Ginepro Rigida, Itoigawa, giapponese o Juniperus giapponese e il Juniperus Chinensis Itoigawa.</p><p align="left"><br /></p><p align="center"><strong>Juniperus sabina</strong> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRz0_vS5BK-yd6x_8WSWqyyA8jPwqdL65o-GqluMLY5Vy_O5FrsBGwhnhL811zrzAhKH2gvqmM4MnCJsb-De5YKraoqgyjj-1G_sBwZnDJ76Cy9eDSjlskNzUUkCPvMBk8NUg9aVPoKNc/s640/Ginepro-Juniperus+sabina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="632" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRz0_vS5BK-yd6x_8WSWqyyA8jPwqdL65o-GqluMLY5Vy_O5FrsBGwhnhL811zrzAhKH2gvqmM4MnCJsb-De5YKraoqgyjj-1G_sBwZnDJ76Cy9eDSjlskNzUUkCPvMBk8NUg9aVPoKNc/w632-h640/Ginepro-Juniperus+sabina.png" width="632" /></a></div> <p align="center">Artist: Walter Pall<br />Sabina Juniper (Juniperus sabina)<br />75 cm high<br />Pot by Bryan Albright</p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9WBgR78ev-T3GYKrMlRlN8r50gRByhbVzsXFKlrtfIyPKk6L6R30HwnQhiPs-SZ7Hi3xIu9VkC8-1BvjOBf5z8YkfgmTS-_kctqk6REaFb1GqGREAHw5EN7MbsKBzTT7V9HsUU3J8qew/s640/Ginepro-Juniperus+prostata.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9WBgR78ev-T3GYKrMlRlN8r50gRByhbVzsXFKlrtfIyPKk6L6R30HwnQhiPs-SZ7Hi3xIu9VkC8-1BvjOBf5z8YkfgmTS-_kctqk6REaFb1GqGREAHw5EN7MbsKBzTT7V9HsUU3J8qew/w640-h480/Ginepro-Juniperus+prostata.png" width="640" /></a></div> <p align="center">Artist: Enrico Savini <br />Juniper (Juniperus sabina)<br />Height: 55 cm<br />Pot: Czech Republic</p> <p align="center"><strong>Juniperus prostrata</strong> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmZq81hmVYtWN10YfqN_dUgpK_JEc3fG2FZ7yNORLrtAI9YsPiyRtgScbuaaiHYZzjCi82ki2eqvRctKSu0GXiFLLhKKWIlCRjkWe662sgxWs3zsM0TiBGIntAvxgrJIQeJghF593Rdf8/s593/Ginepro-Prostata-Juniper.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="593" height="564" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmZq81hmVYtWN10YfqN_dUgpK_JEc3fG2FZ7yNORLrtAI9YsPiyRtgScbuaaiHYZzjCi82ki2eqvRctKSu0GXiFLLhKKWIlCRjkWe662sgxWs3zsM0TiBGIntAvxgrJIQeJghF593Rdf8/w640-h564/Ginepro-Prostata-Juniper.png" width="640" /></a></div> <p align="center">Artist: Kathleen Ebey<br />Prostrata Juniper (Juniperus prostrata)</p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpR8chsrgLSHU0Jb4cluXmh3Q-ZKNM5kwPaZybGj_C-VyYAtp8uvAYuwkqmO4gy3PP-JisnNLQSO9Wk3X6m1X2YSAcbzODXd4l9RTALt0DuQ_LwYEN5WprHY9vxjIfccoOYGJq1Y6iVbw/s640/Ginepro-Juniperus+rigida.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="511" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpR8chsrgLSHU0Jb4cluXmh3Q-ZKNM5kwPaZybGj_C-VyYAtp8uvAYuwkqmO4gy3PP-JisnNLQSO9Wk3X6m1X2YSAcbzODXd4l9RTALt0DuQ_LwYEN5WprHY9vxjIfccoOYGJq1Y6iVbw/w512-h640/Ginepro-Juniperus+rigida.png" width="512" /></a></div> <p align="center">Artist: Kathleen Ebey<br />Prostrata Juniper (Juniperus prostrata)</p> <p align="center"><strong>Juniperus rigida</strong> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxzgWchZCb3-VsNi2PSibob4s-KAE6LFwhDmxbSXEvgfUCaku576MOf8Z2SIQbtOoJzwDFxPc_9s0zDslu6nIF8g05si363IJnEkU8hpJAp7wYgp0APkRFxKYBIgMYm6Yj9WmWKVClmME/s640/Ginepro-Needle-Juniper.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="541" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxzgWchZCb3-VsNi2PSibob4s-KAE6LFwhDmxbSXEvgfUCaku576MOf8Z2SIQbtOoJzwDFxPc_9s0zDslu6nIF8g05si363IJnEkU8hpJAp7wYgp0APkRFxKYBIgMYm6Yj9WmWKVClmME/w540-h640/Ginepro-Needle-Juniper.png" width="540" /></a></div> <p align="center">Artist: Matteo Caldiero <br />Needle Juniper (Juniperus rigida)</p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQz_S9PgubX_5HIdY9suTCYC4ATkLUcqImrFs9x_oVUk0Hs7htxeBNN-fUU7mXfYmGPFQ6Z_XBx9Yr6Ay3hKbF8Wajmp3bofUVOVuHe4cICRUeyuoMw4JE_64ph4d1HXtYc5qjDfKPoQk/s534/Ginepro-Misc-Juniper-Species.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="478" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQz_S9PgubX_5HIdY9suTCYC4ATkLUcqImrFs9x_oVUk0Hs7htxeBNN-fUU7mXfYmGPFQ6Z_XBx9Yr6Ay3hKbF8Wajmp3bofUVOVuHe4cICRUeyuoMw4JE_64ph4d1HXtYc5qjDfKPoQk/w572-h640/Ginepro-Misc-Juniper-Species.png" width="572" /></a></div> <p align="center">Artist: Enrico Savini<br />Needle Juniper (Juniperus rigida) <br />Height: 43 cm, 16.92 inches <br />Pot: Antique Chinese </p> <p align="center"><strong>Misc Juniper Species</strong> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ61WIi0j3Rz941CnOHYojfOsXGs2AYYQ6CMpANSUyqehvvPXcSRQcjGDMM-aG8vU8XInlE0AQT9ifBWzg0xRQVOSMUXLUP9JZBmGlIVQwoVacR8DuksPbq0jILYnyccqVWGPeQQDMfyo/s640/ginepro-barton.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="449" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ61WIi0j3Rz941CnOHYojfOsXGs2AYYQ6CMpANSUyqehvvPXcSRQcjGDMM-aG8vU8XInlE0AQT9ifBWzg0xRQVOSMUXLUP9JZBmGlIVQwoVacR8DuksPbq0jILYnyccqVWGPeQQDMfyo/w448-h640/ginepro-barton.png" width="448" /></a></div> <p align="center">Artist: Dan Barton<br />“Meyers” juniper (fondly known as the ‘Corkscrew’) originally styled at the IBC ’91 Convention in Birmingham. The tree was so brutalized by Dan during his demo that even John Naka thought it wasn’t going to survive and Craig Coussins whistled the funeral march when Dan packed it away to take home. Now in the collection of Peter Chan. The Meyers juniper is planted in a Korean pot and is about 48” tall.</p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7-1_54VOteD17t7Xfkckk-QgOX_2c9u0ShpPz8dzWykEtgGDwCB8dTTkwZXwnA9oDDSn5EoyLZps95r0-Ht7raE-0tw4EUrfSQ37Y7uv-_W_mJo3BsxoAN2cZ_8KRkvTRlA4VohMuLps/s640/ginepro-Field+Juniper.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="434" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7-1_54VOteD17t7Xfkckk-QgOX_2c9u0ShpPz8dzWykEtgGDwCB8dTTkwZXwnA9oDDSn5EoyLZps95r0-Ht7raE-0tw4EUrfSQ37Y7uv-_W_mJo3BsxoAN2cZ_8KRkvTRlA4VohMuLps/w434-h640/ginepro-Field+Juniper.png" width="434" /></a></div> <p align="center">Artist: Nick Lenz<br />Field Juniper</p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEG9wEUbbQRsHlpN7xqRRBwYmvVNcF0v7H8fNIAxzOOoSE8vX5dJWEpNq0-H9Y08AoGYFMKDRy1DI_c3HC8iHOpz0PRwFrvXlBgzrinrzb7QtWdcFL50FnDl-rK9HjCU3onqStvc3et3w/s640/ginepro-Field+Juniper+on+antelope+skull.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="435" data-original-width="640" height="436" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEG9wEUbbQRsHlpN7xqRRBwYmvVNcF0v7H8fNIAxzOOoSE8vX5dJWEpNq0-H9Y08AoGYFMKDRy1DI_c3HC8iHOpz0PRwFrvXlBgzrinrzb7QtWdcFL50FnDl-rK9HjCU3onqStvc3et3w/w640-h436/ginepro-Field+Juniper+on+antelope+skull.png" width="640" /></a></div> <p align="center">Artist: Nick Lenz<br />Field Juniper on antelope skull</p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTGBqZWpeimtv9j52AXb1RQ1eivtwQL_5Khy1YIoocInxVKM0CZYcLvW9wLQWsBEcUhQtethrzlIUeRgSGL0v3chxeL0P0P_EZ92h4lCnBo98rRHnshead2frdeR6BeMmqw8Apa9ozXpM/s640/ginepro-Juniperus+phoenicia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="504" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTGBqZWpeimtv9j52AXb1RQ1eivtwQL_5Khy1YIoocInxVKM0CZYcLvW9wLQWsBEcUhQtethrzlIUeRgSGL0v3chxeL0P0P_EZ92h4lCnBo98rRHnshead2frdeR6BeMmqw8Apa9ozXpM/w504-h640/ginepro-Juniperus+phoenicia.png" width="504" /></a></div> <p align="center">Artist: Antoni Payeras <br />Juniperus phoenicia (Juniperus phoenicia 'thurbinatta') </p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTFcV45A1LOsvy1rwa6OGUO-Uc4__yWukCOFzLhpmbQLxw_-hnOYzxHF5A6alusZpWvA0HyTusIVSeQ8yQhlCr-_zf2zWXnNHiFrad6J2bhzV6YCPT9qW6N2wuKE23C_NcyPO2LVORdfE/s640/ginepro-junipers-sp.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="473" data-original-width="640" height="472" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTFcV45A1LOsvy1rwa6OGUO-Uc4__yWukCOFzLhpmbQLxw_-hnOYzxHF5A6alusZpWvA0HyTusIVSeQ8yQhlCr-_zf2zWXnNHiFrad6J2bhzV6YCPT9qW6N2wuKE23C_NcyPO2LVORdfE/w640-h472/ginepro-junipers-sp.png" width="640" /></a></div> <p align="center">Artist: Lindsay Bebb<br />Juniper sp.</p> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtPVXrB4gIDDwJi7r4dqbZ5n9ap-B0jjPY5svbP7dFXXH0rswCv4aIz7cl5Cr88aerHbqZF2UkHdXDMctEf2b994yOKufDjht1_Mz-I-Koy1i76R8IUCQ_o0gpwTTnhRnZPBZ0J72Ycos/s640/Ginepro-Juniper+sp.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="462" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtPVXrB4gIDDwJi7r4dqbZ5n9ap-B0jjPY5svbP7dFXXH0rswCv4aIz7cl5Cr88aerHbqZF2UkHdXDMctEf2b994yOKufDjht1_Mz-I-Koy1i76R8IUCQ_o0gpwTTnhRnZPBZ0J72Ycos/w462-h640/Ginepro-Juniper+sp.png" width="462" /></a></div> <p align="center">Artist: Lindsay Bebb<br />Juniper sp.</p> <p align="right"><em><font size="1">fonte: <a href="http://lapaginaverdedelbonsai.blogspot.com/" target="_blank">The Ancient Art of Bonsai</a></font></em></p> <p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-82882139248964409912021-02-02T18:31:00.006+01:002021-04-08T23:41:20.776+02:00Tra i vini pregiati italiani degno di nota è l'Amarone della Valpolicella.<p>La <b>Valpolicella </b>è una valle meravigliosa che si estende nella provincia di <b>Verona</b>. </p><p><br /></p><p>E' una distesa immensa di verdi colline ricoperte da vitigni di alta qualità. </p><p><br /></p><p>Dei vini pregiati italiani doc l'<b>Amarone della Valpolicella</b> è un vanto dell'agricoltura della regione <b>Veneto</b>. </p><p><br /></p><p>Un vino apprezzato nel mondo a cui viene riconosciuto tutto il valore che merita.</p> <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtOSgpjxhNqD_-1FzbC52x85WT9MJMEHVEZEamG8J5q8W6PjJDzP1PjQswhuu58_B5jT4Xwg-HXvyHN9k-sRIgEAYzGlCZPNRV-NvXPHw8AKFE5gNxtoESXJa2u2BohTBOp8WOCzZcCn0/s640/amarone-valpolicella.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="330" data-original-width="640" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtOSgpjxhNqD_-1FzbC52x85WT9MJMEHVEZEamG8J5q8W6PjJDzP1PjQswhuu58_B5jT4Xwg-HXvyHN9k-sRIgEAYzGlCZPNRV-NvXPHw8AKFE5gNxtoESXJa2u2BohTBOp8WOCzZcCn0/w640-h330/amarone-valpolicella.png" width="640" /></a></div><a href="http://lh4.ggpht.com/-cyMKbhjuUkg/Ut6u401SKXI/AAAAAAAABTA/IB96-ZCOGSg/s1600-h/valpolicella_new-default%25255B5%25255D.jpg"><br /></a><p></p>
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<h3 style="text-align: left;">I produttori di vino hanno un ruolo primario nell'economia di un paese.</h3><p>Il vino è il risultato del lavoro dell'uomo che sa utilizzare al meglio un prezioso dono della natura: la<strong> vite</strong>. Dietro ad ogni bottiglia di vino c'è fatica ed esperienza. </p><p><br /></p><p>La prima bottiglia di questo vino risale a più di cinquant'anni fa. </p><p><br /></p><p>La produzione ancora oggi è limitata, la lavorazione ha mantenuto uno stile artigianale e questo gli conferisce il carattere di ricercatezza. I buoni intenditori segnalano nei primi posti, tra i vini pregiati italiani, proprio l'amarone della valpolicella.</p><p><br /></p><h4><strong>Varietà uva.</strong></h4><div><strong><br /></strong></div><p>L'Amarone della Valvolpicella è il prodotto di tre vitigni diversi: la Corvina veronese, la Molinara e la Rondinella. </p><p><br /></p><p>I terreni su cui cresconoi vigneti sono di orgine calcarea e sono situati nelle località di Val di Mezzane, Illasi e Cazzano di Tramigna.</p><p><br /></p><h4><strong>Epoca vendemmia/vinificazione.</strong></h4><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTppdY-M8o8migzeSP5rS5_56_D__kuBOyxR2SxJOTYvMY8kUrEAwkG5cqAVrhKwoUr_SB9wLoLBmdqy2x3i596a6p1IR53jI8k12pI6YpjAAFbuMMlef9uzGJENPvE1EpsyLc4zU_jQ/s700/amarone-valpolicella1.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="458" data-original-width="700" height="418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTppdY-M8o8migzeSP5rS5_56_D__kuBOyxR2SxJOTYvMY8kUrEAwkG5cqAVrhKwoUr_SB9wLoLBmdqy2x3i596a6p1IR53jI8k12pI6YpjAAFbuMMlef9uzGJENPvE1EpsyLc4zU_jQ/w640-h418/amarone-valpolicella1.png" width="640" /></a></div><p><br /></p><p style="text-align: left;"><span style="font-weight: normal;">La vendemmia viene effettuata i primi 10 giorni di ottobre, quando l'uva è al punto di maturazione ottimale.</span></p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><strong>Note sensoriali.</strong></h4><p><strong><br /></strong></p><p>L'amarone di Valvolpicella ha un colore rosso rubino intenso, il profumo è gradevolmente speziato e ricorda il gusto del ribes. </p><p><br /></p><p>E' un vino secco dal sapore corposo, asciutto ed aromatico allo stesso tempo, con un ottimo retrogusto amaro. </p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><strong>Abbinamenti.</strong></h4><p><strong><br /></strong></p><p>Consigliato per accompagnare carni rosse, selvaggina e tutti i formaggi stagionati. Ottimo da gustare anche fuori pasto. </p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><strong>Temperatura di servizio.</strong></h4><p><strong><br /></strong></p><p>Va servito preferibilmente ad una temperatura di 17/18 gradi. </p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><strong>Lo sapevi che...</strong></h4><p><strong><br /></strong></p><p>In passato nelle colline veronesi si produceva il <strong>Recioto</strong>, un prodotto enologico che attraverso varie trasformazioni ci ha regalato la versione, appunto, dell'Amarone di Valpolicella. </p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><strong>La qualità e il sapore sono elementi imprescindibili.</strong></h4><p><strong><br /></strong></p><p>Un buon bicchiere di vino bevuto durante i pasti non può che avere effetti benefici sulla nostra salute. L'importante è che si consumi con parsimonia, quindi nella giusta misura. </p><p><br /></p><p>E' chiaro che tutto è riferito ad un prodotto non solo buono ma anche di qualità. </p><p><br /></p><p>I vini pregiati italiani come l'amarone della valpolicella sono prodotti sempre con l'uva migliore, scelta e selezionata con cura al momento della raccolta.</p> <p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-38309992236140383952021-01-27T14:08:00.016+01:002021-04-09T21:20:10.992+02:00Il ribes sia rosso che nero ha delle proprietà favolose per il nostro organismo.<p>Il <strong>Ribes </strong>è<strong> </strong>un arbusto perenne alto 1-2 m, deciduo, inerme, con foglie semplici, palmate con 3-5 lobi, glabre superiormente, pubescenti sulla pagina inferiore, con peduncolo piuttosto sviluppato, senza stipole.</p><p><br /></p> <p>I fiori, generalmente autofertili, sono formati da 5 sepali, glabri, verdognoli o brunastri, spesso punteggiati di rosso, uguali in larghezza ai petali ma lunghi il doppio.</p><p><br /></p> <p>I frutti sono bacche traslucide, <strong>di colore variabile dal rosso al rosa e dal giallo al biancastro</strong>, di forma sferica (con diametro inferiore al centimetro), a polpa dolce-acidula caratteristica, acquosa, con numerosi semi piccollissimi.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs2ruMNN8s_8-7XV0lNmC7554BF9RDSsIoCkpCznBCe3Hr1WCkJ8EzGsbY3WT40cyvbUpj-vLRQAR4x9WbGb29Icrie0aEblyxYmDqLVI4OlCOv6mxrSmnSlHBQXVoNyLRDvtDcu_NB_M/s640/Ribes_alpinum.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="640" height="624" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs2ruMNN8s_8-7XV0lNmC7554BF9RDSsIoCkpCznBCe3Hr1WCkJ8EzGsbY3WT40cyvbUpj-vLRQAR4x9WbGb29Icrie0aEblyxYmDqLVI4OlCOv6mxrSmnSlHBQXVoNyLRDvtDcu_NB_M/w640-h624/Ribes_alpinum.png" width="640" /></a></div><p><br /></p>
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<div id="mbtTOC2"></div>
