Le fragole e le ciliegie sono più ricche che mai di elementi nutritivi e più povere di residui chimici.

Una manciata di questi frutti a colazione è un ottimo modo per cominciare ad accumulare le 5 porzioni di frutta che non devono mai mancare nell'arco di una giornata per un alimentazione nutriente e protettiva.

Vediamole una per una in dettaglio.

LE FRAGOLE.
fragole
La pianta della fragola è perenne e non fa frutti il primo anno, ma dal secondo, in primavera-estate, si riempie di fiori bianchi da cui nascono le fragole.
Ancora una volta uno scandalo che ruota attorno alla multinazionale Monsanto. E, ancora una volta, il problema riguarderebbe l’erbicida Roundup che, a contatto con altri elementi presenti nel terreno, sarebbe responsabile di una rara malattia renale letale per molti agricoltori dei paesi in via di sviluppo.
Abbiamo più volte avuto modo di parlare della Monsanto, del suo monopolio nel mercato di sementi e pesticidi e delle numerose accuse mosse attorno a questa potente multinazionale. Abbiamo visto, ad esempio, come un particolare erbicida prodotto dall’azienda, il Roundup, sia notoriamente tossico per l’uomo, per le piante e per gli animali. Secondo un recente studio, sarebbe anche una delle maggiori cause di distruzione della barriera corallina.
roundup
Ma le scoperte legate ai pericoli causati dall’uso del Roundup, purtroppo, non finiscono qui.
Un nuovo studio pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health ha ipotizzato la presenza di una malattia mortale associata all’erbicida Roundup, o meglio, alla molecola di glifosato in esso contenuta e brevettata dalla Monsanto negli anni ’70.
La grave patologia renale, nota come CKDu (Chronic Kidney Disease of Unknown Etiology), avrebbe colpito 400 mila contadini, il 15% della popolazione della provincia srilankese del centro nord, causando circa 20 mila morti.
Questa particolare malattia sarebbe una grave nefropatia che colpisce anche persone che non presentano tipici fattori di rischio come ad esempio il diabete mellito o l’ipertensione.
Secondo gli studiosi, nel presentarsi della patologia, ci sarebbe una correlazione tra tre elementi:
    l’uso del glifosato, venduto con il nome di Roundup dalla Monsanto, le cui vendite nello Sri Lanka hanno subito una crescita del 150% in soli 5 anni (dal 2000 al 2005);
    il consumo di acqua dura, cioè calcarea;
    l’esposizione a metalli nefrotossici presenti nei terreni.
Ricordiamo che il Roundup è uno dei diserbanti più venduti al mondo. Da sempre distribuito come prodotto sicuro, secondo alcune ricerche, sarebbe causa di cancro, morbo di Parkinson, difetti congeniti e infertilità.
Analizzando i dati a disposizione, i ricercatori hanno ipotizzato che, mentre il glifosato è tossico, ma da solo non è in grado di distruggere il tessuto renale, se mescolato con acqua “dura” e con la presenza di metalli pesanti come l’arsenico e il cadmio, diventa estremamente pericoloso per la salute dei reni. Sostanze come arsenico e cadmio possono essere naturalmente presenti nel terreno o aggiunte attraverso l’uso di fertilizzanti. Mentre l’acqua “dura”, tipica anche delle zone dello Sri Lanka, contiene di per sé calcio, magnesio, ferro, insieme anche a carbonato, solfato e cloruri. La combinazione di questi elementi sarebbe sufficiente a favorire l’insorgenza della patologia.
Secondo lo studio, questa grave malattia renale cronica (CKDu) sarebbe stata scoperta tra le aziende produttrici di riso in alcune province dello Sri Lanka a metà degli anni ‘90. La condizione si sarebbe poi diffusa rapidamente in altre zone agricole, fino ad arrivare ad affliggere il 15% delle persone in età lavorativa nella parte settentrionale del paese.
Questa particolare ipotesi spiegherebbe quindi una serie di osservazioni connesse con la malattia, presente soprattutto nelle regioni dove vi è un forte consumo di acqua dura o molto dura.
La combinazione di questi fattori può sembrare improbabile eppure, stando a quanto risulta dalle osservazioni effettuate dagli studiosi, sarebbe proprio ciò che è accaduto ai 400 mila contadini singalesi e ciò che continua ad avvenire in altre parti del mondo.
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Le mandorle dolci, uno degli alimenti più buoni ed energetici che possiamo consumare. Importantissime per la nostra salute, ecco 7 ragioni per introdurle all’interno della nostra dieta.
Le mandorle sono dei gustosissimi semi provenienti dall’albero del mandorlo, tipico di molte zone del Sud Italia. Sono costituite per il 50% da grassi monoinsaturi e polinsaturi, e sono una preziosissima fonte di energia. Costituiscono un’ottima riserva di vitamina E, sali minerali, magnesio, ferro, calcio e fibre.
Ecco 7 motivi per introdurle nella nostra alimentazione.
Ritardano l’invecchiamento.

