La cosa più importante di cui tener conto al momento dell’impiego delle nostre erbe è di evitare di disperdere i principi attivi e principi nutritivi con procedure errate.
Innanzi possiamo distinguere un uso alimentare e uno officinale.
Parlerò prima dell’utilizzo in cucina:
Per usufruirne al massimo dei benefici di Per usufruirne al massimo dei benefici di queste erbe selvatiche la cosa migliore è assumerle crude in insalata. E’ bene allora prestare molta attenzione alla pulizia, lavandole accuratamente e lasciandole a bagno in acqua e limone.
Se preferiamo utilizzarle cotte allora è bene farle in casseruola, cioè con poca acqua e all' interno di un recipiente coperto.In questo modo l' acqua che evapora condensa a livello del coperchio e sgocciola sulle verdure, che così conservano gli aromi ed i sali. Inoltre la durata della cottura dovrebbe essere breve.
L' acqua rimasta, così ricca di tutti quei principi nutritivi che si sono dispersi durante la cottura, la si può utilizzare come brodo vegetale per la preparazione di zuppe, creme e risotti.
Se raccogliamo le piante per impiegarle a scopo curativo il loro uso dipende principalmente dal motivo curativo a cui la pianta è destinata.
Principali modalità di impiego curativo e preventivo delle piante officinali: INFUSO La droga viene messa in un adatto recipiente, come una teiera, e su di essa viene versata l'acqua bollente. Il recipiente viene coperto e si lascia in infusione per circa 10 - 15 minuti, quindi si filtra con un colino a maglie strette. L'infuso è indicato per parti della pianta tenere, quali fiori e foglie. Solitamente, salvo diversa indicazione, si usano gr.2-3 di droga per ml.100 d'acqua, per erbe molto attive, e di gr.3 - 5 di droga per gr.100
acqua, per erbe poco attive. Si può usare il "colpo di calore": in questo caso, la droga si versa in acqua bollente. Il recipiente deve essere d'acciaio o pirex, non altri, e va coperto immediatamente per evitare l'evaporazione degli oli essenziali. L'acqua bollente apre le cellule estraendo le sostanze medicamentose. Si filtra e si addolcisce con miele. L'infuso deve essere usato caldo o tiepido e preparato per essere subito utilizzato, oppure può essere tenuto in un thermos e bevuto durante la giornata.
DECOTTO Si prepara partendo da acqua fredda e portandola lentamente all'ebollizione, il tutto coperto. Il bollore, deve essere moderato e più o meno prolungato a seconda della droga usata, quindi infondere per 5 -10 minuti, coprendo il recipiente. La quantità di droga è di gr.3-5 per ml.100 d'acqua. Si procede poi come descritto per l'infuso. Eventuali aromatizzanti per dolcificare il sapore devono essere aggiunti quando si spegne il fuoco.
TISANA La tisana è una preparazione con una bassa percentuale di droga e fatta con una miscela di più piante che agiscono in sinergia. La miscela di droghe che forma una tisana ha lo scopo di raggiungere un particolare effetto terapeutico grazie alla sinergia dei suoi componenti. In genere è composta da un rimedio di base, formato anche da 2 o 3 erbe specifiche per il trattamento, un adiuvante che rinforza il rimedio di base, un complemento che da un aspetto piacevole alla miscela e un correttore che migliora il sapore o l’odore della tisana (la liquirizia è un ottimo dolcificante,.mentre piccole quantità di menta, rosmarino, finocchio, timo, salvia, petali di rosa, anice, coriandolo,scorza e succo di agrumi migliorano l’aroma e il gusto).
IMPACCO E' preparato con cotone idrofilo o con garza, imbevuti in un infuso o un decotto e quindi applicati sulla parte da curare. Si fa sia a scopo cosmetico ad esempio per i capelli , per la pelle del viso, per gli occhi stanchi, che a scopo curativo per trattare ad esempio contusioni, scottature e tensioni muscolari.
CATAPLASMA E' costituito da paste dense, raccolte in una garza e applicate sulla parte malata. Famosi sono il cataplasma di farina di semi di lino e quello di argilla.
TINTURE Consistono in un'estrazione per mezzo di un solvente composto di acqua e alcool. Il grado alcolico dipende dalla droga che si vuole estrarre. per le resine occorre alcol puro, per gli alcaloidi a 80°, per le mucillagini a 20, per la quasi totalità delle altre a 60° circa. L'estrazione avviene in questo solvente, in cui viene versata la droga finemente sminuzzata. Il tutto si pone in un recipiente a chiusura ermetica, per circa 28 giorni, agitandolo giornalmente. Terminata l'estrazione, si filtra e si conserva in botticini scuri; deve essere usata a gocce e diluita.