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<h3 style="text-align: left;">Il ribes ha delle proprietà favolose per il nostro organismo.</h3><div style="text-align: left;"><br /></div><p style="text-align: left;">Alle foglie di ribes sono ascritte proprità antinfiammatorie, diuretiche e sudorifere. Ai frutti, invece, sono attribuite proprietà spasmolitiche ed ipotensive, unitamente a prorpietà antimicrobiche.</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">Il ribes, oltre che in campo fitoterapico, è apprezzato anche in ambito alimentare. Infatti, le bacche sono impiegate in gastronomia, dall'industria dolciaria e dei liquori.</p><p style="text-align: left;"><br /></p><h4 style="text-align: left;">Maturazione delle bacche.</h4><div><br /></div><p>La maturazione delle bacche delle singole infiorescenze è contemporanea, ma il loro diametro generalmente decresce da quelle basali a quelle apicali.</p><p><br /></p> <p>I grappolini possono essere compatti o più o meno radi e allungati a seconda della cultivar, fino a superare i 20 cm di lunghezza. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7VuEf8VD8RME_Ihy1nB3vL7lwlIR0IVcaL8hXW5jLisVWyvX3Gqjqc2jORLSKONl8U93y9vylOFTbqQrvhB-src6i8eZwijukgcwvn0idaxpJMNl6721acDeItIsxgbmhsrb2wL8G_TU/s639/Ribes-rosso.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="581" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7VuEf8VD8RME_Ihy1nB3vL7lwlIR0IVcaL8hXW5jLisVWyvX3Gqjqc2jORLSKONl8U93y9vylOFTbqQrvhB-src6i8eZwijukgcwvn0idaxpJMNl6721acDeItIsxgbmhsrb2wL8G_TU/w582-h640/Ribes-rosso.png" width="582" /></a></div> <p><br /></p><h3 style="text-align: left;">Il Ribes rosso.</h3><div><br /></div><p style="text-align: left;">Il Ribes rosso gode di azione diuretica, rinfrescante e lassativa blanda.</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">Conviene, secondo la tradizione popolare, ai sofferenti di reumatismo, artritismo, gotta, dispepsia e insufficienza epatica, il succo entra in gargarismi per le infiammazioni del cavo orale.</p><p style="text-align: left;">I frutti si utilizzano al naturale, sotto forma di succo, gelatina, sorbetti, sciroppo, marmellate, confetture, piatti a base di riso, salse per carne e pesce, vini aromatici, bevande fermentate, liquori e per guarnire piatti dolci e salati.</p><p style="text-align: left;"><br /></p><h4 style="text-align: left;"><strong> Varietà.</strong></h4><p style="text-align: left;"><strong><br /></strong></p><p></p><p>Le cultivar disponibili sono numerose, tutte di provenienza straniera, ma che si adattano bene alle nostre condizioni. Tra le molte, ricordiamo: Junnifer (francese, vigorosa, produttiva sensibile alle gelate tardive); Perfection (olandese, molto produttiva); Cocagne (francese, molto resistente al freddo, con grappoli persistenti e facili da raccogliere a mano); Red Lake (americana, molto produttiva e di media vigoria, adatta al consumo diretto); Stanza (olandese, con grappoli lunghi, frutti di colore rosso cupo e di ottima qualità); Rondom (olandese, rustica, con grappoli molto compatti, di facile raccolta perché provvisti di lungo peduncolo, adatta all’industria di trasformazione); Rovada (olandese, adatta per il consumo diretto e per l’industria, con grappoli lunghi e facili da raccogliere, bacche grosse, brillanti e di ottima qualità); Versailles (con grappoli lunghi, bacche di colore giallo e sapore delicato). </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5z8RHpy8tRNnmjBGzhGr50kLyLS_YHlxK2TNevYLVyri3MI4b04AgG_jcrj0Vh5oqGjb2zYU28PPalXvd2o56CG9L_wb8yinx2Otr_MJsfPjMYNV_Gs9xjDd8nIiIbyz654YwIy_BWq4/s637/Ribes-pianta.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="520" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5z8RHpy8tRNnmjBGzhGr50kLyLS_YHlxK2TNevYLVyri3MI4b04AgG_jcrj0Vh5oqGjb2zYU28PPalXvd2o56CG9L_wb8yinx2Otr_MJsfPjMYNV_Gs9xjDd8nIiIbyz654YwIy_BWq4/w522-h640/Ribes-pianta.png" width="522" /></a></div><p><br /></p><h4 style="text-align: left;"><strong> Tecniche colturali.</strong></h4><div><strong><br /></strong></div><p></p><p>Si adatta a tutti i terreni purché non vi sia un eccesso di ristagno idrico. La concimazione di fondo può essere effettuata con letame. La propagazione viene fatta per talea di ceppaia, rincalzando le piante madri accestite nell’autunno e prelevando nella primavera i fusti radicati. Il trapianto viene effettuato a macchina su file distanti 2,5-3 m tra le file e 1,5-1,8 m sulla fila. La coltura necessita di un controllo sommario delle malerbe attraverso due o tre sarchiature dell’interfila che mantengano le infestanti sotto l’orizzonte di raccolta che in genere è piuttosto alto. Salvo particolari condizioni non necessita di interventi irrigui.</p><p><br /></p> <p>Entrano in piena produzione al quarto-quinto anno e si mantengono in produzione economicamente valida per dieci-dodici anni, raggiungendo produzioni di 70-100 quintali ad ettaro.</p><p><br /></p> <p>Tenendo presente che il ribes fruttifica prevalentemente sui rami di un anno e poco su quelli corti e inseriti su legno vecchio, l'operazione di potatura deve essere rivolta ad assicurare il rinnovo delle vegetazione.</p><p><br /></p> <p>Concimazione di produzione: in autunno nell’interfila, interrare con una leggera fresatura letame bovino maturo (max 15 ql/1000 mq) e fosforo (perfosfato semplice in terreni alcalini, scorie Thomas in terreni acidi). In pre o post-raccolta potassio da solfato ed in particolare nei suoli acidi calce magnesiaca.</p><p><br /></p> <p>Dove viene effettuata la letamazione non occorre un apporto primaverile di azoto. Il calcio favorisce una maggior consistenza dei frutti, il potassio la colorazione. Il ribes rosso e bianco é autofertile e non necessita di impollinazione incrociata, ma si avvantaggia dell’impollinazione da parte delle api, dei bombi e di altri insetti pronubi. </p><p><br /></p> <h4 style="text-align: left;"><strong>Produzioni.</strong></h4> <p>Periodo di raccolta: giugno-settembre per il ribes rosso e nero. Produzione media 150 q.li/ha.</p><p><br /></p> <p>La raccolta è piuttosto rapida, poiché i grappoli vengono disarticolati alla base del peduncolo (resa: 10-20 kg/ora/uomo). La maturazione dura anche 3 settimane, quindi la raccolta viene eseguita in 2 –3 riprese, in quanto i frutti si mantengono a lungo sulla pianta a maturazione raggiunta.</p><p><br /></p> <h4 style="text-align: left;"><strong>Avversità.</strong></h4><p><strong><br /></strong></p> <p>Le avversità climatiche che assumono un particolare rilievo sono le gelate tardive, la ventosità eccessiva durante la fioritura e la carenza idrica in estate.</p><p><br /></p> <p>Le micosi che rivestono un certo interesse sono l'Oidio, la Muffa grigia e l'Antracnosi.</p><p><br /></p> <p>I parassiti animali di maggior interesse sono gli afidi, le cocciniglie, la sesia e l'acaro giallo. </p><p><br /></p> <h3 style="text-align: left;"><strong>Il Ribes nero.</strong></h3><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLhmqCmjhubrg4a3VvhVwDpFdj33NTHMI8NalzmlsyaBe1UhRdf2gNxb5ai987WRTA0vbVq7-BhC-YLZgiEAdrEWNlp7gWGv1pMDXdpp8ZexhJxUlJe2mPneojYeCrRd-0WG5aSpVOMFI/s640/ribes-nero-1200-900.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLhmqCmjhubrg4a3VvhVwDpFdj33NTHMI8NalzmlsyaBe1UhRdf2gNxb5ai987WRTA0vbVq7-BhC-YLZgiEAdrEWNlp7gWGv1pMDXdpp8ZexhJxUlJe2mPneojYeCrRd-0WG5aSpVOMFI/w640-h480/ribes-nero-1200-900.png" width="640" /></a></div><br /><strong><br /></strong></div> <p>Il Ribes nero o cassis (<em>Ribes nigrum L.</em>) appartiene alla Famiglia delle Sassifragaceae, genere Ribes, specie nigrum.</p><p><br /></p> <p>E' un arbusto originario delle zone montuose dell’Eurasia, alto fino a 2 metri con fogliame deciduo e fusti ramosi.</p><p><br /></p> <p>La corteccia è liscia, da chiara a rossastra nei fusti giovani, mentre diviene scura nei fusti vecchi.</p><p><br /></p> <p>Le foglie sono grandi, piane, picciolate, con tre - cinque lobi, apice acuto e margine dentato. La pagina inferiore, coperta da un leggero tomento, è ricca di ghiandole giallastre dalle quali emana un caratteristico odore. I fiori appaiono in primavera, raccolti in racemi pendenti, sono pentameri, di colore verde-biancastro, poco appariscenti.</p><p><br /></p> <p>I frutti, delle bacche nere globose ricche di semi con all’apice le vestigia del fiore, compaiono in agosto-settembre.</p><p><br /></p> <p>Si differenzia molto dal ribes rosso per il colore, l’aroma e sapore e destinazione dei frutti. Le bacche, infatti, sono di colore viola scuro, riunite in grappoli spargoli e brevi, caratterizzate da un sapore ed aroma «volpino», che non le rende adatte al consumo diretto.</p><p><br /></p> <p>La loro destinazione è rivolta pertanto solo all’industria di trasformazione. Le foglie, le gemme ed i frutti sono intensamente profumati per la presenza di ghiandole contenenti oli essenziali. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCppXSbWEEWzZqM6HXOSwCuTz24atAVOLt-tfgLGc2hHaI1MN8P6cKUqLz-WuIvnN_qi1Syw3KZuOFDj4NDsxod91gGxm7Jq9sb6KWKjUVs-i52PjTQChHvBx1Bu4A3lih7L_QaqA-yNA/s640/Ribes-nero.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCppXSbWEEWzZqM6HXOSwCuTz24atAVOLt-tfgLGc2hHaI1MN8P6cKUqLz-WuIvnN_qi1Syw3KZuOFDj4NDsxod91gGxm7Jq9sb6KWKjUVs-i52PjTQChHvBx1Bu4A3lih7L_QaqA-yNA/w640-h480/Ribes-nero.png" width="640" /></a></div> <p> </p> <h4 style="text-align: left;"><strong>Varietà. </strong></h4><div><strong><br /></strong></div> <p>Le cultivar disponibili sono numerose, tutte di provenienza straniera, ma che si adattano bene alle nostre condizioni.</p><p><br /></p> <p>Ribes nero: Climax, Gigante di Boskoop, Burga, Noir de Bourgogne, Tenah, Black Reward e Black Down (le due Black sono autofertili); Tifon, Troll e Andega (di più recente introduzione, autofertili e resistenti all’oidio).</p><p><br /></p> <p>Ibridi ribes nero x uva spina (caratterizzati da taglia media ed assenza di spine, i frutti hanno un sapore migliore rispetto al ribes nero): Josta (olandese, molto vigorosa, con bacche violacee, di media grossezza); Jostine (molto vigorosa e produttiva); Jogranda (meno vigorosa, con grosse bacche attraenti). </p><p><br /></p> <p><strong>Tecniche colturali</strong> .</p> <p>Si adatta a tutti i terreni purché non vi sia un eccesso di ristagno idrico. La concimazione di fondo può essere effettuata con letame. La propagazione viene fatta per talea di ceppaia, rincalzando le piante madri accestite nell’autunno e prelevando nella primavera i fusti radicati. Il trapianto viene effettuato a macchina su file distanti 2,5-3 m tra le file e 1,5-1,8 m sulla fila. La coltura necessita di un controllo sommario delle malerbe attraverso due o tre sarchiature dell’interfila che mantengano le infestanti sotto l’orizzonte di raccolta che in genere è piuttosto alto. Salvo particolari condizioni non necessita di interventi irrigui. </p><p><br /></p><p>Tenendo presente che il ribes fruttifica prevalentemente sui rami di un anno e poco su quelli corti e inseriti su legno vecchio, l'operazione di potatura deve essere rivolta ad assicurare il rinnovo delle vegetazione. </p><p><br /></p><p><strong>Produzioni.</strong> </p><p><strong><br /></strong></p><p>Periodo di raccolta: giugno-settembre per il ribes rosso e nero; giugno-agosto per l’uva spina.</p><p><br /></p> <p>La raccolta è piuttosto rapida, poiché i grappoli vengono disarticolati alla base del peduncolo (resa: 10-20 kg/ora/uomo). La maturazione dura anche 3 settimane, quindi la raccolta viene eseguita in 2 –3 riprese, in quanto i frutti si mantengono a lungo sulla pianta a maturazione raggiunta.</p><p><br /></p> <p>I frutti del ribes nero vengono destinati esclusivamente all’industria di trasformazione.</p><p><br /></p> <p>Il Ribes nero gode di azione rinfrescante, diuretico-depurativa, rinforza le difese naturali dell’organismo e protegge la parete vascolare come tutti i frutti spontanei ricchi di vitamine. </p><p><br /></p> <p><strong>Avversità.</strong></p><p><strong><br /></strong></p> <p>Le avversità climatiche che assumono un particolare rilievo sono le gelate tardive, la ventosità eccessiva durante la fioritura e la carenza idrica in estate.</p><p><br /></p> <p>Le micosi che rivestono un certo interesse sono l'Oidio, la Muffa grigia e l'Antracnosi.</p><p><br /></p> <p>I parassiti animali di maggior interesse sono gli afidi, le cocciniglie, la sesia e l'acaro giallo. </p><p><br /></p> <h3 style="text-align: left;"><strong>Ricette con Ribes.</strong></h3><p style="text-align: left;"><strong><br /></strong></p> <p><a name="6037733467099402389"></a> </p><h4 style="text-align: left;"><a href="http://ilmondodeidolci.blogspot.com.ar/2014/01/budino-di-gianduia-con-ribes-rosso.html">Budino di gianduia con ribes rosso.</a></h4><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv7IetZZI9neoTJzbAKzHHZPQ_SrswZCt62qGLrH6UviJ8Vyto2tmNNA5CVWxk_XZiB4l7ok9hXX3M6mIUUHCZ47yXLKZZvDU4pq9pJuisyS4lfDb1MTyHc6bR0QN2HTzQCu2CNcKyzx0/s640/Ribes-Budino+di+gianduia+con+ribes+rosso.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="518" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv7IetZZI9neoTJzbAKzHHZPQ_SrswZCt62qGLrH6UviJ8Vyto2tmNNA5CVWxk_XZiB4l7ok9hXX3M6mIUUHCZ47yXLKZZvDU4pq9pJuisyS4lfDb1MTyHc6bR0QN2HTzQCu2CNcKyzx0/w518-h640/Ribes-Budino+di+gianduia+con+ribes+rosso.png" width="518" /></a></div><br /><div><br /></div> <p><a name="6666242706435852727"></a> </p><h4 style="text-align: left;"><a href="http://ilmondodeidolci.blogspot.com.ar/2013/12/alberelli-di-pandoro-con-crema.html">Alberelli di pandoro con crema pasticcera e ribes.</a></h4><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjez28C1TE5sSUsQKvE_ntOyTJ3K84e5y3D3ruK-oc88Z6MkeRp4H4CPb5x6qeMvmFn0EOFuFFcPE2GFfaI2pbaRSJAb5xNIX_zbhWUGCmGH3xc-cBbPRnKTrY8OFHJsIB-63p4eoz4M64/s640/Ribes-Alberelli+di+pandoro+con+crema+pasticcera+e+ribes.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="448" data-original-width="640" height="448" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjez28C1TE5sSUsQKvE_ntOyTJ3K84e5y3D3ruK-oc88Z6MkeRp4H4CPb5x6qeMvmFn0EOFuFFcPE2GFfaI2pbaRSJAb5xNIX_zbhWUGCmGH3xc-cBbPRnKTrY8OFHJsIB-63p4eoz4M64/w640-h448/Ribes-Alberelli+di+pandoro+con+crema+pasticcera+e+ribes.png" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div> <h4 style="text-align: left;"><a href="http://ilmondodeidolci.blogspot.com.ar/2012/09/crostata-di-ribes-rossi.html">Crostata di ribes rossi.</a></h4><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqaX-ZFO5GzPm27y0xAv0yZgrGwFY6UvTsWUPwZyQgoAXZntrCXYuTvnL-UWkTH2piIG-K0eLZUYlAAbrEhtrXohrXGlGcz6gbTjIzUbq5EMeuqkIFmXAWHR9tAXFtZgNOoPEJiofqsqA/s640/Ribes-crostata+di+ribes+rossi.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="461" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqaX-ZFO5GzPm27y0xAv0yZgrGwFY6UvTsWUPwZyQgoAXZntrCXYuTvnL-UWkTH2piIG-K0eLZUYlAAbrEhtrXohrXGlGcz6gbTjIzUbq5EMeuqkIFmXAWHR9tAXFtZgNOoPEJiofqsqA/w460-h640/Ribes-crostata+di+ribes+rossi.png" width="460" /></a></div><br /><div><br /></div> <p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-91101309607191401022020-12-12T13:51:00.002+01:002021-04-10T16:33:13.216+02:005 straordinarie proprietà curative del miele, un vero e proprio farmaco.Il miele è stato considerato nei secoli come un vero e proprio farmaco, da utilizzare in diverse occasioni per la prevenzione e la cura di piccoli disturbi di salute, quando ancora i medicinali a cui siamo attualmente abituati non esistevano.<br />
<br />
La scienza negli ultimi anni ha deciso di trovare conferme alla sua efficacia.<br />
<br />
Chi per ragioni etiche non lo consuma, può sostituirlo con il malto, di consistenza e di sapore piuttosto simile, negli usi di cucina e come dolcificante. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGcd5EB90qOZS5qSwhbtoAGxmojKmbp3ynatJuKWn_e8gC2gdJoCPoMciHLzRvrFnJxvwbPTFqkc_B7cn5VrWmYBmIn7wm3KlBvBI9Kd4MmKEx8PFXLevzHHczVCRJbZC3Bf-g6xkBfQA/s640/miele.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="421" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGcd5EB90qOZS5qSwhbtoAGxmojKmbp3ynatJuKWn_e8gC2gdJoCPoMciHLzRvrFnJxvwbPTFqkc_B7cn5VrWmYBmIn7wm3KlBvBI9Kd4MmKEx8PFXLevzHHczVCRJbZC3Bf-g6xkBfQA/w420-h640/miele.png" width="420" /></a></div><br /><div>
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<h3 style="text-align: left;">5 straordinarie proprietà curative del miele.</h3>
<a href="http://lh3.ggpht.com/-1AqwwwjKxI0/Uz_8P2UwjfI/AAAAAAAABZs/OSKkl5XnhTM/s1600-h/miele%25255B4%25255D.jpg"></a><br />Coloro che invece decidono di inserirlo nella propria alimentazione, dovrebbe sempre esprimere la propria preferenza verso miele biologico e grezzo, che non abbia cioè subito lavorazioni industriali tali da privarlo delle sostanze nutritive che lo compongono e dalle quali potrebbero trarre beneficio per la propria salute.</div><div><br />
Bisogna inoltre tenere conto di come alcuni pediatri preferiscano vietare che venga somministrato miele ai bambini di età inferiore ad un anno, per il pericolo di eventuali infezioni dovute alla possibile presenza della tossina botulinica, per scongiurare il rischio della comparsa di reazioni allergiche e per evitare di abituare precocemente i piccoli al sapore dolce, un fattore che potrebbe influenzare le loro scelte alimentari in futuro.<br />
<br />
Ecco alcuni casi in cui la scienza ha potuto esaminare gli effetti benefici del miele sull'organismo.<br />
<h4 style="text-align: left;"><b>Sedativo della tosse.</b></h4>
</div><div><b><br /></b>
Secondo gli studi effettuati da parte degli esperti della Tel Aviv University, il miele può essere considerato come un sostituto dei comuni sciroppi per la tosse e somministrato la sera prima di coricarsi nella dose di un cucchiaino, come se si trattasse di un vero e proprio farmaco. </div><div><br /></div><div>I medici hanno potuto rendersi conto nel corso di una simile sperimentazione di come esso possa essere realmente efficace nel sedare la tosse, senza bisogno di ricorrere ad altri medicinali.<br />
<br /><h4 style="text-align: left;"><b>Proprietà antibiotiche.</b></h4></div><div><b><br /></b>
Le proprietà antibiotiche del proprietà antibiotiche del miele applicato sulla pelle per uso topico erano ben conosciute da parte della medicina naturale tradizionale, ma furono presto dimenticate da molti con l'arrivo della penicillina e di pomate farmaceutiche per la cura di ustioni ed abrasioni. </div><div><br /></div><div>Secondo uno studio effettuato in Nuova Zelanda, il miele, con particolare riferimento alla varietà "Manuka", conterrebbe una quantità di perossido di idrogeno che ne renderebbe benefica l'applicazione come antibiotico e disinfettante su piccole lesioni della pelle.<br />
<br /><h4 style="text-align: left;"><b>Proprietà antinfiammatorie.</b></h4><div><br /></div>
Tra le proprie numerose caratteristiche ritenute benefiche per la salute, il miele presenta inoltre delle proprietà antinfiammatorie che rendono la sua applicazione adatta in caso di punture di insetti, con particolare riferimento alle punture di zanzara. </div><div><br /></div><div>Le proprietà antinfiammatorie del miele permetterebbero infatti di alleviare il prurito ed il rossore provocato dal contatto degli insetti con la nostra pelle.<br />
<br /><h4 style="text-align: left;"><b>Contenuto di antiossidanti.</b></h4></div><div><b><br /></b>
Il miele è considerato come un alimento funzionale ricco di polifenoli, degli antiossidanti naturali che possono aiutare il nostro organismo nella prevenzione di numerose malattie e nel rallentare i processi di invecchiamento che lo coinvolgono con il trascorrere del tempo. </div><div><br /></div><div>Il miele è ritenuto in grado di proteggere l'organismo umano dall'azione svolta dai radicali liberi e di giovare inoltre alla salute del cuore.<br />
<br /><h4 style="text-align: left;"><b>Curativo per l'acne.</b></h4></div><div><b><br /></b>
Secondo alcune ricerche preliminari che dovranno essere approfondite, il miele potrebbe possedere delle proprietà benefiche sfruttabili per la cura degli stati infiammatori della pelle provocati dall'acne, con riferimento alle manifestazioni che si presentano sulla pelle a causa di infezioni dei follicoli sebacei del viso, del petto e della schiena. </div><div><br /></div><div>Gli effetti positivi del miele nei confronti dell'acne potrebbero essere dovute alle proprietà antibatteriche che la ricerca scientifica ha recentemente attribuito ad esso. Tali proprietà curative sarebbero presenti nel miele di varietà "Manuka" e "Kanuka".
