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Fragole e ciliegie ricche di elementi nutritivi e povere di residui chimici.

Le fragole e le ciliegie sono più ricche che mai di elementi nutritivi e più povere di residui chimici.

Una manciata di questi frutti a colazione è un ottimo modo per cominciare ad accumulare le 5 porzioni di frutta che non devono mai mancare nell'arco di una giornata per un alimentazione nutriente e protettiva.

Vediamole una per una in dettaglio.

LE FRAGOLE.
fragole
La pianta della fragola è perenne e non fa frutti il primo anno, ma dal secondo, in primavera-estate, si riempie di fiori bianchi da cui nascono le fragole.

Si coltivano le piante soprattutto per la raccolta di frutti, ma si utilizzano anche le foglie, raccolte prima della fioritura per fare degli infusi, ottimi per agevolare la diuresi, per reumatismi e affezioni dell'apparato renale.
La fragola ha numerose proprietà e contiene zuccheri (fruttosio), tannino, vitamina C (pari a quella delle arance), sali minerali, è ricca di calcio, ferro, fosforo e fibre alimentari che favoriscono la sensazione di pienezza dello stomaco. Il loro sapore è caratterizzato da diversi acidi tra cui l'acido salicilico che è anche un principio attivo dell'aspirina.

La fragola è nutritiva, lassativa, diuretica e depurativa; è facilmente assimilabile e utile in caso di convalescenza, anemia, artrite e gotta. E' in grado di potenziare le difese dell'organismo e le migliori sono quelle più rosse e non solo in superficie ma anche all'interno.

E' sconsigliata ai diabetici perché è zuccherina e a chi soffre di eczema, orticaria e in caso di allergie.
La fragola è ricca di lati positivi ma ne ha anche uno negativo: la conservazione, perché è uno dei frutti più difficili da conservare e tende spesso ad ammuffire e marcire entro breve tempo.

In cucina, oltre a mangiare i frutti crudi o usarli per dolci, conserve o per aromatizzare liquori, possono essere usate anche le foglioline fresche per insalate, risotti, zuppe o essiccate per un tè dall'aroma delicato.

LE CILIEGIE.
Ciliegie
E' un albero che fiorisce in primavera con piccoli fiori bianchi da cui nascono le ciliegie. Ne esistono vari tipi: le vignole, le marasche, le amarene... che cambiano tra loro per gusto e dimensione. Le ciliegie più naturali sono le amarene perché le altre sono per lo più coltivate.
Il frutto fresco, consumato a digiuno (25 ciliegie al giorno più acqua a volontà), serve a depurare e a disintossicare l'organismo, ottimo in caso di stipsi e contro lo stress grazie all'equilibrio tra acidi e sali minerali; ad esempio l'acido malico favorisce la digestione degli zuccheri e l'attività del fegato. La sua polpa è un rivitalizzante della pelle del viso e si può usare per questo scopo o sottoforma di maschera o seguendo per un periodo una cura alimentare con questo frutto. E' anche molto conosciuta la "cura della ciliegia" che viene proposta per lenire disturbi articolari dovuti ad un eccesso di acido urico (gotta).
La ciliegia è anche un ottimo tonico, diuretico, lassativo e ha un ruolo anticarie grazie ad alcuni elementi presenti nella buccia. E' molto importante anche nelle diete dimagranti e per il controllo del peso perché è ricca di fibre solubili che nello stomaco si impregnano d'acqua come spugne e determinano una distensione delle pareti gastriche procurando uno stimolo di sazietà.
Ma non viene usato solo il frutto, anche la corteccia del ciliegio è usata per le sue proprietà febbrifughe e antigotta; e i peduncoli dei frutti fatti essiccare, vengono usati come decotto contro l'artrite, i calcoli e la cistite.
La ciliegia oltre ad essere mangiata fresca, è molto utilizzata anche in cucina come base per marmellate, come decorazione di torte, ma anche per accompagnare cibi salati. Ad esempio le marasche attenuano i sapori selvatici della cacciagione (lepre in salmì, arrosti di cinghiale, capriolo, fagiano...). Inoltre le ciliegie sono utilizzate per produrre un vino aromatizzato che si accompagna benissimo con i dolci al cioccolato; o si possono mettere sotto spirito, ma per i più golosi basta tuffarle nel cioccolato fondente fuso.
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