mandorle
Da sempre utilizzate nella cosmetica per limitare l’insorgenza delle rughe e gli estetismi delle smagliature, le mandorle ci aiutano a combattere l’invecchiamento  e il rilassamento cutaneo anche dall’interno del nostro organismo. Il loro punto di forza è costituito dalla presenza dei cosiddetti polifenoli, potenti sostanze antiossidanti, capaci di ostacolare i danni causati dalla formazione dei radicali liberi. Una piccola precisazione: queste sostanze sono per lo più presenti nella buccia, ecco perché è consigliabile mangiare le mandorle senza privarle della loro pellicina.
Combattono il colesterolo.
Grazie al loro contenuto di grassi “buoni”, le mandorle hanno la capacità di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Il merito è da ricercarsi dei grassi polinsaturi che fanno parte dei loro principali costituenti. Per questa ragione, sono dei potenti alleati per la buona salute di arterie e vene.
Energizzanti.
Come abbiamo già detto all’inizio del nostro articolo, le mandorle sono un alimento capace di sprigionare tantissima energia. Sono ricche di calcio, magnesio, ferro e vitamina E: ecco perché fungono da ottimi integratori nelle nostre diete. Sono utili per superare al meglio le giornate più fredde, ma anche quelle più intense e stressanti.
Aiutano il benessere dell’intestino.
Ecco un’altra importantissima proprietà delle mandorle, o per meglio dire, dell’olio di mandorle dolci: il loro potere lubrificante ed emolliente che le rende un toccasana per il benessere intestinale. Considerata un antinfiammatorio e un antisettico, la mandorla agisce positivamente nelle condizioni di infiammazione intestinale renale, genito-urinarie e polmonari. Meglio però non esagerare con l’olio di mandorle dolci, perché contiene molti grassi ed è molto calorico.
Contro l’anemia.
Abbiamo già accennato al fatto che le mandorle hanno un importante contenuto di ferro e vitamine. Per questo loro elevato apporto nutritivo, aiutano a combattere l’anemia. Sono infatti tra i cibi suggeriti per chi ha carenze di ferro.
Rafforzano le ossa.
Non solo ferro, ma anche tanto calcio. Ecco che le mandorle diventano un prezioso alleato naturale per aumentare la densità minerale ossea. Per questo, sarebbe bene se il loro consumo venisse integrato nella dieta delle persone anziane e di chi è affetto o predisposto all’osteoporosi.
Mettono il buon umore.
Infine, ma non per questo meno importante, le mandorle sono un toccasana per l’umore. Indicate anche durante il periodo mestruale, contengono in sé delle proprietà antidepressive e antinfiammatorie. Le mandorle contengono tirosina e triptofano, due amminoacidi che insieme stimolano i neurotrasmettitori che influiscono sul buonumore. Consumarle ci fa sentire bene, più felici, più energici. Sempre senza esagerare comunque.
Quelle elencate sono solo 7 delle innumerevoli proprietà delle mandorle che, ricordiamo, vanno consumate con moderazione: non più di 8 al giorno, a causa del loro elevato contenuto calorico.  Inoltre, per il loro contenuto di arginina-lisina, sono sconsigliate a chi è suscettibile all’herpes labiale o alle infezioni erpetiche.
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Chiamato anche pomo saraceno, è un prodotto autunnale tipico dell'Afghanistan e della Persia, ma è molto diffuso in tutto il mediterraneo.

Di questo frutto viene usato proprio tutto: non si mangiano solo i semi, ma anche la radice, che sembra abbia proprietà vermifughe.

Con questa pianta si possono fare anche delle lavande vaginali lasciando in infusione 30 g di fiori essiccati in 1 litro di acqua bollente per 1 minuto. I semini sono difficili da digerire, specialmente per chi soffre di problemi al colon.

Tuttavia, vengono utilizzati per la preparazione di granatina, uno sciroppo molto dolce.

Dal punto di vista nutrizionale, recenti studi hanno confermato le ipotesi "medicamentose" di questo frutto avanzate da Ippocrate.

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Nell'antica Grecia il melograno veniva usato come antinfiammatorio e nei casi di diarrea cronica, grazie alle sue proprietà astringenti. Ricco di potassio, minerale con effetto diuretico, ha un effetto drenante, e quindi detossinante, per il nostro organismo.

Negli ultimi anni, l'attenzione è stata puntata sull'acido ellagico (presente anche nei frutti di bosco): secondo l’Istituto del Cancro della Università della Sud Carolina, sembra che questa sostanza induca la morte delle cellule cancerose, soprattutto di quelle al seno.

Un ottimo aiuto contro lo stress ossidativo, dunque, dalle proprietà anti-invecchiamento e anti tumorali. Merito anche dell'alta percentuale di polifenoli in esso contenuti, preziosi per contrastare l'aterosclerosi e le malattie cardiovascolari. Una nuova ricerca giapponese sembra aggiungere altre benefiche proprietà a questo frutto.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology, ha affermato che che il succo di melograno (che si è si è rivelato efficace sugli animali di laboratorio) potrebbe aiutare le donne a combattere alcuni disturbi della menopausa, come la depressione e la fragilita' ossea.

