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Sopravvivenza api e salvaguardia produzioni agricole.

Attività mirate a migliorare la sopravvivenza delle api per la salvaguardia delle produzioni agricole di qualità: i risultati conseguiti.

Da diversi anni la moria delle api nelle nostre campagne sta assumendo livelli sempre più allarmanti. A seguito di questa situazione, le autorità ministeriali, oltre alla sospensione cautelativa di alcuni insetticidi impiegati nella concia delle sementi di mais, ha sollecitato enti preposti alla ricerca e alla sperimentazione a compiere indagini sulle cause e sugli effetti che, in particolare alcuni  agrofarmaci, esercitano sulla salute delle api. A partire dal 2009, l’Associazione Centro Agricoltura ed Ambiente (CAA), in collaborazione col DiSTA Entomologia dell’Università di Bologna e con l’Unità di ricerca di Apicoltura e Bachicoltura del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA), sta portando avanti un progetto pluriennale mirato a migliorare le sopravvivenza delle api su colture tipiche del nostro territorio.
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L’indagine è finanziata dall’Assessorato Agricoltura della Provincia di Bologna e dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della Provincia di Bologna. Nel biennio 2009-2010 sono state condotte ricerche volte a verificare mortalità e comportamenti anomali delle api su coltura di melone sottoposta a trattamenti aficidi, attraverso l’impiego di Thiamethoxam, un insetticida neonicotinoide distribuito con la tecnica della fertirrigazione.
Le prove hanno evidenziato livelli di mortalità nelle api adulte superiori al normale nei giorni immediatamente successivi al trattamento, ma non sono stati rinvenuti residui dell’insetticida su polline e api morte e anche forza della famiglia ed estensione della covata hanno avuto un andamento normale nel corso della prova e nei mesi successivi.
L’insieme delle osservazioni e i risultati di prove analoghe condotte in altre regioni inducono a pensare che l’impatto dei trattamenti insetticidi sia stato mitigato dall’assenza di perdite dalla manichetta d’irrigazione e dalla disponibilità di acqua non contaminata nell’ambiente circostante. Attualmente sono in corso prove analoghe su melone volte a verificare gli effetti sulle api dell’impiego degli stessi insetticidi attraverso l’applicazione fogliare. A partire dal 2009 sono stati inoltre collocati alveari in diverse località della Provincia di Bologna a differente grado di antropizzazione, intensità di pratiche agricole e qualità delle acque superficiali.
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Fino a dicembre 2010 questi alveari hanno costituito, a livello locale, importanti nodi delle rete del progetto “APENET: monitoraggio e ricerca in apicoltura” a diffusione nazionale. Rilievi periodici condotti col supporto di apicoltori ed esperti hanno permesso di studiare i fenomeni di mortalità legati in molti casi all’insorgenza di patologie specifiche. I risultati dei rilievi effettuati sono stati elaborati e confrontati con quelli degli altri moduli della rete di monitoraggio nazionale. Tutte le informazioni ottenute sono state infine rese note attraverso iniziative divulgative previste dal progetto, con la pubblicazione di articoli giornalistici e l’organizzazione di eventi informativi.
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