</div>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-89075452512802916452020-11-13T22:43:00.000+01:002021-04-05T23:26:16.972+02:00I vini del Piemonte sono probabilmente i vini qualitativamente più rappresentativi dell'Italia intera.I<strong> vini del Piemonte </strong>sono probabilmente i vini qualitativamente più rappresentativi dell'Italia intera.<br />
<br />
Il Piemonte annovera infatti tra i suoi vini 7 DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) ed una cinquantina di DOC (Denominazione di Origine Controllata).<br />
<br />
Il Piemonte è la storia e la cultura del vino italiano. La vite è presente nel territorio piemontese almeno dall'età romana e numerose testimonianze ne ripercorrono gli eventi: Tito Livio menziona il Barbaresco nella storia di Roma; Plinio il Vecchio descrive le caratteristiche dei vigneti piemontesi; nella prima metà del 1200 Pier de' Crescenzi, autore del primo trattato di agricoltura, elogia i sistemi di coltivazione adottati dai contadini del Monferrato. <br />
<br />
Ed è proprio in quel periodo che si hanno le prime evoluzioni con l'introduzione dell'allevamento a spanna e con la produzione del Vino Barbaresco, diverso da quello coltivato oggi, vinificato con l'aggiunta di uve Moscatello e Passeretta per renderlo dolce e frizzante.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEe0u8wpQ0SvC-dA3GsewuBjymSQfHHnO5x8WQepFCx1OCjwkVv-tmnUZ78-MXHFrAkFJmjdVTkagpRUb3Un4x_llkoqPTk2AdZ1yaOOUFcLAPUhgy3eYba8Y42Ww6TPiszckCLStb2d4/s1600/piemonte-vini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="440" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEe0u8wpQ0SvC-dA3GsewuBjymSQfHHnO5x8WQepFCx1OCjwkVv-tmnUZ78-MXHFrAkFJmjdVTkagpRUb3Un4x_llkoqPTk2AdZ1yaOOUFcLAPUhgy3eYba8Y42Ww6TPiszckCLStb2d4/s640/piemonte-vini.jpg" width="440" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I vini piemontesi rossi risultano essere il settanta per cento di tutta la produzione regionale.</td></tr>
</tbody></table><div class="mbtTOC2"><button>Contenuto del post: [<a href="https://www.blogger.com/null" id="Tog" onclick="mbtToggle2()">hide</a>]</button> <br />
<div id="mbtTOC2"></div></div><h3>La produzione dei vini in Piemonte.</h3>I vini piemontesi rossi risultano essere il settanta per cento di tutta la produzione regionale. Tra i vini del Piemonte rossi più rimomati vi sono sicuramente il Barbera, il Barolo, il Dolcetto d'Alba, il Moscato, il Grignolino ed il Nebbiolo.<br />
<br />
Praticamente quasi tutti i vini della regione sono famosi in tutto il mondo! La gran parte dei vini in Piemonte viene coltivata nelle tre zone del Monferrato: il Monferrato Astigiano, il Monferrato Casalese e l'Alto Monferrato. Altre zone di interesse sono i Colli Tortonesi situati al confine con la Lombardia vicino all'Oltrepò Pavese.<br />
<br />
<h4>Vini Piemonte: dal 1997 la DOC.</h4><br />
La DOC Piemonte è entrata in vigore dal 1997 e comprende i vini Spumante, il Barbera e la Bonarda, il Grignolino, il Brachetto, il Cortese, il Chardonnay, il Moscato, il Pinot Bianco, il Pinot Grigio, il Pinot Nero, il Pinot Chardonnay. Tutte queste tipologie nel caso in cui provengano da vigneti iscritti all'albo dei vini del Piemonte DOC possono essere coltivati in tutta la regione.<br />
<br />
<h4><b>Barbera d'Alba DOC, Barbera d'Asti DOCG, Barbera del Monferrato Superiore DOCG</b></h4><br />
Il <strong>vino Barbera d'Alba DOC, Barbera d'Asti DOCG, Barbera del Monferrato Superiore DOCG</strong> è dei vini più famosi del territorio del Piemonte e l’inizio della coltivazione è datato diciassettesimo secolo.<br />
<br />
I vini del piemonte che hanno raggiunto soltanto ultimamente lo status di denominazione di origine controllata sono: Albugnano, Alta Langa, Canavese, Colline Novaresi, Cisterna d'Asti, Coste della Sesia, Colline Saluzzesi, Langhe, Freisa di Chieri, Monferrato, Loazzolo, Roero, Pinerolese, Roero, Verduno Pelaverga. Da tutto ciò possiamo dedurre come sia imminente il giorno in cui tutto il territorio del Piemonte produrrà vini DOC e DOCG a testimonianza della straordinaria tradizione vinicola di questa regione.<br />
<br />
<h4><b>Barolo DOCG.</b></h4>Vino rosso di qualità dalla regione Piemonte: vino Barolo.<br />
<br />
Il vino <strong>Barolo DOCG</strong> sembra inizi la sua diffusione nel territorio italiano sin dal risorgimento attraverso l’uso di uve Nebbiolo.<br />
<br />
Da quel tempo il vino Barolo risulta essere un vino rosso tra i maggiormente caratteristici della regione Piemonte nella quale sono raccolti i maggiori vigneti di coltivazione.<br />
<br />
<b>Caratteristiche organolettiche del vino Barolo.</b><br />
<br />
Andiamo ora ad elencare le sensazioni organolettiche che contraddistinguono il vino Barolo e che gli garantiscono di essere considerato quale uno fra i vini italiani maggiormente conosciuti.<br />
<br />
Al palato il gusto del vino Barolo è secco, caldo e pieno mentre il colore si presenta rosso granata con riflessi d'arancione con l'invecchiamento. Bisogna dire che il piacere di assaporarlo comincia già dal il primo momento della degustazione quando il suo inebriante profumo intenso con aromi di spezie, frutta, rosa canina, liquirizia, cannella soddisferà il vostro naso.<br />
<br />
<b>Vino Barolo DOCG: invecchiamento e gradazione.</b><br />
<br />
Il Barolo è un vino avente una gradazione di 13 gradi circa ed il periodo di invecchiamento dopo il quale è ottimale la sua consumazione è di 20-30 anni. Tutti gli anni vengono raccolti approssimativamente 61305 hl di vino Barolo i quali corrispondono a circa 8200000 bottiglie.<br />
<blockquote>Leggi anche: <a href="https://greengalletti.blogspot.com/2010/10/vini-italiani-i-vini-della-val-d-sono.html">Vini italiani: i vini della Val d'Aosta sono un vero regalo della natura</a>.</blockquote>Se volete provare il vero vino Barolo DOCG potete andare nei territori di Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d'Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d'Alba, Novello, Roddi d'Alba, Serralunga e Verduno.<br />
<br />
<b>Con che cosa si abbina il vino Barolo.</b><br />
<br />
La capacità di abbinare ai piatti più ricercati un vino di qualità appare una delle peculiarità che valorizzano la tua tavola. Il vino Barolo è adatto soprattutto ad abbinarsi con arrosti, brasati, selvaggina.<br />
<h4>Dolcetto d'Alba DOC e DOCG.</h4><div align="center"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIiYoc4oqoAxkOwTNvX-X2-g58moJxAGO9CE90G9n1VufjxKPM1QI1yHQLu2o7Sb_wUWqZI39gyYvOZRO0cLjZQpxBrFMcYxtMlU6VNQis_oeu309-zPOtzWM-WNHrqH26n9s-E08D0dg/s1600/dolcetto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIiYoc4oqoAxkOwTNvX-X2-g58moJxAGO9CE90G9n1VufjxKPM1QI1yHQLu2o7Sb_wUWqZI39gyYvOZRO0cLjZQpxBrFMcYxtMlU6VNQis_oeu309-zPOtzWM-WNHrqH26n9s-E08D0dg/s640/dolcetto.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"> Il vino Dolcetto d'Alba risulta essere un vino rosso tra i maggiormente caratteristici della regione Piemonte.</td></tr>
</tbody></table></div><b>Il vino Dolcetto d'Alba: vino rosso prestigioso dalla regione Piemonte.</b><br />
<br />
Il vino <strong>Dolcetto d'Alba DOC e DOCG</strong> sembra inizi la sua coltivazione nel territorio italiano durante il diciassettesimo secolo attraverso l’utilizzo di uve Dolcetto.<br />
<br />
Da quel tempo il vino Dolcetto d'Alba risulta essere un vino rosso tra i maggiormente caratteristici della regione Piemonte all’interno della quale sono raccolti i maggiori centri di produzione.<br />
Vino Dolcetto d'Alba: caratteristiche organolettiche.<br />
<br />
Un vino di qualità ha la capacità di appagare, tramite le insite proprietà organolettiche, tutti i sensi della persona che lo degusta ed in questo talento il vino Dolcetto d'Alba sembra eccellere facilmente.<br />
<br />
Ad una prima osservazione il vino Dolcetto d'Alba sfoggia un colore rosso rubino con frequenti riflessi violacei mentre al naso risulta fruttato con ciliegia e lampone. Ma è il sapore quello che separa un vino di qualità dai vini comuni. Assaporandolo il vino Dolcetto d'Alba si presenta secco e pieno con retrogusto amarognolo.<br />
<br />
<b>Gradi del Dolcetto d'Alba DOC e DOCG e invecchiamento.</b><br />
<br />
Il Dolcetto d'Alba è un vino avente una gradazione di 11, 5 (un grado il più il superiore) gradi approssimativamente ed il periodo di invecchiamento in cui risulta consigliata la sua consumazione è di 3-6 anni. Ogni stagione vengono prodotti approssimativamente 65000 hl di vino Dolcetto d'Alba i quali danno luogo a più o meno 8700000 bottiglie.<br />
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Se volete provare il reale vino Dolcetto d'Alba DOC e DOCG potete andare nei territori di Grinzane Cavour, Diano d'Alba, Mango, La Morra.<br />
<br />
<b>Il vino Dolcetto d'Alba a tavola.</b><br />
<br />
La capacità di abbinare ai cibi più saporiti un vino di qualità appare una tra le peculiarità capaci di impreziosire la tua cena. Il vino Dolcetto d'Alba risulta adatto in special modo ad essere servito con salumi, primi di carne, ravioli, carni bianche e rosse.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihwOiluKAZH5FnqeuKz1Y-gN-NuuMiShNOg-8yEOSkCJoQwiJARhaPNus3Fwc7PbMvLevxohfIxtkqDKT45qPLImEUvoGnrvQnkHcgcGd7Dbm45-gguvBOBfyLvb8pRnl0tywXDWfcYnQ/s1600/Moscato_d%2527Asti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihwOiluKAZH5FnqeuKz1Y-gN-NuuMiShNOg-8yEOSkCJoQwiJARhaPNus3Fwc7PbMvLevxohfIxtkqDKT45qPLImEUvoGnrvQnkHcgcGd7Dbm45-gguvBOBfyLvb8pRnl0tywXDWfcYnQ/s640/Moscato_d%2527Asti.jpg" width="480" /></a></div><br />
<h4><b>Moscato d'Asti DOCG.</b></h4><b><br />
</b> Vino bianco prestigioso dalla regione Piemonte: vino Moscato d'Asti.<br />
<br />
Uno dei vini più caratteristici della regione Piemonte risulta essere il <strong>vino Moscato d'Asti DOCG</strong>e l’inizio della coltivazione risale al tempo dei Romani.<br />
<br />
Il vino Moscato d'Asti è un vino bianco e viene creato da uve esclusivi come Moscato bianco.<br />
<b><br />
</b> <b>Vino Moscato d'Asti: profumo e gusto.</b><br />
<b><br />
</b> Un vino di qualità ha la capacità di appagare, tramite le insite proprietà organolettiche, l’olfatto ed il palato di chi lo degusta ed in questo talento il vino Moscato d'Asti appare riuscire facilmente.<br />
<blockquote>Leggi anche: <a href="https://greengalletti.blogspot.com/2017/02/lisola-della-sardegna-e-la-terra-piu.html">L’isola della Sardegna è la terra più ricca di vitigni in Italia</a>.</blockquote>Al palato il sapore del vino Moscato d'Asti è aromatico e dolce con struttura acidula ed alla vista si presenta giallo paglierino brillante, spesso tendente al dorato. Bisogna segnalare che la bellezza di assaggiarlo comincia già dalla prima fase della degustazione poiché il suo inebriante profumo delicato con note fruttate di pesca gialla e fiori di acacia e tiglio appagherà il vostro naso.<br />
Gradi del Moscato d'Asti DOCG e invecchiamento.<br />
<br />
Il Moscato d'Asti è un vino con una percentuale alcolica di 11 gradi approssimativamente mentre il periodo di maturazione dopo il quale risulta consigliata la sua degustazione è di alcuni mesi e non anni. Ogni vendemmia sono raccolti approssimativamente 37500 ettolitri di vino Moscato d'Asti che danno luogo a circa 5000000 bottiglie.<br />
<br />
Le località dell’Italia nei quali la coltivazione del Moscato d'Asti è più sviluppata sono i territori di Treiso, Neive, Cassine, Strevi, Castelnuovo Belbo, Costiglione d'Asti, Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Bistagno, Monastero Bormida, Acqui Terme, Cannelli, Santa Vittoria d'Alba, Serralunga d'Alba.<br />
<br />
<b>Come abbinare a tavola il Vino Moscato d'Asti.</b><br />
<br />
La capacità di associare ai cibi più saporiti un vino adatto appare una di quelle cose che valorizzano la tua tavola. Il vino Moscato d'Asti risulta ideale in particolar modo ad abbinarsi con dolci, crostate, frutta.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht_Z3JxRjOS_m-TEXoL1TZ5g2Lapro7d1n6wa15ud6hEAd8J0C3Fmmp6LKmX-9PUcy1J2sGhCIBwc09fEAEyX3kqgoontQp2K25N7XHZHr5nmoY8jjP7lVOPDWgqFRSb4OLAo1CfWaUhc/s1600/grignolino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="640" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht_Z3JxRjOS_m-TEXoL1TZ5g2Lapro7d1n6wa15ud6hEAd8J0C3Fmmp6LKmX-9PUcy1J2sGhCIBwc09fEAEyX3kqgoontQp2K25N7XHZHr5nmoY8jjP7lVOPDWgqFRSb4OLAo1CfWaUhc/s640/grignolino.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">il vino Grignolino si presenta con un colore rosso rubino pallido con tendenze al granata.</td></tr>
</tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><br />
<h4><b>Grignolino DOC.</b></h4><b><br />
</b> Vino rosso proveniente dalla regione Piemonte: vino Grignolino.<br />
<br />
Il vino <strong>Grignolino DOC</strong> vede cominciare la propria coltivazione nella nostra nazione durante il tempo antico attraverso l’uso di uve Grignolino (90%) e Freisa (10%)<br />
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</script><br />
Da quella data il vino Grignolino risulta essere un vino rosso tra i più tipici della regione Piemonte all’interno della quale sono presenti la gran parte dei centri di coltivazione.<br />
<b><br />
</b> <b>Colore e sapore del vino Grignolino.</b><br />
<br />
Un vino DOC deve saper soddisfare, tramite le sue proprietà organolettiche, il palato e l’olfatto di chi lo consuma ed in questo talento il vino Grignolino appare riuscire senza difficoltà.<br />
<br />
Ad una prima osservazione il vino Grignolino si presenta con un colore rosso rubino pallido con tendenze al granata mentre al naso è vinoso con sentori fruttati di nocciola e grignole. E’ però il il sapore quello che separa un vino pregiato dai vini di tutti i giorni. Assaporandolo il vino Grignolino si presenta secco, buona struttura con finale gardevolmente amarognolo.<br />
<br />
<b>Dove si produce il Grignolino DOC.</b><br />
<b><br />
</b> Il Grignolino risulta essere un vino con una gradazione di 11 gradi approssimativamente ed il periodo di maturazione dopo il quale è ottimale la sua degustazione è di 2-4 anni. Ogni anno vengono prodotti circa 26000 ettolitri di vino Grignolino i quali danno luogo a più o meno 3500000 bottiglie.<br />
<br />
