10.- La mela.
Quale? Esistono più di 7.500 varietà di mele conosciute sulla Terra. Cultivar diverse per gusti e utilizzi: da mangiare crude, per cucinare, per la produzione di sidro... Quale scegliere?
Una mela al giorno: se volessimo provarne ogni giorno una varietà diversa impiegheremmo 20 anni.
Il melo ha origine in Asia centrale e l'evoluzione dei meli botanici risalirebbe al Neolitico. La specie è presente in Italia e altri paesi nominalmente con circa 2000 varietà, ma la definizione più precisa è difficile data la sovrapposizione storica delle denominazioni, e le specie estinte o irreperibili.
La mela è il frutto più destagionalizzato (lo si trova tutto l'anno) e ciò richiede la presenza di impianti che provvedono alla conservazione e ne distribuiscano la disponibilità su di un ampio arco di tempo. La maturazione naturale varia da fine agosto a metà ottobre.
11.- Olio extravergine di oliva.
Il 69% dell’olio evo venduto negli Stati Uniti non è in realtà extravergine. E’ il risultato di uno studio californiano, salito sulla ribalta internazionale per le vignette pubblicate a inizio anno dal «New York Times» in cui risultava che il 69% dell’olio venduto in America sarebbe adulterato.
Non si è fatta attendere la precisazione dell’autore delle vignette, Tom Mueller, che alla «Cucina del Corriere della Sera» ha precisato: «Non erano veri extravergini. Ma questo non vuol dire che fossero adulterati»
12.- La truffa dell’olio.
Una raffinata frode commerciale sulle nostre tavole. Una decina di marchi che commercializzano olio «extravergine di oliva made in Italy» in realtà non spremono le olive, ma trasformano, deodorano e profumano olio importato che extravergine non è.
13.- Latte, succo d’arancia, caffè.
Sono altri alimenti popolarissimi suscettibili di falsificazioni. Come il miele, lo zafferano e il succo di mela. Lo ha rilevato la US Pharmacopeial Convention (USP), un’organizzazione statunitense no profit, con la classifica dei prodotti alimentari americani più soggetti a frodi (elaborata sulla base di 1.300 segnalazioni e pubblicata sul «Journal of Food Science» ad aprile 2012)
14.- La pizza con i piselli. Tra le più popolari in Brasile
15.- Nel Regno Unito, le patatine fritte sono tra i pochi alimenti tassati. Per questo motivo, Proctor and Gamble ha cercato di sostenere che le Pringles non sono patatine fritte, bensì spuntini appena salati
16.- La Corte Suprema della Gran Bretagna ha stabilito che le Pringles sono, effettivamente, patatine fritte. Una cattiva notizia per Procter & Gamble, che ha dovuto pagare 160 milioni di dollari di tasse
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