ENOLITI Sono delle tinture che hanno come solvente il vino bianco per aperitivi e il vino rosso per digestivi, tonici ricostituenti. Vanno usati vini corposi. La quantità di droga è di gr.5 per gr.100 di vino. Gli enoliti devono avere come caratteristica la gradevolezza.Il vermouth è un tipico esempio, e la pianta per la sua preparazione è l'Assenzio. Si preparano spezzettando o pestando al mortaio la droga che va poi aggiunta al vino, quindi si pone il preparato in un luogo a temperatura costante e al buio per circa 28 giorni e in fine lo si filtra. Si usa a cucchiai o a bicchierini.
Usando come solvente l'aceto di vino, si possono preparare aceti aromatici adatti a condire insalate, sperimentare a piacere varie mescolanze di erbe aromatiche.OLEOLITI In questo caso il solvente è l'olio di oliva ottenuto per spremitura a freddo,ma anche olio di mandorle,di mais,di soia. La quantità di droga è di gr.10 per gr.100 d'olio. Gli oleoliti sono preparati per uso esterno,ma , se fatti con miscele di erbe aromatiche e buon olio di oliva ,sono degli ottimi olii per aromatizzare pietanze e insalate. Si fanno ponendo il preparato in apposito recipiente chiuso, per poi esporlo al sole e agitandolo almeno una volta al giorno. Dopo circa 28 giorni l'oleolito è pronto da filtrare. Un oleolito molto usato è l’olio di iperico.
POMATE Si preparano con vaselina e/o lanolina, o seguendo ricette più elaborate a base di cera d’api e olii, mescolate con succhi o estratti di erbe.Sono solo per uso esterno.
SUFFUMIGI Sono inalazioni di vapore acqueo che contiene i principi volatili delle erbe o degli oli essenziali impiegati. Hanno effetto disinfettante, balsamico e decongestionante. Si usa una o due manciate d'erba o 3-4 gocce di olio essenziale in circa ml.300 d'acqua bollente e si inala per 10-15 minuti.
POLVERI Si ottengono con la triturazione della droga essiccata. Possono essere assunte mescolandole a miele, marmellata, racchiuse in un'ostia o disperse in soluzione che può essere una tisana, un brodo o semplicemente acqua. Utilissima è ad esempio la polvere di equiseto, un ottimo rimineralizzante per prevenire e curare l’osteoporosi.
SUCCO Si ottiene spremendo con un torchietto di legno la parte della pianta fresca dalla quale si vuole estrarre il succo. Così dall'ortica si prepara un liquido di colore bruno, leggermente acido, ricco di sali minerali (ferro, potassio, magnesio) e vitamine. Si conserva in bottiglietta scura, ben chiusa e in frigorifero. I succhi, comunque, devono essere utilizzati subito e non è consigliata la loro conservazione, a meno che non li si voglia conservare in freezer.Generalmente hanno gusto non gradevole, per cui possono essere aromatizzati con menta, anice, liquirizia, rosmarino, salvia, ma sempre in armonia con le proprietà terapeutiche del succo.
IDROLATI Si ottengono per distillazione in corrente di vapore d'acqua.La droga viene posta in modo da essere investita da una corrente di vapore d'acqua bollente, quindi non è a diretto contatto dell'acqua. La corrente di vapore, attraversando la droga, si arricchisce dei principi volatili contenuti in essa. Il vapore è quindi fatto passare attraverso una serpentina ove si condensa e si ottiene così una miscela d'acqua e olio essenziale. Le due fasi, sono poco miscibili e si separano in due strati e quindi si possono separare con facilità. La fase oleosa galleggia e rappresenta l'essenza, la fase liquida rappresenta l'idrolato che contiene ancora essenza. In questo modo si ottiene ad esempio l’acqua di rose, l’acqua di camomilla, l’acqua di hamamelis.
OLI ESSENZIALI Si ottengono per distillazione delle erbe aromatiche. Sono sostanze volatili impiegate sia per uso esterno, sia per uso interno. Sono sostanze molto attive quindi vanno usate con cautela,secondo le prescrizioni del medico o dell’erborista.
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