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1.- L'Alkekengi o alchechengio date le sue proprietà medicinali è coltivata fin dall'antichità.
L'Alkekengi o alchechengio date le sue proprietà medicinali è coltivata fin dall'antichità.
L'Alkekengi o alchechengio (Physalis alkekengi L.) è una pianta perenne che produce bacche commestibili; appartiene, come il pomodoro e la patata, alla famiglia delle Solanaceae. L'Alkekengi ha origini in Europa e Asia. Date le sue proprietà medicinali è coltivata fin dall'antichità. È un'erbacea perenne e si riconosce facilmente per i calici che avvolgono la bacca, simili a piccoli lampioni
2.- Frutta secca, tipica dei mesi invernali, vizi e virtù.
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Noci, mandorle, nocciole...: frutta secca insomma, tipica dei mesi invernali. Ha diverse proprietà, ma è anche particolarmente calorica. Con il termine frutta secca si intende sia la frutta con il guscio, come noci, mandorle pistacchi eccetera, sia la frutta polposa come i fichi, l'uva, le pesche, eccetera che vengono poi disidratate in diverse maniere. In entrambi i casi la frutta è ‘secca’ e,
3.- I 10 articoli più letti su Green Galletti nel mese di Gennaio 2014.
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Gli avocado sono la frutta migliore del mondo. Frutta? Beh, sì... è difficile da credere, ma quella roba verde e succosa è frutta, non verdura -- una bacca, per essere precisi. E in tutta onestà, se non ti piace devi proprio avere qualcosa che non va. Potremmo mangiarlo tutto il giorno ed esser felici – a meno che non sia cucinato caldo... allora fa abbastanza schifo. Continuate a leggere se
5.- Le mandorle costituiscono un vero concentrato energetico e calorico
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L'uso delle mandorle in cucina è vario poiché è un alimento usato in tutte le portate, sia dolci che salate, anche nella cucina internazionale; una ricetta tra le più conosciute per esempio è il pollo alle mandorle cinese. Moltissimi sono i dolci alle mandorle, come torte, biscotti (famosi i Cantucci Toscani), croccanti, torroni, confetti, creme, per non parlare delle bevande dissetanti come l\'
6.- Tutte le proprietà delle prugne.
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Le susine (o prugne) sono tra i frutti dell’estate più apprezzati e ricchi di proprietà benefiche. Gli alberi da frutto che le producono possiedono la capacità di resistere molto bene al freddo e alle gelate e sanno adattarsi in presenza di terreni calcarei e argillosi. Le aree di maggiore produzione a livello mondiale sono l’Europa, la Cina e gli Stati Uniti, da dove provengono le celebri prugne
7.- Il ribes sia rosso che nero ha delle proprietà favolose per il nostro organismo.
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Generalità. Il Ribes rosso appartiene alla Famiglia delle Sassifragaceae, genere Ribes, specie rubrum. E’ un arbusto perenne alto 1-2 m, deciduo, inerme, con foglie semplici, palmate con 3-5 lobi, glabre superiormente, pubescenti sulla pagina inferiore, con peduncolo piuttosto sviluppato, senza stipole. I fiori, generalmente autofertili, sono formati da 5 sepali, glabri, verdognoli o brunastri,
8.- Tra i vini pregiati italiani degno di nota è l'Amarone della Valpolicella.
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La Valpolicella è una valle meravigliosa che si estende nella provincia di Verona. E' una distesa immensa di verdi colline ricoperte da vitigni di alta qualità. Dei vini pregiati italiani doc l'Amarone della Valpolicella è un vanto dell'agricoltura della regione Veneto. Un vino apprezzato nel mondo a cui viene riconosciuto tutto il valore che merita. produttori di vino hanno un ruolo primario
9.- La robiola è un formaggio molle, facilmente spalmabile, per cui è utilizzato in molte ricette.
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Caratteristiche generali.La robiola è un formaggio tipico del Piemonte, in particolare di Roccaverano,in provincia di Asti, dove la robiola ha ottenuto il marchio DOP. Si tratta di un formaggio crudo e fresco, prodotto con latte vaccino, ovino e caprino, caratterizzato da una pasta molle, privo di crosta, di colore bianco e di forma cilindrica. A livello alimentare, la robiola è apprezzata per il
10.- In Giappone, il Ginepro è una delle piante più utilizzate nell’arte bonsai
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In Giappone, il Ginepro è una delle piante più utilizzate nell’arte bonsai: i grandi maestri del sol lev.ante, gareggiano nelle prestigiose esposizioni nipponiche portando quasi esclusivamente formidabili esemplari di questa essenza. Il Ginepro infatti, è un Bonsai che permette di creare forme ardite e particolari, sconosciute alle altre essenze. Inoltre, la resistenza alle avversità climatiche
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