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Il Pomodoro di Albenga: una questione di cuore.

Si chiama Cuore di Bue per fa sua forma insolita. E dolce, gustoso e la sua polpa è compatta: ideale da mangiare in insalata

La Liguria, in special modo la zona di Albenga, oltre ad esse­re una grande produttrice di po­modori vanta la coltura di una par­ticolare tipologia: il Cuor di Bue, detto anche Pomodoro di Albenga o Pera ligure.

Dapprima ritenuto brutto e sgradevole alla vista, il Cuore di Bue negli anni ottanta ha cominciato ad essere apprezzato per le sue qualità organolettiche: polpa asciutta e consistente, pochi semi, quasi nulla presenza di succo, sapore dolce non acidulo.

La pianta del "costoluto", altro no­me del pomodoro di Albenga dalle tipiche spaccature che lo rendono unico e facilmente identtficabile, produce frutti del peso di 300 g, a forma di cuore e di colore rosso chiaro che vengono raccolti a 100 giorni dal trapianto. La raccolta, in apprestamento pro­tetto si svolge da marzo a luglio per la coltura primaverile, da settembre a dicembre per la coltura autunna­le; mentre per il pieno campo la raccolta è limitata a giugno-set­tembre.

Originario delle regioni tropicali e sub tropicali d'America (Perù, Messico), il pomodoro, alimento ricco di calcio, fosforo e acido ascorbico, fu importato in Europa dagli spagnoli nel XVI secolo. Molti però forse non sanno che, se oggi ne è diffusa la cottura ali­mentare in tutto il mondo, fino all'ottocento si considerava solo una pianta ornamentale.

Attualmente l'Italia, nei primi posti su scala mondiale, rappresenta il più importante produttore della Comunità Europea (la quantità della produzione in ambiente pro­tetto inviata annualmente ai merca­ti ortofrutticoli si aggira intorno ai 2,5 milioni di t, di queste circa 2000 sono di pomodori Cuore di Bue e provengono da Albenga).

IL POMODORO.

Cuor di Bue di Albenga è essenzialmente consumato fresco, ma è ottimo anche cotto per cucinare le svariate ricette gastronomiche tipiche delia cucina mediterranea.

II Pomodoro Cuor di Bue d'Albenga è commercializzato con il mar­chio "Liguria di Qualità" ed è garan­tito dal "Consorzio di Valorizzazio­ne dei Prodotti Tipici della Liguria". Le bacche di categoria, pezzatura, grado di maturazione il più possibi­le omogenea vengono confezionate in contenitori che ne garantiscono la protezione durante il trasporto e la commercializzazione.

Al momento dell'acquisto le bacche devono presentare, oltre ad un aspetto sano, turgido e fresco, l'assenza di:
• odori e sapori anomali;
• ammaccature, spellature, tagli e difetti evidenti;
• parassiti, terra ed altre impurità;
• umidttà esterna anormale:
• piccole spaccature cicatrizzate, un piccolo ombelico con lievi formazioni legnose e cicatrici di forma ombelicale m corrispondenza del punto stelare sono tipiche odia varietà, pertanto non ne pregiudicano la qualità.

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