Se desiderate trovare il reale vino Grignolino DOC potete andare nei territori di Alessandia e Asti.<br />
<br />
La capacità di associare ai piatti più saporiti un vino di qualità è una tra le peculiarità che valorizzano la tua tavola. Il vino Grignolino è ideale soprattutto ad abbinarsi con tutto il pasto, arrosti di carne, pollo, coniglio piatti a base di uova.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBBysy03U5vDESD8HK255xuso-5x_pZ6pE1Bl7jSzW_gS09iyGkryD_Q1SXDG2jFxr6cPrMzCsWwSXFGS4_uY_DAvEGzYHrpp3eCAPvgVf8ZFaui2TfjcO9uGY3mVfs8Ikq-jE4rs9uw/s1600/nebiolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="640" height="624" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidBBysy03U5vDESD8HK255xuso-5x_pZ6pE1Bl7jSzW_gS09iyGkryD_Q1SXDG2jFxr6cPrMzCsWwSXFGS4_uY_DAvEGzYHrpp3eCAPvgVf8ZFaui2TfjcO9uGY3mVfs8Ikq-jE4rs9uw/s640/nebiolo.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il vino Nebbiolo d'Alba è un vino rosso pregiato dalla regione Piemonte.</td></tr>
</tbody></table><br />
<h4><b>Nebbiolo d'Alba DOC.</b></h4>Il vino Nebbiolo d'Alba: vino rosso pregiato dalla regione Piemonte.<br />
<br />
Uno tra i vini più famosi del territorio del Piemonte risulta essere il <strong>vino Nebbiolo d'Alba DOC</strong> e il vitigno viene coltivato dal tredicesimo secolo.<br />
<br />
<b>Caratteristiche organolettiche del vino Nebbiolo d'Alba.</b><br />
<br />
Un vino pregiato ha l’obbligo di appagare, attraverso le sue proprietà organolettiche, l’olfatto ed il palato di chi lo degusta ed in questa capacità il vino Nebbiolo d'Alba sembra eccellere facilmente.<br />
<br />
Al palato il gusto del vino Nebbiolo d'Alba è pieno, secco e vellutato mentre alla vista appare rosso con riflessi granata. Ma segnalare che la bellezza di assaporarlo comincia già dal il primo momento della degustazione quando il suo inebriante profumo elegante e complesso con note di lampone, confetture e spezie appagherà il vostro olfatto.<br />
<br />
<b>Vino Nebbiolo d'Alba: produzione e gradazione.</b><br />
<b><br />
</b> Il Nebbiolo d'Alba è un vino avente una percentuale alcolica di 11, 5 gradi approssimativamente ed il periodo di maturazione in cui è ottimale la sua consumazione è di 7-10 anni. Tutte le vendemmie sono raccolti all’incirca 20000 ettolitri di vino Nebbiolo d'Alba che corrispondono a circa 2550000 bottiglie.<br />
<br />
Nel caso in cui desideriate trovare il reale vino Nebbiolo d'Alba DOC non dovete fare altro che recarvi nei territori di Canale, Castellinaldo, Corneliano, Monticello, Piobesi d'Alba, Priocca, Santa Vittoria e Vezza d'Alba.<br />
<br />
<b>Il vino Nebbiolo d'Alba a tavola.</b><br />
Saper associare ai cibi più ricercati un buon vino appare una tra quelle peculiarità capaci di valorizzare la tua tavola. Il vino Nebbiolo d'Alba risulta adatto in particolar modo ad essere servito con ravioli al sugo di carne, coniglio, pollo.<br />
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-54096018494460516612020-10-21T03:07:00.000+02:002021-04-05T23:25:55.789+02:00La distillazione delle piante e delle erbe aromatiche e officinali: la distillazione col vapore.Le leggi fisiche e chimiche che regolano la distillazione delle piante e delle erbe aromatiche, di quelle officinali o di parti di esse sono le stesse valide per la distillazione di liquidi alcolici.<br />
<br />
Anziché fra acqua e alcol, la separazione avviene fra acqua e oli essenziali (o essenze), contenuti nei vegetali.<br />
<br />
C'è da tenere presente che non tutti i prodotti aromatici sono adatti alla distillazione: vanno scelti quelli in grado di non perdere le loro caratteristiche proprietà a opera dell'acqua e del calore, i due elementi fondamentali della distillazione. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip8o5dipSyd5VCc0RCyE2WJ8TSPs9cHgb6sydJMT1JFzk1GBrJx_UK-3JcMjUf0Rcr47Ah7y_7z3E34fhmnltOITwFwg_sz6yExV4dmY6DvSeSqm9SZPSum4k_Ods6CLP5h_XPAQ-PnF8/s1600/distillazione-acqua-profumata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="428" data-original-width="640" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip8o5dipSyd5VCc0RCyE2WJ8TSPs9cHgb6sydJMT1JFzk1GBrJx_UK-3JcMjUf0Rcr47Ah7y_7z3E34fhmnltOITwFwg_sz6yExV4dmY6DvSeSqm9SZPSum4k_Ods6CLP5h_XPAQ-PnF8/s640/distillazione-acqua-profumata.jpg" width="640" /></a></div><div class="mbtTOC2"><button>Contenuto del post: [<a href="https://www.blogger.com/null" id="Tog" onclick="mbtToggle2()">hide</a>]</button> <br />
<div id="mbtTOC2"></div></div><h3>Cosa si estrae dalle piante.</h3><br />
Sono molte le piante che contengono, in diversa quantità, oli essenziali. Si tratta di liquidi mobili o vischiosi, più o meno volatili, costituiti da mescolanze di composti terpenici, molto variabili da una specie all'altra.<br />
<br />
A essi si deve il profumo dei fiori e di altre parti della pianta. Gli oli essenziali sono sensibili all'azione dell'ossigeno e della luce e devono quindi essere conservati, una volta estratti dalle piante, con particolare cura lontano dall'aria e in recipienti di vetro scuro, tenuti al buio e in luogo fresco, possibilmente in frigorifero nel comparto meno freddo.<br />
<br />
Devono essere inoltre usati entro 15-20 giorni dalla loro produzione. Gli oli essenziali sono prodotti dalle piante e raccolti all'interno di particolari organelli contenuti nelle cellule vegetali, detti vacuoli.<br />
<br />
La liberazione del profumo avviene in genere con l'essiccamento o lo spezzettamento o lo schiacciamento, operazioni che favoriscono la rottura delle pareti della cellula e dei vacuoli, con la conseguente fuoriuscita delle sostanze in essi contenute.<br />
<br />
Oli essenziali si possono trovare nelle radici (cren), nei rizomi (calamo aromatico, giaggiolo, zenzero), nelle cortecce (cannella), nelle foglie e nei fiori (alloro, basilico, citronella, menta, melissa, origano, rosmarino ecc.).<br />
<br />
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<h4><strong> La distillazione col vapore.</strong></h4><b><br />
</b> Questa tecnica rientra fra i metodi comuni per la estrazione di oli essenziali, è molto usata a livello industriale, ma è facilmente realizzabile anche in casa con apparecchiature poste in commercio da ditte specializzate, o costruendo un piccolo alambicco che verrà dotato di parti in vetro acquistate in negozio.<br />
<br />
Si possono distinguere due metodi di realizzazione: la distillazione vera e propria a fuoco diretto e l'estrazione in corrente di vapore. Il primo sistema è una distillazione che si esegue con un alambicco in cui viene messo il materiale vegetale assieme all'acqua, questo miscuglio viene riscaldato fino a ebollizione.<br />
<br />
<h4>Gli oli essenziali.</h4><br />
Il vapore che si sviluppa, e che trascina con sé gli oli essenziali, viene convogliato fino alla serpentina del refrigeratore che attraversa un recipiente d'acqua fredda per favorire la condensazione dei vapori.<br />
<br />
Il risultato è un miscuglio di acqua e oli essenziali, due ingredienti che è poi possibile separare, per decantazione o centrifugazione. Il metodo della corrente di vapore consiste nel produrre vapore d'acqua e nel farlo passare attraverso la massa vegetale da cui si vuole estrarre l'olio essenziale.<br />
<blockquote>Leggi anche: <a href="https://greengalletti.blogspot.com/2018/11/come-essicare-e-conservare-le-erbe.html">Tutti i consigli e le istruzioni per essiccare e conservare le erbe medicinali.</a></blockquote>Il vapore, arricchitosi di olio essenziale, viene poi condensato per raffreddamento, e si provvede infine alla separazione della parte oleosa da quella acquosa, anche in questo caso per decantazione o centrifugazione.<br />
<br />
<h4>La distillazione negli impianti industriali.</h4><br />
Negli impianti industriali la distillazione in corrente di vapore può essere eseguita anche a pressione ridotta, il che consente di operare a una temperatura più bassa, nel caso che gli oli da estrarre siano particolarmente sensibili al calore.<br />
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</script><br />
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-66419858986598637952020-09-25T14:47:00.005+02:002021-04-12T22:03:12.327+02:00Consigli e Segreti per un impiego domestico delle buone erbe dei campi: dove raccoglierle.<p>E’ sempre una sorpresa per chi si riavvicina al mondo delle erbe utili e buone, scoprire che tante erbe officinali, mangerecce e in un qualche modo “note” sono in realtà quelle che accompagnano le passeggiate fuori città, proprio le più comuni e frequenti! </p><p><br /></p><p>Molte sono viste con fastidio dal contadino, che per questo le chiama malerbe, altre crescono abitualmente lungo i sentieri e resistono senza difficoltà al calpestio, altre ancora sono così tenaci da crescere nelle crepe dell' asfalto o sui muri. </p><p><br /></p><p>Spesso i loro ambienti di crescita sono legati in maniera diretta o indiretta alla presenza dell' uomo, come i campi, gli incolti, le cavedagne, i sentieri, i cigli stradali, le massicciate ferroviarie, gli ambienti ruderali, ecc.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSsjDMsEj-6pBIJyMu-1o767SbNmt7wterB1y2QbrjXP8ZZtiLTBmlFJNNjNIkOqXeTlf4OTG-qmF3cFmaKV4ZbJgXr6FH6gYCv1EpLg6loFD1gVbF1FtvA00XUn02uDC9P-94chGZvAI/s640/erbe-selvatiche-asparago_selvatico_thumb%255B2%255D.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSsjDMsEj-6pBIJyMu-1o767SbNmt7wterB1y2QbrjXP8ZZtiLTBmlFJNNjNIkOqXeTlf4OTG-qmF3cFmaKV4ZbJgXr6FH6gYCv1EpLg6loFD1gVbF1FtvA00XUn02uDC9P-94chGZvAI/w640-h480/erbe-selvatiche-asparago_selvatico_thumb%255B2%255D.png" width="640" /></a></div><a href="https://lh3.googleusercontent.com/-rgJCRDlcipI/WdtwxiMazkI/AAAAAAAACMM/GtjfKtpR8MILZiiqH9xCmxjPTVMoU7mAgCHMYCw/s1600-h/asparago_selvatico%255B4%255D"></a><br /><div class="mbtTOC2"><button>Contenuto del post: <span>[hide]</span></button> <br /><div id="mbtTOC2"></div></div><h3>Dove raccogliere delle buone erbe selvatiche.</h3><p><br /></p><p>Molte erbe crescono nelle siepi, che spesso costituiscono un vero rifugio in mezzo al deserto delle monocolture. Spesso sono erbe banali ma non per questo meno oggetto di meraviglia e utili rispetto a tante altre piante più famose e celebrate per l’eleganza e il valore ornamentale.</p><p><br /></p><p>Molte volte dietro a queste erbe si cela una lunga storia, un' origine lontana, un loro antico uso come erbe curative ed anche come verdure, un passato di tradizioni popolari un tempo comuni e diffuse e attualmente addormentate e dimenticate.</p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;">Il valore benefico delle erbe selvatiche.</h4><div><br /></div><p>Sicuramente, per godere al massimo del valore benefico delle erbe selvatiche è importante che gli ambienti di crescita e di raccolta siano il più possibile esenti da fonti inquinanti, per evitare la presenza di sostanze estranee assorbite dalle radici o trattenute sulle foglie. </p><p><br /></p><p>Proprio perché molte di queste erbe si trovano comunemente lungo i bordi delle strade, nei campi coltivati, nei pascoli, bisogna essere sicuri che siano prive di sostanze tossiche o di germi patogeni. <br /></p><p><br /></p><blockquote>Leggi anche: <a href="http://greengalletti.blogspot.com/2016/02/novel-food-il-cibo-del-futuro-alghe.html">Novel food, il cibo del futuro: alghe, meduse e insetti riervano alla nostra dieta qualche sorpresa.</a></blockquote><p> </p><h4 style="text-align: left;">Gli ambienti della crescita.</h4><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC4TY_MCcATHnYyxld7yLpGmqaFgE8vuAqeilgjJmKK9HEHCv5cKmrlYUYLzx3cAD7ZJ8cc7GxKSSW1w5GAlaR079x25-4e9pyqfeCmZeW_GwnVfBI13es-GbaqXm3A6P7jAjJDgk5yec/s640/erbe-selvatiche-dove-raccoglierle-1_thumb%255B2%255D.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="331" data-original-width="640" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC4TY_MCcATHnYyxld7yLpGmqaFgE8vuAqeilgjJmKK9HEHCv5cKmrlYUYLzx3cAD7ZJ8cc7GxKSSW1w5GAlaR079x25-4e9pyqfeCmZeW_GwnVfBI13es-GbaqXm3A6P7jAjJDgk5yec/w640-h332/erbe-selvatiche-dove-raccoglierle-1_thumb%255B2%255D.png" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div><p>Sui cigli stradali si depositano i gas inquinanti del traffico motorizzato, i campi coltivati invece possono essere stati irrorati con pesticidi, così pure i giardini in certi periodi dell' anno subiscono trattamenti con prodotti pericolosi. I canaletti di scolo in una zona coltivata sono da evitare perchè potrebbero ospitare in elevata concentrazione i residui dei pesticidi percolati dai campi.</p><p><br /></p><p>Le piante raccolte in territori frequentati da cani o pascolati potrebbero essere contaminate dagli escrementi di qualche animale infetto, per cui è bene lavarle con cura o cuocerle. Infine è bene trattenersi dal raccogliere le erbe lungo i bordi di laghetti e stagni nelle vicinanze di industrie. </p><p><br /></p><p>D’altra parte le erbe che crescono in ambienti naturali, dove meno si risentono gli effetti negativi dell' inquinamento, vegetano meglio e di conseguenza sono maggiormente ricche in principi nutritivi.<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCHH6_IDkxT1HJYqEcoKENLar3_fCeVLXgomHaHWD5rgfhKmy2ePOIe6_Diln524PFx9UFcPNKjajIhEDaxpjZDbqi_AhaiG1molYoNJNDUOKkBGSmseyycr0xm9QBYBFNbKXQiI07t5o/s640/erbe-selvatiche-dove-raccoglierle_thumb%255B2%255D.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCHH6_IDkxT1HJYqEcoKENLar3_fCeVLXgomHaHWD5rgfhKmy2ePOIe6_Diln524PFx9UFcPNKjajIhEDaxpjZDbqi_AhaiG1molYoNJNDUOKkBGSmseyycr0xm9QBYBFNbKXQiI07t5o/w640-h480/erbe-selvatiche-dove-raccoglierle_thumb%255B2%255D.png" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><br /></div><h4>Qualità e principi salutari.</h4><p>Per assicurarsi le qualità e i principi salutari delle piante è senza dubbio meglio coltivarle naturalmente, senza usare sostanze chimiche ma avvalendosi di prodotti di origine naturale; macerato di ortica ed equiseto al posto di pesticidi, concimazioni a base di letame e humus, polvere di rocce e cenere di legna per arricchire il contenuto in minerali del terreno. </p><p><br /></p><p>Infine, quelle piante più adatte e di uso frequente possono essere cresciute in vasi ed ospitate sui balconi di casa, a nostra immediata disposizione e uso.
</p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;">Dove crescono.</h4><div><br /></div><p>Molte erbe crescono nelle siepi, che spesso costituiscono un vero rifugio in mezzo al deserto delle monocolture. Spesso sono erbe banali ma non per questo meno oggetto di meraviglia e utili rispetto a tante altre piante più famose e celebrate per l’eleganza e il valore ornamentale.</p><p><br /></p><p>Molte volte dietro a queste erbe si cela una lunga storia, un' origine lontana, un loro antico uso come erbe curative ed anche come verdure, un passato di tradizioni popolari un tempo comuni e diffuse e attualmente addormentate e dimenticate.</p><span class="wlWriterPreserve" id="preserve0779868eb6824a47bdb8c63bdb1f6d6e">
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</span>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-3395238799082421752020-08-06T01:53:00.001+02:002021-04-14T00:02:43.321+02:00Gastronomia in Umbria: l'olio extravergine di oliva, uno dei suoi gioielli gastronomici.<b>La piccola Umbria è uno scrigno al cui interno sono raccolti gioielli gastronomici che caratterizzano tutto il territorio</b>. È possibile rintracciare nella civiltà dell'Olio extra vergine di oliva e nella cultura del lardo il filo conduttore delle tradizioni gastronomiche di questa regione.<br />
<br />
<b>Tra il verde delle colline della Strada del Sagrantino, spicca l'ulivo</b>. L'ulivo, pianta altamente longeva e di lenta crescita, può ben rappresentare la capacità propria di questa regione di custodire amorevolmente tradizioni secolari, tramandate di generazione in generazione e il saporito olio extra vergine umbro, rappresenta al meglio la gastronomia regionale, fatta di cose semplici e schiette, di cibi genuini e sapidi. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjze8ntwZbtF_FAl-huBpsfgzyT9BU6ZK3daZX1Q1glw7BACg-g1tq7b16f4fIEVOSEDzl5cTzPEwG8P8sd2oE4mAuoSZIwEzplUmpPjUFbnyyQFy7h26PqJxSmO7ZPd7un45KrAK-KE1Q/s640/umbria+prodotti+tipici.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="492" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjze8ntwZbtF_FAl-huBpsfgzyT9BU6ZK3daZX1Q1glw7BACg-g1tq7b16f4fIEVOSEDzl5cTzPEwG8P8sd2oE4mAuoSZIwEzplUmpPjUFbnyyQFy7h26PqJxSmO7ZPd7un45KrAK-KE1Q/w492-h640/umbria+prodotti+tipici.png" width="492" /></a></div><br /><div><br />
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<h3 style="text-align: left;">Coltivazione degli ulivi in Umbria.</h3></div><div><br /></div><div>Gli ulivi coltivati in Umbria godono, più o meno tutti, di particolari condizioni climatiche che consentono una maturazione del frutto molto lenta, tale da provocare un tasso di acidità estremamente contenuto.<br />
<br />
Particolare importanza è attribuita ai terreni posti in collina, per lo più in fasce pedemontane: terreni ricchi di struttura, permeabilissimi, che lasciano penetrare agevolmente le radici della pianta. A questi dati pedoclimatici si deve aggiungere il contributo apportato dall'uomo.<br />
<br /><h4 style="text-align: left;">Un consiglio importante.</h4><br />
In primo luogo la raccolta delle olive: non si attende più che l'oliva pervenga al termine della maturazione naturale, si è fatta generale la raccomandazione di raccoglierla quando giunge all'inizio della maturazione, cioè quando risulta semi invaiata e presenta sia il massimo del fruttato che il minimo di acidità. Di solito questo stato si ottiene nei primi giorni del mese di novembre.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipuX7GoreJPCdW7TO0b9YrpgOdFGBjuhaXAVwEwCRQX5YWxxo7nDDFvPxdtNzMXOMfVUGulDOYPv01dRoZ5t09PC5XmZ4bLKuobWRw1a_IASPjXU0Dw7crIyzTBBsR2h8ZDRePwlRBVx0/s640/umbria-campagna-olive-olio-uliveto-paesaggio-raccolta.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="557" data-original-width="640" height="556" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipuX7GoreJPCdW7TO0b9YrpgOdFGBjuhaXAVwEwCRQX5YWxxo7nDDFvPxdtNzMXOMfVUGulDOYPv01dRoZ5t09PC5XmZ4bLKuobWRw1a_IASPjXU0Dw7crIyzTBBsR2h8ZDRePwlRBVx0/w640-h556/umbria-campagna-olive-olio-uliveto-paesaggio-raccolta.png" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><h4 style="text-align: left;">La tradizionalissima 'brucatura'.</h4></div><div><br /></div><div>Si è invece conservata la tradizionalissima 'brucatura', ossia la raccolta manuale. Non appena raccolte, le olive non rimangono in attesa che sia completato il raccolto, ma vengono subito inoltrate al frantoio, per essere lavorate nel massimo della loro freschezza ed integrità.<br />
<br /><h4 style="text-align: left;">Le regioni.</h4><br />
L'olio extra vergine di oliva prodotto nei cinque Comuni della Strada del Sagrantino può avvalersi della 'Denominazione di Origine Protetta Umbria – Colli Martani' che è una delle cinque sottozone in cui è stato suddiviso il territorio regionale.<br />
<br />
Le cultivar prevalente nei Colli Martani è il San Felice, una varietà locale che grazie alla sua maggiore amabilità, consente all'olio extra vergine di oliva dei Colli Martani di compensare la tipica asprezza dell'olio umbro dovuta alla presenza quasi totale di olive 'moraiolo'.
</div>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-68075919940615497882020-07-30T15:47:00.002+02:002021-04-14T22:56:00.057+02:00In Giappone l’esposizione del bonsai è una vera e propria arte.<p><strong>In Giappone l’esposizione del bonsai è una vera e propria arte.</strong> Secondo la tradizione, il bonsai viene presentato all’interno del tokonoma, una sorta di alcova che costituisce l’angolo più importante della casa, poiché è quello destinato al culto degli antenati e a ricevere gli ospiti. </p><p><br /></p><p><strong>La tradizione giapponese suggerisce anche che i bonsai</strong> siano esposti accompagnati da un tavolino di legno, da un elemento di accompagnamento e da una pittura su rotolo in carta di riso, chiamata "kakejiku". </p><p><br /></p><p><strong>In Occidente è senza dubbio raro trovare una casa</strong> che presenti qualcosa di analogo, tuttavia è possibile esporre il proprio bonsai in modo altrettanto suggestivo. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7iOAr43cNRzbYVH1me3VPkPTuGu0FORWQaxenWiitl-0bagklpJg0ms4O3sYxxqKoNHgmPOJcw1ZmvKYqiIincM1CHO77crz07XYmjOLBvFR4aeHZMm-XMR0FawOpY5cxu_vkf4tJAw8/s640/bonsai-complementi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="509" data-original-width="640" height="508" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7iOAr43cNRzbYVH1me3VPkPTuGu0FORWQaxenWiitl-0bagklpJg0ms4O3sYxxqKoNHgmPOJcw1ZmvKYqiIincM1CHO77crz07XYmjOLBvFR4aeHZMm-XMR0FawOpY5cxu_vkf4tJAw8/w640-h508/bonsai-complementi.png" width="640" /></a></div><p align="right"> </p><p align="right"><a href="http://greengalletti.blogspot.com/2015/08/faraona-domestica.html?utm_source=BP_recent"><em></em></a> </p><p align="right"> </p><p align="right"><a name='more'></a> </p>
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<h3 style="text-align: left;"><b>L’esposizione del bonsai.</b></h3><p><strong><br /></strong></p><p><strong>Particolarmente importante è la scelta del tavolino da esposizione</strong>, che i giapponesi chiamano "shoku" o "taku". </p><p><br /></p><p>Il supporto su cui viene collocato il bonsai deve infatti dare risalto alla pianta, armonizzandosi con essa. </p><p><strong><br /></strong></p><h4 style="text-align: left;"><strong>La forma e lo stile del bonsai.</strong></h4><p><strong><br /></strong></p><p><strong>Nella scelta si dovrà dunque tener conto della forma e dello stile del bonsai,</strong> oltre che delle sue dimensioni. </p><p><br /></p><p>Scegliendo il tavolino più appropriato e alcuni suggestivi accessori, come i suiseki, oppure le figurine di animali o di pescatori è possibile creare all’interno della propria casa un autentico piccolo angolo di Oriente o un affascinante paesaggio naturale, che costituirà una splendida cornice per il vostro bonsai. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbhFBA_HVwNnFO5dagxuAvyDIPlnFd70iJ8Pqq5m1xhxZMdZtGph-Wa9KqXcfDJ2s_rrD2wzpYZw0wSyNcjVDfe6sJzWr19xJ9dIiSokI-1oBXv4II6UV0-2rRuJlacRc9SoRyOZ8QbAg/s640/bonsai-complementi-statuetta.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="613" data-original-width="640" height="612" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbhFBA_HVwNnFO5dagxuAvyDIPlnFd70iJ8Pqq5m1xhxZMdZtGph-Wa9KqXcfDJ2s_rrD2wzpYZw0wSyNcjVDfe6sJzWr19xJ9dIiSokI-1oBXv4II6UV0-2rRuJlacRc9SoRyOZ8QbAg/w640-h612/bonsai-complementi-statuetta.png" width="640" /></a></div><p align="center"><i><i><i><i><i><i><br /></i><br /></i></i></i></i></i></p> <p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-58622648793546181622020-06-03T21:53:00.004+02:002021-04-15T20:54:17.943+02:00Come coltivare l'aglio in balcone, crescita, cura ed altri interventi.<p><strong>L’aglio è un condimento particolarmente diffuso nella dieta mediterranea: presente in numerose ricette</strong>, oltre in cucina è conosciuto per le sue potenti proprietà antibatteriche, che lo rendono un ottimo rimedio naturale per le infezioni del cavo orale e dell’apparato digerente. Non è però tutto, poiché l’aglio è mediamente semplice da coltivare, anche in casa.</p><p><br /></p> <p><strong>L’Allium sativum, questo il nome scientifico, è una pianta bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae.</strong> Dall’intenso odore e dalla caratteristiche inflorescenza sul fusto, agli scopi alimentari e nella medicina tradizionale vengono utilizzati i bulbi. </p><p><br /></p><p>Coltivato in modo ubiquitario su tutto il pianeta, l’aglio si caratterizza per la presenza di elementi utili all’organismo: l’antibiotico naturale dell’allicina, ma anche l’allina. Utilizzato crudo o cotto, spesso anche in soffritti, la conservazione richiede un luogo buio e asciutto.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnlQWCieg-EOek5cb2t11nriPZXX1qy3m8RtyWFp5I2Gs9gK49jm1iDkSedk0LdkqDCegIcIc2ck4f941T0yFMLhWTWYrM9w6IY_HeoiQffESHDEnhUoO3Mk89vPCsgI4n-WWOLBRWeVs/s640/Aglio_pulito_particolare_thumb%255B3%255D.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="640" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnlQWCieg-EOek5cb2t11nriPZXX1qy3m8RtyWFp5I2Gs9gK49jm1iDkSedk0LdkqDCegIcIc2ck4f941T0yFMLhWTWYrM9w6IY_HeoiQffESHDEnhUoO3Mk89vPCsgI4n-WWOLBRWeVs/w640-h484/Aglio_pulito_particolare_thumb%255B3%255D.png" width="640" /></a></div><p></p>
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<h3 style="text-align: left;">La coltivazione dell’aglio.</h3><p><br /></p><p>La coltivazione dell’aglio si realizza tramite gli spicchi del suo bulbo – detti anche bulbilli – separati l’uno dall’altro. Questi possono essere acquistati da qualsiasi rivenditore di prodotti per l’orto, in alternativa si possono sfruttare anche gli spicchi di un esemplare da cucina, purché non trattato e da coltura biologica. Tale necessità deriva dall’assenza di ritardanti chimici e pesticidi, spesso utilizzati per impedire la pianta germogli e giunga a piena maturazione.</p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;">Interramento.</h4><div><br /></div> <p><strong>Prima di procedere all’interramento</strong>, bisogna verificare la presenza dell’apparato radicale alla base del bulbo: un elemento delicato e lanoso che serve imprescindibilmente alla pianta per poter crescere. </p><p><br /></p><p>Molto importante è anche la scelta del terriccio: deve essere compatto ma non troppo solito, quindi efficacemente drenato. </p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;">Irrigazione.</h4><p><br /></p> <p><strong>L’acqua, infatti, tende a far marcire i bulbilli, rendendo così impossibile il successivo raccolto.</strong> </p><p><br /></p><p>La temperatura media di crescita è di circa 15/20 gradi, ha una buona resistenza agli agenti atmosferici e non servono particolari ripari, poiché ama le zone mediamente soleggiate. </p><p><br /></p><h4 style="text-align: left;">Crescita.</h4><p><br /></p> <p>La <strong>crescita avviene infine per germinazione dal bulbillo originario,</strong> a seconda delle sostanze nutritive in esso contenute: di conseguenza, più è grande lo spicchio, maggiori sono le possibilità di ottenere un buon raccolto. </p><p><br /></p><p>Non ultimo, può essere sfruttato anche come semplice pianta ornamentale qualora non si desiderasse ricorrervi come ingrediente e condimento delle ricette.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1UNFTetBYUova56zPWadHJxYmx_FkZ5Ky8JTj4ggL0j53Mtmn-TG8OY-TpYGWP6ky7G_SjSkcC_wpPZJwyO398dGH4M-9-CosshgyFf_1D3gAA7EGyoTc0NR2oOWGT-pjVWaZgjVfQhE/s640/aglio+in+balcone_thumb%255B2%255D.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="589" data-original-width="640" height="588" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1UNFTetBYUova56zPWadHJxYmx_FkZ5Ky8JTj4ggL0j53Mtmn-TG8OY-TpYGWP6ky7G_SjSkcC_wpPZJwyO398dGH4M-9-CosshgyFf_1D3gAA7EGyoTc0NR2oOWGT-pjVWaZgjVfQhE/w640-h588/aglio+in+balcone_thumb%255B2%255D.png" width="640" /></a></div><br /><p><br /><strong>Stabilite le caratteristiche della pianta e le esigenze di sviluppo,</strong> si può passare alla coltivazione vera e propria. Ottenere un gran numero di esemplari è mediamente semplice: una volta piantato, l’aglio non richiede particolare opere di manutenzione. Inoltre, nelle zone temperate è normalmente sufficiente l’acqua piovana per garantirne la corretta crescita. </p><p><br /></p><p>Un suggerimento utile potrebbe essere quello di controllare con le mani nude una piccola zolla di terreno: se risulta poco umida ed estremamente friabile, è necessario un’irrigazione di contenuta intensità.</p><p><br /></p> <p><strong>Per la coltivazione in un piccolo appezzamento,</strong> ad esempio un orto improvvisato in giardino, si prendono i bulbi e li si inseriscono nel terreno a circa 3 centimetri di profondità, facendo attenzione a non capovolgerli: l’apparato radicale deve essere sempre rivolto verso il basso. </p><p><br /></p><p>Se si preferisce piantarlo in un vaso, magari da conservare sul balcone di casa, si cerchi un contenitore in terracotta di circa 30 centimetri in altezza e larghezza variabile a seconda del numero di bulbi a disposizione. </p><p><br /></p><p>Si predisponga sul fondo uno strato di ghiaia, per agevolare il deflusso dell’acqua, quindi si provveda all’inserimento del terriccio fino all’orlo. Particolare attenzione va prestata alla distanza tra un bulbo e l’altro, mai inferiore ai 10-15 centimetri.</p><p><br /></p> <p><strong>Durante la crescita, l’aglio svilupperà gli scapi floreali:</strong> delle foglie strette e arrotondate verso l’alto, preparatorie all’inflorescenza. Quando tali scapi iniziano a seccare, spesso in corrispondenza con la tarda estate, si estrae a strappo il bulbo dal terreno e lo si lascia a essiccare all’aperto per circa una settimana. </p><p><br /></p><p>Quindi si rimuovono le tuniche esterne e, con il fusto delle piante, si realizzano delle trecce che permetteranno di appendere agilmente l’aglio in un posto buio e asciutto, pronto per la pulitura finale e la successiva consumazione.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1h8o-JJ2dnRMlu6AgfM2r_EHNHJ85hP5WzXZcn0nzn3VAnYWdESeN32dkAUaDTdq_ZkWdBkP-AOaWnw7JQ2PXeUihllm1_AFp7WE4lgc9guHl-QAVUiCqPi7IjoY9eLzQP9HiLdUJqlc/s640/aglio+in+vaso_thumb%255B2%255D.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="640" height="432" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1h8o-JJ2dnRMlu6AgfM2r_EHNHJ85hP5WzXZcn0nzn3VAnYWdESeN32dkAUaDTdq_ZkWdBkP-AOaWnw7JQ2PXeUihllm1_AFp7WE4lgc9guHl-QAVUiCqPi7IjoY9eLzQP9HiLdUJqlc/w640-h432/aglio+in+vaso_thumb%255B2%255D.png" width="640" /></a></div>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-72070785919967595392020-05-21T18:52:00.001+02:002020-05-21T18:52:30.216+02:00Misure igieniche preventive per evitare la trasmissione del coronavirus.Il <b>Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) </b>ha dichiarato che mentre la fonte dell'infezione iniziale in Cina era un animale, il virus si diffonde tra le persone, specialmente inalando le goccioline presenti in aria quando una persona tossisce, starnutisce o espira.<br />
<br />
Può anche verificarsi attraverso il contatto delle mani con superfici o cibo e utensili contaminati da goccioline di una persona che ha tossito, starnutito o espirato su di loro.<br />
<br />
Così come oggetti di uso quotidiano come chiavi, occhiali, maniglie delle porte, telefoni cellulari e altri oggetti personali.<br />
<br />
In questo momento di emergenza sanitaria l’igiene personale è molto importante.<br />
<br />
L’<b>Istituto Superiore di Sanità </b>italiano ha realizzato un poster in cui fornisce semplici e utili consigli su come utilizzare in sicurezza <b><a href="https://showtimeitaly.com/home/igiene-e-protezione.html" target="_blank">prodotti igiene</a></b> come detergenti, disinfettanti, igienizzanti, ecc<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4DbYEdQGdIhi8E0zKxIPP54En4GX6PFwDxh7gQMVYM_VrignBczOurCbAD5TpzJQSU2lF2Q9B1wDISP46RNqMQAXPwT1JuTLyxdb9oQDJBgFy4NzhfCKaZFWTV7rp83S9w0ZA4YnwbzM/s1600/showtime-italy-homepage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="845" data-original-width="1577" height="342" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4DbYEdQGdIhi8E0zKxIPP54En4GX6PFwDxh7gQMVYM_VrignBczOurCbAD5TpzJQSU2lF2Q9B1wDISP46RNqMQAXPwT1JuTLyxdb9oQDJBgFy4NzhfCKaZFWTV7rp83S9w0ZA4YnwbzM/s640/showtime-italy-homepage.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un'adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un'azione meccanica.</td></tr>
</tbody></table><div class="mbtTOC2"><button>Contenuto del post:<span>[<a onclick="mbtToggle2()" id="Tog">hide</a>]</span></button> <br />
<div id="mbtTOC2"></div></div><h3>Misure igieniche per prevenire la contaminazione degli alimenti. </h3><br />
<br />
È possibile contrarre la coronavirus (COVID-19) attraverso il cibo? Come devono essere lavati i vestiti in questo momento? Le faccende domestiche sono diventate una fonte di incertezza e ansia mentre le famiglie fanno fatica a fare tutte le faccende di base mantenendo i loro cari sani e salvi allo stesso tempo.<br />
<br />
La disinformazione sul virus è un rischio per tutti e dover distinguere tra realtà e finzione aumenta lo stress che già tutti proviamo.<br />
<br />
Sapevi che l'acqua fredda e l'acqua calda sono ugualmente efficaci nell'uccidere germi e virus? Esatto, purché usiamo acqua e sapone e ci laviamo le mani nel modo giusto.<br />
<br />
<h4>Lavaggio delle mani.</h4><br />
Prima di maneggiare il cibo, lavarsi le mani correttamente con acqua potabile e sapone.<br />
<br />
Anche il lavaggio delle mani dopo il lavoro è necessario, dopo aver parlato al telefono, usato il computer, dopo essere andato in bagno, dopo aver toccato o giocato con un animale domestico, ecc<br />
<br />
<h4>Pulire e disinfettare. </h4><br />
Lavare gli utensili e le superfici di preparazione con acqua e detergente prima e dopo aver maneggiato il cibo.<br />
<br />
Disinfettare con una soluzione di acqua con alcool in proporzione 70/30 o 1 cucchiaio 15 cm³ di candeggina / 5litri d'acqua<br />
<br />
Lavare piatti e posate con acqua e detergente prima di usarli per servire gli alimenti.<br />
<br />
Usare sempre sapone e acqua pulita.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIGpBW60gaEKJVFailtYNF9dqVZH7r4dCmabkfw1z3lb8m8ensuTb7TJP3REKiJmzcHIqISHz2rLXLXjEWIdVhZW6jgk92-N6qHoNNvmSAuEwmZxkh_u6bPB1tZCRBWlM9Lb0HyxLo8to/s1600/showtime-italy-prodotti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1013" data-original-width="1582" height="408" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIGpBW60gaEKJVFailtYNF9dqVZH7r4dCmabkfw1z3lb8m8ensuTb7TJP3REKiJmzcHIqISHz2rLXLXjEWIdVhZW6jgk92-N6qHoNNvmSAuEwmZxkh_u6bPB1tZCRBWlM9Lb0HyxLo8to/s640/showtime-italy-prodotti.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Usare in sicurezza detergenti, disinfettanti, igienizzanti per la prevenzione del Covid-19</td></tr>
</tbody></table><br />
<h4>Misure di protezione di base.</h4><br />
Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone e, se non disponibile, con un disinfettante per le mani a base di alcol.<br />
<br />
Perché? Lavarsi le mani con acqua e sapone o l'uso di un disinfettante a base di alcol uccide il virus che potrebbe esserci sullemani.<br />
<br />
Adottare misure di igiene respiratoria. Quando tossisci o starnutisci, coprirsi bocca e naso con un fazzoletto.<br />
<br />
<h4>Cura al momento dell'acquisto di alimenti.</h4><br />
Pianifica gli acquisti per sapere cosa acquistare e per passare il minor tempo possibile in commercio. Questa è una buona abitudine che puoi anche mantenere in futuro.<br />
<br />
Preferibilmente vai da solo per fare acquisti e in momenti di minor afflusso delle persone. <br />
Mantenere la distanza di sicurezza dalle altre persone (almeno 1 metro). <br />
<br />
È meglio utilizzare il proprio carrello o borsa anziché il carrello del supermercato, per evitare di toccare determinate superfici.<br />
Questo non è sempre possibile, così è importante lavarsi le mani quando torniamo a casa dopo lo shopping.<br />
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-14933570781248287042020-04-21T21:01:00.009+02:002021-04-16T19:16:25.006+02:00Novel food, il cibo del futuro: alghe, meduse e insetti riervano alla nostra dieta qualche sorpresa.<b>Il futuro potrebbe riservare alla nostra dieta qualche sorpresa:</b> la lotta alla malnutrizione e la contemporanea crescita della popolazione mondiale, ma anche la sostenibilità ambientale delle attività di produzione di cibo, potrebbero portare un giorno sulle nostre tavole meduse, alghe ed insetti, che fanno già parte della tradizione culinaria di molti continenti e che anche noi, in qualche (sporadico) caso, già consumiamo pressochè quotidianamente.<br />
<br />
Le meduse vengono già consumate in Cina ed in Giappone ad esempio nel sushi: eliminata la parte urticante, il cappello può poi essere cotto e cucinato come il pesce con spezie, salse, in tempura (in pastella), ma anche disidratato oppure conservato in salamoia.<h3 style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiGQGtV5iVCjHBSudPf2IZYgQk-O1Z9Krh9nwXrMokn9IViLRxqkLgnklnVQzFqSOhVJfVWQac5p4sN02s0ggJilLIIRqFt10jUMU34CZxfSkLswnrwP1EAxS_3YLVdZ9OkxCXdIYIhGQ/s640/medusa-alimentazione.png" style="font-size: medium; font-weight: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiGQGtV5iVCjHBSudPf2IZYgQk-O1Z9Krh9nwXrMokn9IViLRxqkLgnklnVQzFqSOhVJfVWQac5p4sN02s0ggJilLIIRqFt10jUMU34CZxfSkLswnrwP1EAxS_3YLVdZ9OkxCXdIYIhGQ/w640-h480/medusa-alimentazione.png" width="640" /></a>
<div class="mbtTOC2">
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<div id="mbtTOC2"></div>
</div>
</h3><h3 style="text-align: left;">Novel food, il cibo del futuro.</h3><div><br /></div><div>Nel Mediterraneo è frequente la Cassiopea mediterranea (<i>Cotylorhyza tuberculata</i>), una medusa responsabile, tra le altre, delle famose “fioriture” che creano danni e disagi a pesca, acquacoltura, balneazione e agli impianti industriali costieri. </div><div><br /></div><h4 style="text-align: left;">Dalle meduse, ricche di proteine si possono ottenere composti bioattivi.</h4><div></div>
Dalle meduse, ricche di proteine (ed in particolare di collagene) si possono ottenere molecole (ad attività antiossidante ed antitumorale) e composti bioattivi che ne fanno intravedere utilizzi in campo biotecnologico, nutraceutico e nutracosmeceutico, nonché possibile materia prima per la produzione di mangimi ad elevato tenore proteico.<br />
<br />
<h4 style="text-align: left;">Le alghe entrano nella gastronomia di diversi Paesi.</h4>
– in Giappone il nori (un insieme di diverse specie di alghe rosse del genere Porphyra), viene ampiamente utilizzato nella preparazione del sushi.<div><br />
– sempre in Giappone si consumano kombu (alghe brune utilizzate come verdura, per insaporire o addolcire piatti), arame (<i>Eisenia bicyclis</i>, alga bruna commestibile), hijiki (<i>Sargassum fusiforme</i>, alga bruna che viene saltata in padella con olio o utilizzata come contorno) e dulse. <br />
– dulse (<i>Palmaria palmata</i>, alga rossa che cresce nel Pacifico e sulle coste settentrionali dell’oceano Atlantico.<br />
<br />
<b>L’uso alimentare di questa alga trova numerosi riscontri tra le popolazioni nordiche e celtiche, in Islanda ed in Alaska;</b> alla metà del secolo scorso era addirittura comune il commercio di tale alga non solo nei porti scozzesi ed irlandesi, ma anche in quelli canadesi e della Nuova Inghilterra, dove il suo utilizzo era stato portato dagli immigranti europei.<br />
<br />
La <b>palmaria</b>, dal particolare gusto piccante, si presta alla preparazione di zuppe (anche con cereali), di insalate e di condimenti da abbinare a diverse preparazioni gastronomiche. Il suo utilizzo, con il passare del tempo, è via via diminuito ma oggi la dulse (così come kombu, arame, hijiki ed altre alghe), con l’affermarsi delle cucine macrobiotica, vegetariana e vegana, vede un notevole sviluppo della sua coltivazione e del suo commercio. </div><div><br />
– la lattuga di mare (<i>Ulva lactuca</i>) è una comune alga tipica dei mari freddi o temperati e presente anche nel Mediterraneo, consumata come alimento in Giappone, Scozia, Irlanda; in Italia viene utilizzata per la preparazione delle zeppolelle di mare. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4JMaUjkxHKxSZIlIeZkkLydwCh4whIHcky1W-DaejaYup-wDOfb9V2g9fyTkW1kYvYop7VvU8GeGS5YydKH2PGdoq5jrq2WTv_1lbfbvzvBjjvzNs-geQaI7qX44OcLjpwJCBfPmTv6U/s640/alghe-alimentazione.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4JMaUjkxHKxSZIlIeZkkLydwCh4whIHcky1W-DaejaYup-wDOfb9V2g9fyTkW1kYvYop7VvU8GeGS5YydKH2PGdoq5jrq2WTv_1lbfbvzvBjjvzNs-geQaI7qX44OcLjpwJCBfPmTv6U/w640-h480/alghe-alimentazione.png" width="640" /></a></div><div><br />
– la spirulina (<i>Arthrospira platensis</i>, sin. <i>Spirulina platensis</i>) era una primaria fonte alimentare per gli Aztechi e per gli abitanti costieri del lago Ciad, che la raccoglievano spontaneamente, mentre oggi viene coltivata artificialmente per i suoi svariati utilizzi.<br />
<br />
La spirulina, con un contenuto proteico del 60% circa e grazie al suo elevato contenuto in vitamine e sali minerali (tra cui il ferro), è un ottimo integratore alimentare che può andare a “completare” alimenti già in commercio e destinati a particolari categorie di persone (anziani, sportivi, ecc.). Con la Spirulina si possono fare il gelato, lo yogurt, il pane, e la pasta di Spirulina è già in commercio.<br />
<br />
– agar agar: è un addensante ottenuto da varie specie di <i>Rhodophyta</i> (alghe rosse) normalmente utilizzato dall’industria alimentare (se sull’etichetta di un alimento trovate la sigla E 406 significa che in quel preparato l’agar agar è stato utilizzato come additivo) ad esempio per preparare confetture a basso contenuto zuccherino, ma anche da quella farmaceutica ed in microbiologia per la preparazione di terreni di coltura.</div><div><br /></div><div><h4 style="text-align: left;">Gli insetti.</h4>
<b>Gli insetti entrano già nella dieta quotidiana di diverse popolazioni in Asia, Africa ed America latina</b> (si stima che le persone che nel nostro pianeta si cibano di insetti siano circa due miliardi) e con essi è possibile produrre farine alternative (soprattutto alla farina di pesce, che a causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse marine sta diventando sempre più costosa e poco ecosostenibile) con ottime caratteristiche nutritive; gli insetti sono infatti ricchi di proteine, grassi ‘buoni’, calcio, ferro e zinco. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEias58JKqeM0ZyIdBtTcYWkRR6Opp8nGFPiNYwZjUHRSrBBLAfR795BStAntWPqYjmzGaiH6RiIKgM7ZXFTRvzLWmPGwXSg82R2X51W4U6vSY6iomDjkwytxNEiW11N4THob94vzyLPzS8/s640/insetti-alimentazione.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEias58JKqeM0ZyIdBtTcYWkRR6Opp8nGFPiNYwZjUHRSrBBLAfR795BStAntWPqYjmzGaiH6RiIKgM7ZXFTRvzLWmPGwXSg82R2X51W4U6vSY6iomDjkwytxNEiW11N4THob94vzyLPzS8/w640-h480/insetti-alimentazione.png" width="640" /></a></div><div><br />
<b>Ma prima di poter vedere questi nuovi alimenti sulle nostre tavole</b> o saperli ingredienti dei cibi che consumiamo, bisognerà adottare tutte le procedure previste dal Regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 gennaio 1997 sui nuovi prodotti e i nuovi ingredienti alimentari, che rappresenta un ostacolo burocratico di non poco conto, volto ovviamente a tutelare la salute pubblica; tale regolamento, attualmente in fase di revisione, subordina la possibilità di commercio di tutti quegli alimenti privi di una storia significativa di consumo in campo alimentare all’interno dell’Unione Europea ad una preventiva autorizzazione preceduta dall’acquisizione di adeguate conoscenze del prodotto e dallo sviluppo di nuove metodologie per il processamento e la conservazione.</div><div><br />
Attualmente però il Parlamento Europeo ha approvato una proposta di Regolamento che dovrebbe semplificare le autorizzazioni, le quali dovranno essere vagliate dall’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, con sede a Parma) per una valutazione sui rischi per la salute dei consumatori; per la sua definitiva applicazione serve ora il via libera del Consiglio UE.</div><div><br />
Se è vero che la fame e la malnutrizione rappresentano un problema reale e serio, soprattutto se rapportato al continuo e sempre più veloce incremento demografico che si registra a livello planetario, per cui la ricerca di nuove fonti alimentari rappresenta sicuramente un ambito scientifico da approfondire e sostenere, è altrettanto vero che molto bisogna ancora fare riguardo allo spreco di cibo ed alla sua equa distribuzione nel mondo, per cui ben vengano questi studi ma altrettanta attenzione si riservi a quanto già oggi si produce e viene sprecato in una maniera che definire incivile è un eufemismo. </div>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-73699304896221475172020-03-12T19:48:00.003+01:002021-04-17T22:28:48.944+02:00La pianificazione paesaggistica ha una funzione regolatrice e programmatoria (1a parte).<b>Il principio di pianificazione ha avuto espresso riconoscimento sin dalla legge 1497/1939.</b> <div><br /></div><div>La legge sulle bellezze naturali prevedeva, infatti, che per le cd. bellezze d’insieme si potesse procedere alla adozione di un piano territoriale paesistico al fine di impedire che le località interessate fossero utilizzate in modo pregiudizievole alla bellezza panoramica. <div><br /></div><div>Al piano, non casualmente definito all’epoca piano regolatore, non era estranea in linea di principio la funzione regolatrice e programmatoria caratteristica dei piani territoriali.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0dQ2wUo7OSqDCRtZ-9mBIHk4r3P2ua_0GMTXEemkeunhx4KbGF2RHLk2ympJnk4fRSwkriaadV3miEIO59CXzx0iOD0GXcOneXCHRXBubkk1dSa6f-zL2CtVZBgBWfoliH6mwNKXcJMY/s640/pianificazione+paesaggistica.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="452" data-original-width="640" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0dQ2wUo7OSqDCRtZ-9mBIHk4r3P2ua_0GMTXEemkeunhx4KbGF2RHLk2ympJnk4fRSwkriaadV3miEIO59CXzx0iOD0GXcOneXCHRXBubkk1dSa6f-zL2CtVZBgBWfoliH6mwNKXcJMY/w640-h452/pianificazione+paesaggistica.png" width="640" /></a></div><br /><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><h3 style="text-align: left;"><b>
La pianificazione paesaggistica.</b>
<div class="mbtTOC2">
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<div id="mbtTOC2"></div>
</div>
</h3></div><div>I limiti della impostazione originaria furono corretti attraverso la norma contenuta nell’articolo 1-bis, legge 431/1985, che ha imposto alle Regioni di sottoporre a specifica normativa d’uso e di valorizzazione ambientale il territorio su cui ricadono i beni vincolati ex lege mediante la redazione di piani paesistici o di piani urbanistico-territoriali. </div><div><br /></div><div>La legge del 1985 ha attribuito ai detti piani dei contenuti ed un valore sovraordinato rispetto agli strumenti urbanistici comunali e ciò al fine di offrire adeguata tutela ai valori paesistici presenti sul territorio, in modo tale da proteggerli e sottrarli ai processi di trasformazione governati in forme non troppo accorte e dai pericoli di degrado ambientale che potevano essere determinati da in interventi indiscriminati sui beni vincolati.<br />
<br />
La riforma del 1985, confermata dall’articolo 149 del Codice, ha rafforzato l’esigenza di superare la concezione meramente conservativa e monumentale della tutela, inserendo la disciplina paesaggistica all’interno dei processi sociali ed economici.<br />
<br />
Quanto al piano paesistico, il mantenimento della dizione della legge del 1939 non ha significato la riproposizione del vecchio schema. Come già chiarito dall’articolo 149, comma 1, del Codice, i due tipi di piano hanno le medesime finalità ambientali.<br />
<b><br /></b><h4 style="text-align: left;"><b>Nel Codice emergono, del resto, le novità più radicali nel sistema della pianificazione.</b></h4>
<br />
L’odierna impostazione data al Codice sembra seguire le linee guida già prefigurate dai testi normativi successivi al recepimento della Convenzione europea sul paesaggio in Italia. In questa ottica viene introdotto un sistema che si propone di restituire alla pianificazione quella funzione centrale, che già il richiamato articolo 1-bis della legge Galasso in qualche modo prefigurava, e che invece sinora è stata rivestita dal sistema vincolistico.<br />
<br />
Il Codice ha voluto riempire di contenuti regolativi minimi obbligatori i piani paesistici, in modo da renderli strumenti di effettivo governo dello sviluppo sostenibile delle aree paesaggisticamente rilevanti. </div><div><br /></div><h4 style="text-align: left;">La pianificazione paesaggistica.</h4><div><br /></div><div>La pianificazione paesaggistica diviene il passaggio obbligatorio essenziale per la conservazione, la pianificazione e la gestione del paesaggio, con estensione di essa a tutto il territorio regionale, con la previsione di diverse graduazioni di tutela in relazione alla ricognizione dei valori paesaggistici e alla conseguente assegnazione di obiettivi di qualità paesistica, nonché di interventi di recupero nelle aree degradate, in obbedienza alle indicazioni emerse dalla Convenzione europea del paesaggio. </div><div><br /></div><div>Questi obiettivi comportano che la tutela del paesaggio non sia ristretta a mere finalità di conservazione e salvaguardia, ma si estenda alla regolazione di ogni intervento umano destinato ad incidere sul paesaggio. </div><div><br /></div><div>In tale ottica, lo strumento principale con cui ogni intervento viene correttamente orientato rispetto ai profili paesaggistici è la pianificazione, che costituisce una strumento diretto, con cui, coscientemente, si prescrivono le modalità attraverso le quali devono avvenire determinate modificazione del paesaggio.</div><div><br /></div><div><h4 style="text-align: left;">Il piano paesaggistico costituisce un piano territoriale.</h4>
<br />
Il piano paesaggistico costituisce un piano territoriale, i cui effetti non sono solo quelli caratteristici di un piano di direttive, ma anche quelli di un piano di prescrizioni immediatamente vincolanti per i soggetti privati. </div><div><br /></div><div>Per quanto attiene alle funzioni che può avere il piano paesaggistico ed all’estensione del suo contenuto, una recente ed autorevole giurisprudenza amministrativa ha chiarito che «il piano paesistico, non può che prendere atto di tutti i vincoli preesistenti o successivamente imposti, recependo le relative norme d’uso, di conservazione e ripristino, avendo la funzione di delineare gli ambiti in cui suddividere tutto il territorio regionale, e di definire prescrizioni e previsioni dirette alla conservazione degli elementi costitutivi e delle morfologie dei beni paesaggistici solo ove non già contenute negli atti di individuazione dei singoli beni soggetti a tutela del territorio».<br />
<br />
La legislazione regionale, al di là della tipologia pianificatoria adottata, ha ampliato l’ambito di incidenza della disciplina oltre i confini ambientali. Con la conseguenza che i contenuti e le finalità di conservazione e valorizzazione hanno finito per caratterizzare ogni atto di pianificazione urbanistica. </div><div><br /></div><div>Tali aspetti sono stati richiamati dalla Corte Costituzionale, secondo cui il piano paesistico opererebbe con le tecniche e gli effetti propri dei piani urbanistici, ancorché risulti principalmente preordinato alla protezione dei valori estetico-culturali. </div><div><br /></div><div>Con la conseguenza che, da un lato, esso può estendersi ad aree non interessate dalla tutela del paesaggio, dall’altro, oltre a possedere l’efficacia propria del piano territoriale di coordinamento urbanistico, come tale destinato a orientare mediante direttive l’azione degli enti titolari di competenze urbanistiche, esprime, altresì, «una immediata operatività vincolante per i soggetti privati».</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJfjmmRtczw8ctq-5_DNKu9BSFfVhvQzZWyz1pqOwVbRrwFXykmxUJxI3edTicBfy7TtjtnmXIG0pGjBrfMPMf10dinDsojY-ahOdeww64ogHfTYvChBSnXVaXtYJurmMZA8dCrFY733Y/s640/pianificazione+paesaggistica-1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="640" height="430" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJfjmmRtczw8ctq-5_DNKu9BSFfVhvQzZWyz1pqOwVbRrwFXykmxUJxI3edTicBfy7TtjtnmXIG0pGjBrfMPMf10dinDsojY-ahOdeww64ogHfTYvChBSnXVaXtYJurmMZA8dCrFY733Y/w640-h430/pianificazione+paesaggistica-1.png" width="640" /></a></div><div>
<br /><h4 style="text-align: left;">
Il Codice ha innovato profondamente la disciplina. </h4></div><div><br /></div><div>I principi fondamentali della materia sono contenuti negli articoli 135 e 143, secondo cui il piano paesaggistico, diversamente dal passato allorché la sua adozione era obbligatoria unicamente per i beni vincolati ex legge, può arrivare comprendere gran parte del territorio regionale e definire le trasformazioni compatibili, le azioni di recupero e di riqualificazione delle aree e gli interventi di valorizzazione. </div><div><br /></div><div>Alla stregua delle caratteristiche delle aree e del livello di integrità ambientale, il piano può suddividere il territorio regionale in ambiti omogenei, secondo una gradazione che comprende non solo le aree di elevato pregio paesaggistico, ma anche quelle compromesse o degradate, la cui reintegrazione può determinare la realizzazione di nuovi valori paesaggistici. </div><div><br /></div><div>Il piano attribuisce a ciascun ambito, secondo il valore paesaggistico riconosciuto nell’area, obiettivi di qualità paesaggistica con riguardo alla conservazione ambientale, alla previsione dello sviluppo urbanistico ed edilizio compatibile e alle attività di recupero e riqualificazione delle aree compromesse o degradate.</div><div>
</div></div>
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-35750173335559001322020-02-20T16:41:00.000+01:002021-04-05T23:22:35.904+02:00L' ananas è uno dei frutti migliori per la salute e l'alimentazione corretta, perché fa bene.Le popolazioni indigene dell’America Latina consideravano l’ananas un simbolo di ospitalità e lo regalavano a giovani come buon auspicio per il successo nella vita. Possiamo aggiungere facilmente l’ananas alla nostra alimentazione a colazione, a merenda o come spuntino.<br />
<br />
L'ananas è uno dei frutti migliori per la salute e l'alimentazione corretta: ecco tutte le proprietà e le calorie dell'ananas e perché fa bene.<br />
<br />
Accanto alle banane, l’ananas è il secondo frutto tropicale più popolare in Italia. <br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPz_uKh1njrxj0QC52tNOmRkCM1B0H9FKteIIVxPiFRmjJu89O7Qj3wF8wFOGVcCALlozl2zi127f6kLQyUzZfgcybcK6bvcqpcfXilMS4tJ242dtInTUJ2KOYPrS0_JAlkB4whGcos4I/s1600/ananas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPz_uKh1njrxj0QC52tNOmRkCM1B0H9FKteIIVxPiFRmjJu89O7Qj3wF8wFOGVcCALlozl2zi127f6kLQyUzZfgcybcK6bvcqpcfXilMS4tJ242dtInTUJ2KOYPrS0_JAlkB4whGcos4I/s640/ananas.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Accanto alle banane, l’ananas è il secondo frutto tropicale più popolare in Italia.</td></tr>
</tbody></table><div class="mbtTOC2"><button>Contenuto del post: <span>[<a onclick="mbtToggle2()" id="Tog">hide</a>]</span></button> <br />
<div id="mbtTOC2"></div></div><h3>L'ananas: origini.</h3><br />
E’ originario del Sud America, in particolare del Brasile e Paraguay. Mangiare questo delizioso frutto su base regolare offre immensi vantaggi per la salute, più di quelli che si possa pensare.<br />
<br />
Come apprendiamo dalle tabelle Inran l’ananas fresco è un frutto ricco di vitamine e sali minerali. È un frutto molto dissetante per via del suo elevato contenuto di acqua. L’ananas non contiene né grassi saturi né colesterolo.<br />
<h4>Proprietà e calorie.</h4><br />
Secondo l’Inran 100 grammi di ananas fresco forniscono al nostro organismo 1 grammo di fibre e 10 grammi di carboidrati disponibili che corrispondono agli zuccheri naturali presenti in questo frutto.<br />
<br />
È importante tenere in considerazione l’ananas come fonte di sali minerali dato che 100 grammi della sua polpa contengono 250 mg di potassio, 05 mg di ferro, 17 mg di calcio e 8 mg di fosforo.<br />
<br />
Per quanto riguarda l’ananas come fonte di vitamine, sottolineiamo la presenza di 17 mg di vitamina C e di 7 µg di vitamina A retinolo equivalente. Per quanto riguarda il sodio, l’ananas ne contiene solo 2 mg.<br />
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</script><br />
L’ananas è un frutto leggero e povero di calorie. Infatti 100 grammi di ananas (parte edibile, dunque la polpa senza buccia) apportano al nostro organismo soltanto 40 calorie.<br />
<br />
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</script><br />
<strong>Ecco 10 ricette di cucina con l’ananas, in collaborazione con <a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/" target="_blank">Il Mondo dei Dolci</a> e <a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/" target="_blank">La Cucina di Susana</a>.</strong><br />
<h4>Ricettario.</h4><a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2014/01/ananas-e-melone-invernale-con-gelatina.html" target="_blank"><strong>Ananas e melone invernale con gelatina di melagrana.</strong></a><br />
<div align="center"><a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2014/01/ananas-e-melone-invernale-con-gelatina.html" target="_blank"><img alt="Ananas e melone invernale con gelatina di melagrana" height="640" src="https://lh3.ggpht.com/-IE-SEvQ-BNY/Ut5lfquWVUI/AAAAAAAAJc0/42yUxAk9rkk/Ananas%252520e%252520melone%252520invernale%252520con%252520gelatina%252520di%252520melagrana_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" width="518" /></a></div><div align="left"><a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2014/06/gaufrette-fiore-con-ananas-e-panna.html" target="_blank"><strong>Gaufrette a fiore con ananas e panna</strong></a>.</div><div align="left"><a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2014/06/gaufrette-fiore-con-ananas-e-pannhttps://ilmondodeidolci.blogspot.com/2014/06/gaufrette-fiore-con-ananas-e-panna.htmla.html" target="_blank"><img alt="gaufrette a fiore con ananas e panna" height="539" src="https://lh5.ggpht.com/-ey2_FdxxH-8/U5NRCqwrd5I/AAAAAAAALfQ/M6Az2oG3fxo/gaufrette%252520a%252520fiore%252520con%252520ananas%252520e%252520panna_thumb%25255B5%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a></div><div align="left"><a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2015/01/torta-gelato-all-fresca-leggera-e.html" target="_blank"><strong>Torta gelato all'ananas, fresca, leggera e delicata</strong></a><strong>.</strong></div><div align="left"><blockquote>Leggi anche: <a href="https://greengalletti.blogspot.com/2014/03/il-melograno-diuretico-antiossidante-e.html">Il melograno, diuretico, antiossidante e anti-tumorale è un vero farmaco naturale</a>.</blockquote></div><a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2015/01/torta-gelato-all-fresca-leggera-e.html" target="_blank"><img alt="torta gelato all'ananas" height="351" src="https://lh6.ggpht.com/-Xx1v7un8odk/VKmDaGTwLAI/AAAAAAAAN8Q/ad0FuvZSc1g/torta%252520gelato%252520all%252527ananas_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a><br />
<a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2013/05/ananas-caramellato-con-crema-allarancia.html" target="_blank"><strong>Ananas caramellato con crema all’arancia</strong></a><strong>.</strong><br />
<a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2013/05/ananas-caramellato-con-crema-allarancia.html" target="_blank"><img alt="Ananas caramellato con crema all’arancia" height="477" src="https://lh3.ggpht.com/-GjBUKRbjDCc/UYqTN9KVCGI/AAAAAAAAEug/bIGZCLC1xOU/Image.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a><br />
<a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2014/12/carpaccio-di-ananas-marinato-al-prosecco.html" target="_blank"><strong>Carpaccio di ananas marinato al prosecco</strong></a><strong>.</strong><br />
<a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2014/12/carpaccio-di-ananas-marinato-al-prosecco.html" target="_blank"><img alt="Carpaccio di ananas marinato al prosecco" height="351" src="https://lh3.ggpht.com/-Qh4mnNDT_P0/VJiBioQYZxI/AAAAAAAAN4I/ETxXYmRqnPU/Carpaccio%252520di%252520ananas%252520marinato%252520al%252520prosecco_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2013/12/arrosto-di-tacchino-freddo-con-ananas.html"><strong>Arrosto di tacchino freddo con ananas.</strong></a><br />
<img alt="Arrosto di tacchino freddo con ananas" height="496" src="https://lh3.ggpht.com/-6t9SpdO2T3I/UrFtCAbN7cI/AAAAAAAAMcc/jIvvL9NwnZk/Arrosto%252520di%252520tacchino%252520freddo%252520con%252520ananas_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /><strong><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2016/02/spiedini-di-pollo-e-ananas-con-salsa-di.html">Spiedini di pollo e ananas con salsa di soia.</a></strong><br />
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<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2016/02/spiedini-di-pollo-e-ananas-con-salsa-di.html" target="_blank"><img alt="spiedini_di_pollo_e_ananas" height="640" src="https://lh3.googleusercontent.com/-3sJVCFnj9xA/Vsd07wlpipI/AAAAAAAAWAc/04E4Umul3nA/spiedini_di_pollo_e_ananas_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="461" /></a><a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2013/06/coppette-di-ananas-con-crema-e-kiwi.html" target="_blank"><strong>Coppette di ananas con crema e kiwi.</strong></a><br />
<a href="https://ilmondodeidolci.blogspot.com/2013/06/coppette-di-ananas-con-crema-e-kiwi.html" target="_blank"><img alt="coppette di ananas con crema e kiwi" src="https://lh5.ggpht.com/-v5WFEekE7PM/UcXq29kcWxI/AAAAAAAAFHI/5tzjLltk9Gk/coppette%252520di%252520ananas%252520con%252520crema%252520e%252520kiwi_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2013/11/frappe-di-ananas-e-papaia.html"><strong>Frappé di ananas e papaia.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2013/11/frappe-di-ananas-e-papaia.html" target="_blank"><img alt="Frappé di ananas e papaia" height="640" src="https://lh6.ggpht.com/-TGw_tNzL2W0/UpoydFXD-3I/AAAAAAAAMPQ/v_IkCIaI2s4/Frapp%2525C3%2525A9%252520di%252520ananas%252520e%252520papaia_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="518" /></a><br />
<a href="http://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/sformati-di-ananas-alle-fragole/" target="_blank"><strong>Sformati di ananas alle fragole</strong></a><strong>.</strong><br />
<blockquote>Leggi anche: <a href="https://greengalletti.blogspot.com/2014/01/il-ribes-sia-rosso-che-nero-ha-delle.html">Il ribes sia rosso che nero ha delle proprietà favolose per il nostro organismo</a>. </blockquote><a href="http://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/sformati-di-ananas-alle-fragole/" target="_blank"><img alt="sformati_di_ananas" src="https://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/wp-content/uploads/2016/01/sformati_di_ananas_thumb.jpg" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" /></a><br />
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-37542939659144570672020-01-10T12:59:00.000+01:002021-04-05T23:22:16.759+02:00Dal sapore dolce e prelibato, ma povera di zuccheri e ricca di acqua, la zucca è un vero toccasana.Conosci le tante proprietà della zucca? Dal sapore dolce e prelibato, ma povera di zuccheri e ricca di acqua, la zucca è un vero toccasana.<br />
<br />
Le proprietà della zucca aiutano a contrastare l'invecchiamento e sono benefiche per gli occhi e per la salute, combattendo lo stress.<br />
<br />
Quante calorie contiene la zucca? La zucca è un ortaggio davvero poco calorico. Infatti 100 grammi di zucca gialla apportano soltanto 18 calorie. Possiamo dunque scegliere la zucca come contorno leggero e come ingrediente per le nostre ricette autunnali.<br />
<br />
La zucca può essere facilmente coltivata nei nostri orti. Le sue piante danno origine, oltre ai frutti che ben conosciamo, a dei fiori gialli commestibili che sono ottimi da gustare crudi in insalata, come condimento per la pasta, oppure cotti in una pastella composta da acqua e farina di ceci, oppure da farina di grano e birra.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWhQ_7cB2kG7ZmaZhnxewrNr5N9BAlXJcnRmyhQoH69JehlJwtsz0CPNeYPqYxdRrXm06b8qYCWvn4eTdKo2fVxuvymErXuO5xP7zVakMg0YK5M3l37SRJF220p16TvA5KsK4RG0lHrtE/s1600/zucca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWhQ_7cB2kG7ZmaZhnxewrNr5N9BAlXJcnRmyhQoH69JehlJwtsz0CPNeYPqYxdRrXm06b8qYCWvn4eTdKo2fVxuvymErXuO5xP7zVakMg0YK5M3l37SRJF220p16TvA5KsK4RG0lHrtE/s640/zucca.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La zucca può essere facilmente coltivata nei nostri orti.</td></tr>
</tbody></table><div class="mbtTOC2"><button>Contenuto del post: <span>[<a onclick="mbtToggle2()" id="Tog">hide</a>]</span></button> <br />
<div id="mbtTOC2"></div></div><h3>La zucca è un vero toccasana.</h3>Attraverso l'impiego di una centrifuga, dalla polpa di zucca può essere ricavato un ottimo succo, dalle proprietà benefiche riconosciute.<br />
<br />
Il succo di zucca è indicato in caso di ulcera e di particolari condizioni di acidità all'interno dell'apparato digerente.<br />
<br />
<h4>La medicina naturale.</h4><br />
La medicina naturale consiglia, in questi casi, di consumare un bicchiere di succo di zucca tre volte al giorno, un'ora e mezza prima dei pasti. Ad esso sono state inoltre attribuite proprietà di prevenzione nei confronti dei tumori. <br />
<blockquote>Leggi anche: <a href="https://greengalletti.blogspot.com/2018/10/i-carciofi-sono-una-miniera-di.html">I carciofi sono una miniera di proprietà benefiche ideali per integrare un' alimentazione sana</a>.</blockquote>Il consumo del succo di zucca, e della stessa polpa di zucca, viene consigliato in caso di insonnia, poiché ad esso vengono attribuite delle efficaci proprietà sedative.<br />
<br />
Il consumo della zucca è inoltre indicato da parte della medicina naturale in caso di scompensi ormonali durante l'adolescenza e la menopausa.<br />
<br />
<h4>Il consumo di semi di zucca.</h4><br />
Il consumo di semi di zucca e di polpa di zucca è ritenuto benefico nell'eliminazione dei parassiti intestinali, contro i quali essa rappresenta un vero e proprio rimedio naturale privo di controindicazioni.<br />
<br />
<h4>Ricettario.</h4><br />
Ecco 10 deliziose ricette con la zucca in collaborazione con <a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/" target="_blank"><strong>La Cucina di Susana</strong></a> e <a href="http://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana" target="_blank"><strong>Giallo Zafferano</strong></a>.<br />
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<a href="http://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/come-creare-un-perfetto-men-di-halloween-tortelli-di-zucca-un-primo-piatto-prelibato/" target="_blank"><strong>Come creare un perfetto menù di Halloween:</strong></a><strong> </strong><a href="http://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/come-creare-un-perfetto-men-di-halloween-tortelli-di-zucca-un-primo-piatto-prelibato/" target="_blank"><strong>Tortelli di Zucca, un primo piatto prelibato</strong></a><strong>.</strong><br />
<img src="https://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/wp-content/uploads/2017/10/tortelli-di-zucca-fatti-in-casa_thumb.jpg" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" /><br />
<a href="http://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/come-creare-un-perfetto-men-di-halloween-strega-sbudellata/" target="_blank"><strong>Come creare un perfetto menù di Halloween: Terrificante Strega Sbudellata.</strong></a><br />
<a href="http://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/come-creare-un-perfetto-men-di-halloween-strega-sbudellata/" target="_blank"><img alt="image" src="https://blog.giallozafferano.it/lacucinadisusana/wp-content/uploads/2017/10/image_thumb-1.png" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2017/10/halloween-idee-e-ricette-per-una-festa_49.html"><strong>Halloween idee e ricette per una festa speciale: Biscotti di zucca della strega.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2017/10/halloween-idee-e-ricette-per-una-festa_49.html" target="_blank"><img alt="Biscotti di zucca della strega" src="https://lh3.googleusercontent.com/-R3dYwafbjyY/WfYdkwYxprI/AAAAAAAAW6I/OFKjeLtnoFEN63xLRYmDUm2Z9C5VF2WSwCHMYCw/Biscotti%2Bdi%2Bzucca%2Bdella%2Bstrega_thumb%255B2%255D?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2017/10/halloween-idee-e-ricette-per-una-festa.html"><strong>Halloween idee e ricette per una festa speciale: Cheesecake alla zucca con ragnatela.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2017/10/halloween-idee-e-ricette-per-una-festa.html" target="_blank"><img alt="image" height="505" src="https://lh3.googleusercontent.com/-xRHsxQt-VJY/WfXzWP5T-KI/AAAAAAAAW48/z9IbCTpEH6k6-Y0312t4pl0c-VfA84K8ACHMYCw/image_thumb%255B1%255D?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a><br />
<strong><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2017/10/halloween-idee-e-ricette-per-una-festa_77.html">Halloween idee e ricette per una festa speciale: Dolci bare di Halloween.</a></strong><br />
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<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2017/10/halloween-idee-e-ricette-per-una-festa_30.html"><strong>Halloween idee e ricette per una festa speciale: deliziose frittelle dolci alla zucca.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2017/10/halloween-idee-e-ricette-per-una-festa_30.html" target="_blank"><img alt="frittelle-dolci" src="https://lh3.googleusercontent.com/-Fs5c5rE6b6E/WfYEezwT8NI/AAAAAAAAW5k/fQme0NUIu709-lmRYesDup2EPgg9YJO5gCHMYCw/frittelle-dolci_thumb%255B2%255D?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2015/03/tagliatelle-di-zucca-con-briciole-di.html"><strong>Tagliatelle di zucca con briciole di salsiccia.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2015/03/tagliatelle-di-zucca-con-briciole-di.html" target="_blank"><img alt="Tagliatelle di zucca con briciole di salsiccia" height="371" src="https://lh3.ggpht.com/-d4xFDRqsJu0/VRQdTYJZi7I/AAAAAAAAThc/0a6iJ3eaKJs/Tagliatelle%252520di%252520zucca%252520con%252520briciole%252520di%252520salsiccia_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2014/12/tortellini-in-brodo-di-zucca.html" target="_blank"><strong>Tortellini in brodo di zucca.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2014/12/tortellini-in-brodo-di-zucca.html" target="_blank"><img alt="Tortellini in brodo di zucca" height="351" src="https://lh5.ggpht.com/-tB69JleXHkk/VJm4_KwXwhI/AAAAAAAAR-U/ZiZhrMe-oRw/Tortellini%252520in%252520brodo%252520di%252520zucca_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2014/06/zucca-al-forno-con-prosciutto-crudo.html" target="_blank"><strong>Zucca al forno con prosciutto crudo.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2014/06/zucca-al-forno-con-prosciutto-crudo.html" target="_blank"><img alt="Zucca al forno con prosciutto crudo" height="640" src="https://lh6.ggpht.com/-65QgJvXWy1A/U6rGUOjf0OI/AAAAAAAAPoM/Bemo0tabGIk/Zucca%252520al%252520forno%252520con%252520prosciutto%252520crudo_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="518" /></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2015/01/fiori-di-zucca-ripieni-con-ricotta-di.html"><strong>Fiori di zucca ripieni con ricotta di bufala.</strong></a><br />
<a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2015/01/fiori-di-zucca-ripieni-con-ricotta-di.html" target="_blank"><img alt="Fiori di zucca ripieni con ricotta di bufala" height="351" src="https://lh6.ggpht.com/-mDgPC8LcO64/VMeEeL-iecI/AAAAAAAASbM/mtDvpWOZQmE/Fiori%252520di%252520zucca%252520ripieni%252520con%252520ricotta%252520di%252520bufala_thumb%25255B2%25255D.jpg?imgmax=800" style="display: block; float: none; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></a><br />
<script>mbtTOC2();</script>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-31148383900240682572019-12-13T17:41:00.000+01:002021-04-05T23:19:16.567+02:00L'erboristeria nell'antica Roma utilizzava molte erbe come rimedi naturali tra erbe e magi.<p>I romani si limitavano a curare la salute con gli esercizi fisici e le terme, unendo igiene, cosmesi e cura del corpo. Il consumo di aromi a Roma è sempre stato molto alto. La loro ignoranza in materia di medicina, nonostante la presenza dei greci nell'Italia meridionale e degli etruschi in quella centrale, era così grande che ancora sotto Plutarco e Tiberio si sosteneva che ogni persona dovesse curarsi da sola, senza ricorrere ai consigli altrui.</p>
<p>E' vero che nel V sec. a.C. essi istituirono la prima associazione corporativa, i farmacopoli, unici autorizzati a preparare e vendere i medicamenti. Ma sino all'arrivo dei medici provenienti dalla Grecia, nel 219 a.C., era il pater familias che curava con decotti, unguenti e cataplasmi, comprati presso i farmacopoli.</p><p><img width="582" height="640" style="margin-right: auto; margin-left: auto; float: none; display: block;" src="https://www.guidaerboristeria.it/wp-content/foto/medicina_antica_roma.jpg"></p>
<p>Con l'arrivo dei greci iniziano le prime opere a carattere di veri trattati di farmacognosia e di farmacoterapia. In esse i farmaci non vengono più riportati sotto forma di semplici elenchi o in appendice alle malattie, come negli scritti di Ippocrate, ma secondo criteri sistematici e descrittivi riferentisi all'uso, agli effetti utili o dannosi, al dosaggio, alle modalità di somministrazione, ecc. Sin dal I sec. d.C., a Roma, era uso comune coltivare orti con piante medicinali, e ai tempi di Cesare iniziarono ad operare i medici pubblici sovvenzionati dalle città. La prima traccia storica di una farmacia organizzata è emersa dagli scavi di Pompei.</p>
<p>Una cultura farmaceutica vera e propria a Roma iniziò con Galeno di Pergamo (129-199), anche se, prima di lui, nella Naturalis historia in 37 libri (di cui sette dedicati alle piante medicinali), di Plinio il Vecchio, scritta tra il 23 e il 79 d.C., vi sono 600 rimedi di origine vegetale, desunti dalle sue conoscenze del mondo greco: un'autentica enciclopedia di astronomia, geografia, antropologia, etnografia, zoologia, botanica, medicina, mineralogia, dove sono stati consultati 500 scrittori fra stranieri e latini e 2000 opere. Ancora oggi è fondamentale per farci apprendere le conoscenze della farmacologia degli antichi.</p>
<p>Sulla base dell'opera pliniana fu composta nel IV secolo la cosiddetta Medicina Plinii, prontuario medico ch'ebbe grande fortuna. La Naturalis historia fu una delle prime a essere riprodotta a stampa all'inizio del XVI secolo.</p>
<p>Prima di Galeno vi erano anche notizie di rilievo nel De Medicina di Aulo Cornelio Celso (25 a.C.-50 d.C.), fonte primaria su dieta, farmacia, chirurgia e materie connesse: una delle migliori fonti sulla conoscenza medica alessandrina. E nelle Compositiones (48 d.C.) di Scribonio Largo, che raccolgono 271 ricette contro ogni genere di male, per la qual cosa godette di enorme successo per tutta l'età imperiale.</p>
<p>Con Claudio Galeno (129-201) tuttavia, il medico più illustre di tutta l'antichità dopo Ippocrate, si è su un altro pianeta. Quale medico greco della corte dell'imperatore Marco Aurelio, ebbe modo d'imparare molto accompagnando i militari nelle loro campagne. A lui si deve la formalizzazione ufficiale delle antiche teorie sugli umori, che sono servite per spiegare il funzionamento del corpo umano sino all'inizio dello studio dell'anatomia umana nel XVI sec.</p>
<p>La sua opera principale, De simplicium medicamentis et facultatibus (i medicamenti citati sono 473) lascerà il segno per un millennio e mezzo. Fedele alla concezione umorale della malattia, egli catalogò i medicamenti in funzione del "calore" (o umore), secondo gradi crescenti, permettendo la scelta del farmaco con tale parametro per ogni malattia (Methodus medendi). In particolare applicava medicamenti con azione opposta a quella del male: p.es. farmaci refrigeranti nelle malattie calde. Il suo motto era "contraria contrariis curantur". Il medico stesso doveva preparare il medicinale e somministrarlo in modo oculato e con parsimonia al paziente. Alcune formule erano tenute segrete, riservate ai soli addetti.</p>
<p>I suoi discepoli si specializzarono nel distinguere, a seconda che l'uso fosse più o meno immediato, i medicamenti magistrali (infusi, decotti ecc.), perché basati sulla ricetta del medico, da quelli officinali, stabiliti dalle farmacopee ufficiali (acque distillate, tinture, sciroppi, polveri vegetali ecc.). Questi ricette furono poi trasmesse in Europa dagli arabi. Galeno scrisse oltre 400 libri di medicina, fisiologia e farmacologia, di cui solo 108 ci sono pervenuti.</p>
<p>Da citare anche Andromaco di Creta, medico di Nerone, che preparò la teriaca, composta di 61 ingredienti presi dal mondo animale e vegetale, portati a 73 dal medico Galeno. E il bizantino Oribasio (325-403), medico personale dell'imperatore Giuliano l'Apostata, che lasciò un'opera di medicina in 70 libri, giunta a noi solo in parte, un compendio di medicina in 9 libri e un trattato popolare in 4 libri. In particolare trattò della falsificazione delle droghe.</p>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-54844341247135738872019-11-15T23:12:00.000+01:002021-04-05T23:18:44.905+02:00Il cerfoglio, fratello sconosciuto del prezzemolo, poichè lo ricorda sia nell'aspetto che nel profumo.<p>Il cerfoglio (Anthriscus cerefolium) è una pianta aromatica dall'aroma fresco e delicato, leggermente speziato, molto usato nella cucina francese.</p><p>
Le foglie si possono raccogliere dopo poche settimane dalla semina, e sono da consumare crude, intere come guarnizione per il loro aspetto gradevole, o tritate.</p><p>Si semina in primavera o in autunno, e si raccoglie scalarmente a partire da 10-15 giorni dalla semina.</p><p>
Cresce velocemente e anche un contenitore di dimensioni medie fornisce 1-2 tazze di foglie settimanali, che è consigliabile raccogliere al momento dell'utilizzo, perchè conservate perdono molto in aroma.</p><p><img width="640" height="427" style="margin-right: auto; margin-left: auto; float: none; display: block;" src="https://images.lacucinaitaliana.it/wp-content/uploads/2017/03/cerfoglio.jpg"></p><p>
La cimatura costante ritarda inoltre la fioritura, allungando il periodo del raccolto.</p><p>Il cerfoglio è una pianta biennale, che può essere coltivata anche come annuale per il consumo delle foglie, e riseminata l'anno successivo.</p><p>
E' possibile coltivare il cerfoglio in vaso.</p><p>
Tollera la mezz'ombra e le basse temperature, mentre non sopporta la siccità e l'afa.</p><p><strong>Il cerfoglio in cucina</strong></p>
<p>Il cerfoglio ha un aroma fresco e delicato, che ricorda l'anice. Si usa crudo, aggiunto ai cibi all'ultimo momento perchè con la cottura perde aroma, e per via del suo gusto delicato è consigliabile usarne una quantità maggiore rispetto a altre erbe aromatiche.</p>
<p>Si usa in zuppe, pasta e arrosti, per arricchire insalate e sandwiches e come ingrediente per salse crude. Si accosta bene a formaggi a pasta morbida, asparagi, carciofi, patate e pollo, filetti di pesce e crostacei, pesce e molluschi bolliti, minestre cremose, piatti a base di uova, carni bianche, salse delicate al burro, formaggi freschi e insalate verdi.</p><p>Ricco di vitamina C, digestivo, diuretico, tonificante del fegato.</p><p>
Il cerfoglio è una delle fines herbes francesi, una miscela di erbe aromatiche delicate che include tra i vari ingredienti anche dragoncello e erba cipollina.</p><p><br>5 Ricette con il <strong>cerfoglio</strong> (in collaborazione con <a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com" target="_blank">La Cucina di Susana</a>):</p><p><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2014/10/noce-di-cervo-con-tubero-di-cerfoglio-e.html">Noce di cervo con tubero di cerfoglio e cipolla rossa.</a></p><p><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2012/02/piccatine-di-vitello-al-prosciutto.html">Piccatine di vitello al prosciutto.</a></p><p><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2013/04/lo-speziario-l-erbario-e-le_13.html">Lo speziario, l' erbario e le combinazioni di aromi, segunda parte.</a></p><h5><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2014/10/carpaccio-di-cervo-marinato-con.html">Carpaccio di cervo marinato con barbabietole rosse, bianche e gialle.</a></h5><p><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2014/08/rana-pescatrice-con-pancetta-al-tartufo.html">Rana pescatrice con pancetta al tartufo.</a></p>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-31651875505072673632019-10-11T19:14:00.000+02:002021-04-05T23:18:23.886+02:00La borragine spicca senza dubbio tra le erbe selvatiche commestibili e ricche di proprietà.<p>Tra le erbe selvatiche commestibili e ricche di proprietà spicca senza dubbio la borragine. </p><p>Questa pianta, che si può utilizzare anche sotto forma di tisana, olio o perle offre molti benefici al nostro organismo anche se non è esente da alcune controindicazioni. </p><p>Conosciamo allora meglio la borragine e i suoi usi.</p><p><img style="margin-right: auto; margin-left: auto; float: none; display: block;" src="https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2016/09/borragine_cover.jpg"></p><p><strong>Caratteristiche.</strong></p><p>Borraggine<br>Il suo gusto è simile al cetriolo.<br>Si usa con erdure bollite e al burro, burro aromatico, formaggio morbido, zuppe di verdura.<br>Ricco di potassio, calcio.<br>Diuretico, tonificante del sistema nervoso</p><p><strong>Proprietà.</strong></p><p>La tisana di borragine, quindi, può essere utile sia a ritrovare la propria regolarità intestinale sia ad alleviare i sintomi del mal di gola. Un altro interessante beneficio che offre questa pianta è quello di essere d’aiuto alle donne in caso di disturbi premestruali, la bevanda calda (ma ancor di più l’olio) può infatti ridurre crampi, gonfiori, sensazione di malessere e altri fastidi che accusano molte persone in quel periodo. Ciò è dovuto alla presenza in questa pianta di fitoestrogeni, sostanze che riequilibriano il sistema ormonale e che dunque possono essere utili in tante problematiche della donna in età fertile ma anche in menopausa.</p>
<p>La borragine, e in particolare l’olio che se ne estrae, è ricco di alcuni acidi grassi benefici per cuore ed arterie in grado di favorire la vasodilatazione, ridurre i depositi di colesterolo e abbassare l’infiammazione.</p>
<p>Questa pianta è poi una vera e propria alleata di bellezza. La sua azione benefica sulla pelle si evidenzia non solo in caso di vere e proprie patologie ma anche semplicemente se si ha la pelle secca o grassa (la borragine regola infatti la produzione di sebo in entrambi i casi) o alla comparsa delle prime rughe. Sulla pelle ovviamente si utilizza il prezioso olio di borragine, che si estrae a freddo dai semi di questa pianta ed ha un grande potere antiossidante.</p><p><img style="margin-right: auto; margin-left: auto; float: none; display: block;" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/17/224_Borrago_officinalis_L.jpg"></p><p>Ricette.</p><p><a href="https://lacucinadisusana.blogspot.com/2015/04/pesto-di-borragine-per-farcire-un.html">Pesto di borragine per farcire un velocissimo panino ripieno di gorgonzola e arrosto di tacchino.</a></p>Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5604849141465337566.post-21040459161289504412019-09-19T18:00:00.001+02:002019-09-19T18:00:22.878+02:00Asparagi di Cantello, un tipo molto particolare di asparago: bianco con punta rosata.<p>Avvicinandoci al confine con la Svizzera incontriamo Cantello, piccolo centro che deve la sua fama alla produzione di un tipo molto particolare di asparago: bianco con punta rosata, che resta consistente anche dopo la cottura. </p><p>Gli asparagi di Cantello sono prodotti anche nella zona dei comuni di Clivio, Viggiù e Arcisate tutti in provincia di Varese. Ogni seconda domenica di maggio viene organizzata una sagra con vendita e assaggi di questo prelibato ortaggio.<br></p><strong></strong><p align="center"><strong><a href="http://www.vareselandoftourism.com/ProxyVFS.axd/popup/r16660?&ext=.jpg"><img alt="" src="http://www.vareselandoftourism.com/ProxyVFS.axd/image/r16660?"></a></strong></p><p><strong>L'asparago in cucina</strong></p><p>Antiche sono anche le tradizionali ricette, una fra tutte quella classica con l'uovo all'occhio di bue. Si abbina molto bene anche coi risotti e con le crespelle senza disdegnare altri tipi di pasta. Si consiglia di pelarlo prima di cucinarlo. Utilizzato anche negli antipasti in agrodolce.Fausto Baccinohttp://www.blogger.com/profile/08816996889163693390noreply@blogger.com0